Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 1,67-79

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รˆ tempo, รจ giunta lโ€™ora, ed รจ questa, di creare un argine ai nostri pensieri, di avere il coraggio di fermarsi almeno dieci minuti davanti al mistero di questo Dio che viene. Quanti Natali abbiamo celebrato? E quanto, ancora, rischiamo di dimenticare il festeggiato?

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Bello potersi trovare, bello avere speranza, bello fare e ricevere regali. Ma bello soprattutto dire del bene di quanto Dio sta facendo, intessendo la sua Storia dโ€™amore nelle nostre piccole storie.

Parla, ora, Zaccaria. Il suo lungo silenzio lo ha costretto a fermarsi, a rileggere la sua vita, a credere, infine. Zaccaria ha obbedito: suo figlio si chiamerร  Giovanni, come predetto dallโ€™angelo e come tenacemente voluto da sua moglie Elisabetta. Giovanni, sia. Anche se nessuno fra i suoi famigliari si chiama cosรฌ, anche se sua moglie non ha diritto nella scelta del nome nรฉ รจ opportuno che parli in pubblico. Dove andremo a finire!

Ma si chiamerร  cosรฌ. Anche i suoi si rassegnano alla novitร  rappresentata dal figlio della vecchiaia. E la lingua di Zaccaria si scioglie, finalmente. Quando ci apriamo alla volontร  di Dio, riacquistiamo la Parola, diventiamo capaci di leggere nella nostra vita i tanti prodigi di Dio, spalanchiamo il nostro cuore ad accogliere una logica alta e altra.

E le parole (nuove) di Zaccaria, come quelle di Maria, sono farcite di complimenti a Dio, di lodi, di gioia incontenibile. Ed รจ abitato dallo Spirito. E cosa dice, ora che puรฒ parlare? Loda il Signore, lo benedice.

Come Maria ed Elisabetta, riconosce che Dio opera nella Storia e nelle nostre storie, ma quasi mai come vorremmo, come ci aspetteremmo. Sรฌ, Dio agisce anche in questo momento, nelle nostre vite stordite, nella paura che attanaglia la gola e che si spinge alla disperazione.

Dio interviene attraverso di noi, nonostante i nostri limiti, nonostante le nostre fatiche. Le trasfigura, le accende, le usa per affermare la sua potenza. Ecco, Dio viene, ancora una volta. Siateci.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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