don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 6 Agosto 2023

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Nella lingua originaria del vangelo โ€“ il greco โ€“ il termine โ€˜trasfigurazioneโ€™ si potrebbe anche tradurre con metamorfosi: un vero e proprio passaggio di soglia, per cui ciรฒ che alla fine si avrร  sarร  sempre ciรฒ che era allโ€™inizio, ma al contempo non lo sarร  piรน. Un esempio su tutti lโ€™albero e il seme.

Siamo chiamati a vivere la vita come evento di trasfigurazione, e Gesรน ce ne mostra il cammino e la modalitร . Quando si vive espropriati dal โ€˜mioโ€™ e dallโ€™io, dagli attaccamenti ai propri giudizi, pre-giudizi, attese, visioni del mondo, allora ci troviamo trasformati nella nostra natura piรน autentica.

Non รจ questione di cambiare vita, accedere ad unโ€™altra, ma lasciare che si trasformi quella stiamo vivendo.

Siamo venuti alla luce come semi, e quindi in grado di compierci come esseri-umani-completi, il โ€˜divino-realizzatoโ€™, ma a condizione che il seme che siamo โ€“ come avviene in natura โ€“ muoia per portare frutto (cfr. Gv 12, 24).

La questione รจ imparare ad affidarsi alla legge dellโ€™impermanenza, ossia vivere ciรฒ che la vita chiedere dโ€™essere vissuto momento per momento. Si tratta di non rimanere attaccati alle proprie โ€˜mappe mentaliโ€™ dโ€™applicare poi sul territorio della propria storia, semplicemente perchรฉ la mappa-non-รจ-mai-il-territorio.

Se viviamo fino in fondo ogni attimo per quelle che รจ โ€“ e non come vorremmo fosse โ€“ conosceremo certo la morte dei nostri desideri, aspettative e attese ma comprendere finalmente che questa morte era necessaria alla vita.

La vita insomma sa ciรฒ di cui abbiamo bisogno per compierci. Tutto รจ giร  presente, anche se reputiamo che ciรฒ che conta โ€“ magari la felicitร  โ€“ debba ancora venire o raggiungerci.

La vita non รจ tanto perseguire una meta โ€“ il compimento dei propri sogni โ€“ ma piuttosto un aprirsi semplicemente a ciรฒ che siamo in questo momento, al nostro essere piรน profondo, al nostro vero Sรฉ.

La trasfigurazione รจ perciรฒ il momento del risveglio, lโ€™istante in cui intuisco che io-sono al di lร  del mio manifestarmi.
La trasfigurazione avverrร  per noi quando cominceremo ad accogliere e โ€˜scegliereโ€™ ciรฒ che non possiamo cambiare. Quando comprendiamo magari che fallire e naufragare รจ il segnale che la via che stavamo seguendo non fa piรน per noi.

Trasfigurazione รจ intuire che la ferita esistenziale, il dolore, la malattia aiutano a far sorgere il nuovo, lโ€™inaspettato, ciรฒ che si nascondeva da sempre dietro un velo che perรฒ non si รจ mai sollevato perchรฉ troppo intenti a fare progetti.

รˆ vero, รจ molto difficile accogliere la vita cosรฌ come accade, magari la morte di una persona cara, una malattia, un dolore profondo ma essere persone maturare nella via spirituale โ€“ trasfigurate โ€“ significherร  comprendere โ€“ come per il poeta di Recanati โ€“ che โ€˜naufragar mโ€™รจ dolce in questo mareโ€™ e che quindi la rovina della propria vita non รจ la fine, ma opportunitร  per scoprire e solcare altri mari.

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Gesรน, con lโ€™evento trasfigurazione, ha voluto insegnare ai suoi proprio questo. Egli sarebbe morto come un fallito e un reietto sulla croce, ma abbandonandosi alla Vita ha sperimentato alla fine che proprio su quel legno si sarebbe compita lโ€™ultima e definitiva metamorfosi. Una vita straordinariamente nuova ma soprattutto per sempre.

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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