Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Maggio 2025

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Vangelo di Giovanni – Gv 6,30-35

Non Mosรจ, ma il Padre mio vi dร  il pane dal cielo.

In quel tempo, la folla disse a Gesรน: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”ยป.
Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร  il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป.
Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!ยป.

Parola del Signore.

Ha appena sfamato cinquemila famiglie a partire dalla merenda di un generoso adolescente. Davanti al segno eclatante, la folla, entusiasta, รจ accorsa per farlo diventare re ed egli รจ fuggito. Non hanno capito in alcun modo il segno del prodigio, lโ€™invito alla condivisione di quello che siamo.

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Sconsolato, Gesรน invita coloro che lo hanno raggiuto a cercare un altro cibo, a credere in lui. E questi, incredibilmente, chiedono un ulteriore segno per poter credere. Un altro segno! Non bastano i pani che hanno sfamato, non le dodici ceste di cibo avanzato. Ancora chiedono, ancora bramano, ancora ricattano.

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Non basta il segno grandioso appena compiuto? Di quanti segni abbiamo bisogno per credere, infine? Quanti segni dobbiamo ricevere per convertire il nostro cuore? Perchรฉ Dio deve fare il saltimbanco e superare continuamente gli esami a cui lo sottoponiamo?

Perchรฉ non sappiamo riconoscere i tanti segni della sua presenza nella nostra giornata? Nelle persone che oggi incontreremo, nelle tante Dioincidenze che cogliamo in ogni momento?

La folla alza il tiro: certo, hanno visto il prodigio, ma Mosรฉ, dice la Scrittura, ha sfamato il popolo nel deserto con la manna per decenni. Sperano di convincere Gesรน a fare lo stesso, vagheggiano una sistemazione definitiva, sognano la risoluzione del quotidiano problema della fame.

Cosa credono, di blandire Dio? Di sfidarlo? Di giocare al rialzo? Certo, sรฌ. Come facciamo noi, purtroppo. Dio ha manifestato la sua potenza, nella nostra vita, ma il rischio รจ quello di chiedere di piรน, di volere ancora e ancora, di chiedere a Dio di piegarsi alla nostra volontร , visto che non riusciamo a piegarci alla suaโ€ฆ

Perchรฉ, nel profondo del nostro cuore, vorremmo un Dio a disposizione, sempre pronti a risolvere i problemi che dobbiamo affrontare. Dio ci tratta da adulti, ci coinvolge per poter sfamare la nostra e lโ€™altrui fame di felicitร , ci fa suoi collaboratori nella costruzione del Regno.

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Smettiamola di chiedere segni, diventiamo noi oggi segno del sorriso di Dio per gli altri!

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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