Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 23 Novembre 2025

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LA FORZA D’AMORE DEL LEGNO DELLA CROCE

Il ladro buono, pur condannato alla stessa pะตna, si affida a Gesรน morente. Anche noi, nelle nostre fragilitร , possiamo sempre invocare: “Ricordati di me”. La misericordia di Dio รจ piรน forte di ogni peccato. Oggi ricorre la 40ยช Giornata della gioventรน (celebrazione nelle diocesi). Oggi si conclude il Giubileo dei Cori e delle Corali.

Moltissime realtร  del mondo si regolano sulla sfida: si fa a gara nel gioco, si discute su chi sia “il primo della classe”, si cerca sempre di arrivare primi e di ottenere l’applauso degli altri.

Piccole forme – fra le molte altre – che permettono all’uomo di sentirsi “re”, al di sopra degli altri. Anche certe denominazioni, come superiore, capoโ€ฆ risultano ambigue, se trasportate nelle situazioni in cui bisognerebbe mettersi al servizio degli altri.

Gesรน aveva detto francamente che chi vuol essere il primo sia il servo di tutti e, prima della
passione, l’aveva mostrato nel gesto umilissimo di lavare i piedi ai propri apostoli, luiโ€ฆ il Maestro e Signore! Cosรฌ, dopo il gesto “simbolico”, รจ arrivato il fatto concreto: Gesรน mostra che la vera sovranitร  non si esercita nella verifica dei pensieri e delle azioni altrui, ma
in un’abnegazione tale da assumere il dolore del mondo, per comprenderlo, amarlo e cosรฌ redimerlo.

Dice san Giovanni Crisostomo: ยซSe chiamo re il Cristo, รจ proprio Perchรฉ lo vedo crocifisso; รจ dovere di un re morire per il suo popolo. Lo ha detto lui stesso: “Il buon pastore dร  la vita per le sue pecore”ยป (Omelie sulla croce e il ladrone).

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don Tiberio Cantaboni Fonte Edizioni San Paolo