Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 9 Settembre 2025

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Questo passo del Vangelo ci dร  la possibilitร  di assistere al momento in cui Gesรน sceglie i suoi amici e discepoli. Vi รจ una certa bellezza nel constatare che la comunitร  cristiana piรน antica e originaria nasca in fin dei conti da un gruppo di persone impegnate nel voler compiere il bene, oltrechรฉ nell’affetto e nella stima reciproca.

Da questa immagine traiamo la consapevolezza che, per operare secondo la volontร  di Dio e secondo il suo disegno di pace, non รจ previsto nessun potere sovraumano, ma che il bene si possa realizzare giร  a partire da una concretezza molto umana, da un seme di bene piccolo ma fecondo; il regno di Dio in terra inizia a realizzarsi con persone che operano secondo un desiderio di onesta fratellanza.

Altro aspetto molto importante รจ che da questa considerazione non si sottrae nemmeno colui che tradirร  il gruppo, ed anche questo ci รจ di profondo insegnamento: il bene non si divide in maniera manichea dal male, e l’errore, lo sbaglio, sono parte anche dei progetti piรน nobili e fruttuosi. Saper portare a termine un progetto volto al bene vuol dire, allora, saper comprendere nella benevolenza anche il margine d’errore e l’incertezza dell’umano; significa non ergersi quali giustizieri, ma con comprensione il piรน possibile accogliente accompagnarsi e sostenersi con gli altri, anche laddove si inciampa e si cade.

Cristo รจ in grado di perdonare colui che lo consegnerร  alla morte pur essendo uno dei suoi, perchรฉ l’Amore di Dio abbraccia in sรฉ tutto, anche il peccato, per renderlo nuovamente in armonia con una prospettiva di salvezza.

Questo brano ci invita, allora, ad apprezzare non soltanto una divinitร  che entra nella nostra storia e sceglie l’umanitร  come luogo di attuazione del bene, ma anche la benevolenza di un Dio capace di uno sguardo d’amore che ricomprende in sรฉ i passi falsi e gli sbagli, trasformandoli nuovamente in bene. Un brano questo che ci invita ad imitarne l’esempio e a vivere in una collaborazione attiva, capace di perdono.

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Per riflettere

Quali sono i miei gesti di fratellanza, il mio impegno nella comunitร  di Dio? Qual รจ la mia relazione con l’errore, altrui e personale? Sono capace di guardare in prospettiva al progetto di bene, piรน che all’inciampo di oggi?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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