Pregare รจ anche un allenarsi a benedire, cioรจ un dire โ e quindi un pensare โ meglio, nel meglio e per il meglio: guardare bene, riconoscere il bello, promuovere il meglio, anelare all’ottimo. Per sรฉ e per gli altri, con una certa insistenza. Pregare รจ azione dello Spirito Santo, che non smette di animare i nostri santi propositi. Pregando, accogliamo la Misericordia di Dio che nutre i nostri desideri di perdono.
Infatti preghiamo il Padre affinchรฉ non sprofondiamo nella tentazione della vendetta che ricambia male per male, del disfattismo di chi vede solo cattiverie ed รจ incapace di inventare vie d’uscita, e dell’egoismo che rinuncia a intercedere per chi ne ha maggiore bisogno, magari perchรฉ intrappolato in una spirale di odio. La preghiera eleva a Dio e va in soccorso a chi ne ha piรน bisogno.
E cosรฌ, come Abramo che spera insistentemente che il bene possa aver casa persino in una cittร considerata ormai perduta, chi prega chiede, bussa, cerca per diventare una persona capace di intercedere, di perdonare, di ringraziare. Chi prega non si arrende allo sfruttamento, all’oppressione, alla guerra. Sa, anzi, che non sono inevitabili. Pregare disarma: รจ resistenza.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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