don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 3 Settembre 2023

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โ€˜Prendere la propria croce su di sรฉโ€™, invita a fare Gesรน nel vangelo di oggi. Lasciando da parte facili moralismi, cosa significa โ€˜prendere la propria croceโ€™? Forse nientโ€™altro che โ€˜imparare a stare con ciรฒ che รจโ€™, ossia con la vita.
Tutte le tradizioni spirituali concordano nellโ€™affermare che la nostra sofferenza ha origine nel pensare che la vita, le relazioni, il momento presente debba accadere in un determinato modo, e poi prendere atto che ciรฒ che รจ accaduto รจ tuttโ€™altro da ciรฒ che ci si era immaginato.
โ€˜Prendere la propria croceโ€™ significa imparare a non giudicare la vita, smettere di etichettarla con โ€˜รจ beneโ€™, โ€˜รจ maleโ€™, โ€˜giustoโ€™ o โ€˜sbagliatoโ€™. Si tratta di accogliere senza il filtro del โ€˜รจ bene per meโ€™ o โ€˜รจ male per meโ€™. Lโ€™io e il mio sono per noi il criterio della benevolenza o malvagitร  della vita che capita. Se รจ a mio favore la vita รจ buona, se contro, cattiva. Ma la vita non guarda in faccia a nessuno. Si realizza come deve realizzarsi, con la sua impermanenza e imprevedibilitร .

ยซรˆ lโ€™imprevisto ciรฒ che aspetto, niente altro.
Ovunque, sempre. Nelle pieghe di una conversazione, nel guado di un
libro, nella sottigliezza di un cielo. Aspetto con impazienza.
E quello che non mi aspetto che aspetto.
(Ch. Bobin, Ritratto al radiatore)

Accogliere piuttosto che sedare. Trasformare piuttosto che respingere e negare.
Lโ€™evoluzione cโ€™insegna che รจ proprio nella catastrofe che si dร  creativitร . Ci sono situazioni in cui la vita ci rivolta come un guanto. E dopo la paura e lo spaesamento ci sโ€™accorge che la nuova situazione porta con sรฉ potenzialitร  e ricchezze inimmaginabili prima dello schianto. In fondo, anche il guanto rivoltato possiede una sua bellezza.

La vita non รจ mai bella o brutta, cattiva o buona, giusta o ingiusta. La vita semplicemente รจ. Dipende da noi come lโ€™abitiamo. Se ci mettiamo di traverso con la nostra immaginifica mappa mentale allora tutto si complica e ne rallentiamo il corso.
La realtร  รจ quella che รจ, se ci relazioniamo male a essa, la vita ci risulterร  dolorosa, se ci relazioniamo bene, la vita ci risulterร  gioiosa: la scelta sta a noi.
La vita sa dove condurci.

โ€˜Prendere la propria croceโ€™ significa diventare magnanimi, ingrandire la propria anima. Sรฌ, dobbiamo ingrandire lโ€™anima per accogliere tutto ciรฒ che รจ senza escludere nulla.

ยซCiรฒ che accade รจ sempre il meglio di quanto sarebbe potuto accadere. Il divenire รจ molto piรน saggio delle nostre idee o dei nostri piani. [โ€ฆ] Appena smettiamo di imporre i nostri schemi alla realtร , la realtร  smette di presentarsi avversa o favorevole e comincia a manifestarsi tale quale รจยป (Pablo dโ€™Ors)

Detto ciรฒ, cosa significherร  recitare nel Padre Nostro โ€˜Sia fatta la tua volontร โ€™ se non dirsi: โ€œMi fido della vitaโ€? Se smettiamo di controllare la vita, dirigendola con violenza secondo il criterio dellโ€™io e del mio, scopriremo Dio allโ€™opera e noi nel fare la sua volontร , perchรฉ egli cosโ€™altro potrร  essere se non la Vita medesima e la modalitร  che questa assume in ogni singolo istante?

Accogliere quello che deve giungere.
Lasciar andar via quello che deve andarsene,
Lasciar che accada,
Aprirsi allโ€™imprevisto,
Camminare nella traccia misteriosa
della vita,
E retrocedere, se necessario,
solo per ampliare la visione
e prendere slancio
“. (Ada Luz Mรกrquez)

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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