Il dramma di un certo cristianesimo รจ credere che il compimento della vita โ se vogliamo la salvezza โ si raggiunga accumulando pratiche e meriti: lโascolto della Parola proclamata ยซtu hai insegnato nelle nostre piazzeยป (v. 26b), la partecipazione allโeucaristia: ยซabbiamo mangiato e bevuto in tua presenzaยป (v. 26), o una condotta morale irreprensibile, irrobustita da sacrifici e da sforzi.
Ma รจ proprio qui che Gesรน spiazza. A chi crede tutto ciรฒ egli dice: ยซNon so di dove siete. Allontanatevi da meยป (Lc 13, 25.27). Come a dire: non รจ questa la via. La porta resta chiusa per chi pretende di bussare con le credenziali del proprio io.
Paradosso divino: saranno accolti alla mensa del Regno quelli che vengono da lontano, dagli orizzonti impuri e nemici โ gli scartati, i dimenticati, coloro che la storia ha sempre marchiato come perduti. Lโesperienza del compimento รจ ad appannaggio di chi non se lโรจ mai nemmeno immaginato.
ร il perduto che si salva, non il giusto che si vanta.
Gesรน ci chiede una rivoluzione dello sguardo: non รจ lโego a conquistare il cielo. Non รจ lo sforzo a edificare la salvezza. Possiamo dire che รจ come dono che precede, grazia che avvolge, presenza che non si merita. Simone Weil lo disse con parole taglienti: ยซLa grazia รจ senza sforzoยป.
- Pubblicitร -
Ogni logica del merito, ogni tentativo di comprarsi la salvezza, svuota la croce del suo senso. La croce non รจ premio, ma gratuitร offerta ai ladroni di ogni tempo, a chi non ha nulla da esibire.
Ma allora, che cosa significa il grido di Gesรน: ยซLottate per entrare per la porta strettaยป (Lc 13,24)? Non certo lottare per essere buoni, per meritare. Il testo greco parla di agลnรญzesthe: combattete. Ma contro che cosa? Contro le maschere religiose che ci avvolgono, contro lโillusione di essere dalla parte giusta, contro la presunzione dei meriti. ร questa presunta ricchezza spirituale a impedirci di essere raggiunti dallโAmore.
La porta resta chiusa a chi vive come servo davanti a un Dio padrone; si spalanca invece a chi riconosce di essere povero, smarrito, ferito. Perchรฉ รจ da quella ferita che scorre il fiume della misericordia.
Eppure, non si tratta di un quietismo passivo, di attendere con inerzia che un dio venga a salvarci. No. Per questo Gesรน insiste: ยซLottate!ยป. Ci vuole piรน forza ad accogliere di quanta ne serva a conquistare. Ci vuole piรน coraggio a tendere le mani vuote che a stringerle nel pugno della conquista.
ร piรน difficile vivere da figli liberi che da schiavi religiosi. Piรน arduo aprire il cuore allโamore gratuito, che piegare la schiena per guadagnarselo.
- Pubblicitร -
La porta stretta รจ allora il passaggio dalla conquista allโaccoglienza, dal possesso al dono, dalla paura al lasciarsi amare.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato.
FONTE – CANALE YOUTUBE – FACEBOOK
