Gesรน pone su questa processione funebre uno sguardo attento. In mezzo alla folla scorge il volto di una donna in estrema sofferenza. Il suo sguardo genera l’incontro, fonte di vita nuova. Non c’รจ bisogno di tante parole.
Le Sacre Scritture riportano spesso lo stato d’animo di chi si lascia toccare โfino alle viscereโ dal dolore altrui. La commozione di Gesรน lo rende partecipe della realtร dell’altro. Il dolore di quella madre diventa il suo dolore. La morte di quel figlio diventa la sua morte.
Gesรน ferma il corteo funebre. Si avvicina, si fa prossimo. La vicinanza si spinge oltre e si fa gesto coraggioso affinchรฉ l’altro viva. ร il tocco di Gesรน, il Vivente, che comunica la vita. Un tocco che infonde lo Spirito Santo nel corpo morto del ragazzo e riaccende le sue funzioni vitali. L’efficacia di questo gesto di Gesรน รจ incalcolabile. Esso ci ricorda che anche un segno di vicinanza, semplice ma concreto, puรฒ suscitare forze di risurrezione.
Il Vangelo non dice il nome di quel ragazzo risuscitato da Gesรน a Nain. Questo รจ un invito al lettore a immedesimarsi in lui. Gesรน parla a te, a me, a ognuno di noi, e dice: โAlzati!โ. (Papa Francesco, XXXV Giornata Mondiale della Gioventรน, 2020)
Per riflettere
Riusciamo a riconoscere Gesรน soltanto nei grandi miracoli o anche nella vita quotidiana?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



