Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 1 Maggio 2024

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Scandalizza il Signore Gesรน che non viene nemmeno ascoltato nella sua patrรฌa di origine. La ragione รจ molto semplice: tutti sanno chi รจ, tutti hanno in casa un mobile fatto dalla bottega di suo padre Giuseppe, tutti conoscono i suoi famigliari.

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E cosรฌ quello che dice il figlio del falegname cade nel vuoto perchรฉ รจ lui a dirlo. Come spesso succede anche a noi, scandalizzati che il prezioso tesoro del vangelo venga affidato a mani inesperte. Ma questa รจ la logica di Dio che fa brillare la sua forza nelle pieghe della nostra fragilitร .

La festa del primo maggio, festa nata in contesto lavorativo e sindacale, oggi viene illuminata dalla figura di Giuseppe e ci permette di dire qualche parola sul lavoro.

II lavoro non ci รจ solo essenziale per vivere, non รจ solo causa di grande conflitto sociale, soprattutto in questi tempi difficilissimi, non รจ solo possibilitร  di affermazione di se stessi e delle proprie capacitร .

Il lavoro รจ imitazione del Dio giardiniere e artista che, dopo avere creato l’Universo senza averlo completato, chiede all’umano di continuare tale opera. Il mio lavoro, svolto con dignitร , rende possibile il completamento della Creazione perchรฉ alle mie mani Dio affida tale completamento. E poco importa se sono una persona semplice o svolgo un lavoro poco valorizzato o se sono un grande inventore: agli occhi di Dio รจ la condizione del cuore a fare la differenza.

E, come ancora recentemente ci ha ricordato Papa Francesco, un mondo costruito sul profitto senza lavoro, che propone aberranti lavori che nemmeno garantiscono la sopravvivenza, che umiliano la creativitร  e il rispetto del lavoratore, รจ un mondo destinato ad implodere.

Il lavoro ci rende simili a Dio Creatore, dona dignitร , esige rispetto e giustizia. Che bello iniziare la nostra giornata pensando di dare una mano a Dio a compiere la sua missione! Che onore essere annoverato come lavoratore, proprio come Gesรน che stupisce per essere identificato come un artigiano orgoglioso di avere imparato ad arte il mestiere del padre Giuseppe!

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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