Un segreto da riconoscere
Mattia, in ebraico Mattithyahu dono di Dio, che oggi ricordiamo, ha nellโetimologia il segreto che ciascuno puรฒ riconoscere e vivere. Mattia divenuto โtestimoneโ (cf. At 1,22) accoglie il dono che porta in sรฉ: un Altro ha scelto lui prima che lui scegliesse lโAltro. (15,16) Mattia ha fatto esperienza di questo dono la cui fonte e la cui intensitร รจ paterna e gesuana: โIo ho amato voi come il Padre ha amato meโ (15,9).
Come concretamente รจ accaduta questa scelta-sorte per Mattia? โTu Signore mostra chi hai sceltoโ e โtirarono a sorte.โ (cf. At 1,24.26) La scelta di un Altro nella vita cristiana, e non solo, la sorte di altri sempre ci precede!
โTutto quello che ho udito dal Padre mio lโho fatto conoscere a voiโ (15,15) Che cosa รจ questa conoscenza, questo ascolto imparato prima dal Figlio? โDopo il suo intimo tormento si sazierร della sua conoscenzaโ (cf. Is 53,11)
โConoscereโ biblicamente รจ giungere, imparando ad ascoltare il Padre (cf. Fil 2,8), a fare anche noi quello che il Figlio ha fatto. Cosa ha fatto il Figlio? โLโamore e non il sacrificio, la conoscenza di Dioโ (Cfr. Os 6,6) Questa conoscenza trasformante, โchi รจ il primo sia lโultimoโ (cf. Mc 9,35) richiesta a ciascuno passa dalla โpurificazioneโ (15,2 ) e dalla โpersecuzioneโ (15,20) e solo โdopoโ puรฒ portare alla โgioia di Gesรนโ, gioia (15,11) che puรฒ divenire anche la nostra perchรฉ proviene da Lui, dalla โsua testimonianzaโ (5,31) โfino alla fineโ (13,1).
Cosรฌ รจ possibile diventare discepoli โamici che sannoโ (15,15), โgenerati da Dio che vincono il mondoโ (Cfr. 1Gv 5,4) โperchรฉ il principe di questo mondo viene ma รจ giร condannato.โ (14,30 e 16,11) Il rischio di essere e restare โschiavo che non saโ (15,15) รจ assai grande come Gesรน sottolinea. Siamo chiamati a rispondere alla domanda di Gesรน: โCapite cosa ho fatto a voiโ? (13,12).
Oggi possiamo con Mattia, โtestimone della Resurrezioneโ (cfr. At 1,22), riconoscere il dono di Dio che richiede di attuare il comando โche vi amiate gli uni gli altriโ (15,11-17).
Poichรฉ non spontaneo, il comando รจ per un rinnovato lavoro di cambiamento di se stessi, diventare cosรฌ โtestimoniโ: passare dal non sapere al sapere, dalla schiavitรน allโamicizia, dal pentimento al perdono, dal tormento alla gioia.
fratel Giuseppe
Per gentile concessione del Monastero di Bose.
Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui
