don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 7 Luglio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โœย Mt 9,9-13

A scuola di misericordiaโ€ฆ

รˆ qui, infatti, che ci porta il vangelo. Non una scuola dellโ€™obbligo ma una scuola โ€“ lโ€™unica scuola cattolica, evangelicamente riconosciuta โ€“ alla quale bisogna scegliere di mettersi, โ€“ infatti ce ne sono molte altre, anche in ambito religioso, purtroppo โ€“ una scuola che bisogna scegliere di frequentare: andate a imparareโ€ฆ Una scuola verso la quale occorre addirittura affrettarsi: affrettiamoci a conoscere il Signore. E Dio solo sa quanto รจ necessario non sbagliarsi su Dio, come abbiamo avuto giร  modo di ricordare piรน volte. Ben a ragione Osea ci chiede di far cadere quelle maschere che troppe volte hanno finito per offuscare il vero volto di Dio e che nonostante duemila anni di cristianesimo noi continuiamo ad apporre sul suo volto.

Se ci affrettiamo a conoscere Dio scopriamo che il suo dito non cessa di essere puntato โ€“ e non in atteggiamento di giudizio โ€“ verso persone che come Matteo portano nel cuore una segreta nostalgia di un mondo altro. Quante ce ne sono di queste persone che, tuttavia, non conoscono lโ€™attenzione della cronaca religiosa presa comโ€™รจ da molte altre cose.

Alla scuola della misericordia si impara unโ€™arte che รจ propria di Dio โ€“ io sono Dio, non uomo โ€“ quella di un vedere che diventa accorgersi e di un accorgersi che si traduce in un farsi carico, in un avere a cuore (i care, amava ripetere don Milani, in unโ€™epoca in cui ci si vantava di potersene fregare).

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A questa scuola poi scopriamo che sono bandite quelle liste che tanto sono alla base della nostra convivenza sociale: bianchi o neri, cattolici o no, poveri o ricchi, bravi o cattivi. Il piรน delle volte lโ€™appartenenza ad una lista รจ previa al nostro stesso venire al mondo: come se non fosse dato non farne parte. E a suon di collocare tutto in una lista persino Dio e quello che nella sua fantasia va operando deve quanto prima rientrare in un gruppo, in una lista, altrimenti quelle cose non vengono da lui. Una cosa รจ doc se viene da quel gruppo, altrimentiโ€ฆ

Gesรน stesso, รจ entrato nella storia sottomettendosi alla lista del censimento. E a piรน riprese, nel corso della sua vita, lo si รจ voluto circoscrivere ad una lista (non รจ il figlio di Giuseppe?โ€ฆ da dove mai questa sapienza?โ€), farlo coincidere con una lista di appartenenza, cosa dalla quale Gesรน รจ sempre fuggito. Avrebbe dovuto rispettare una lista di precedenza tanto nella scelta dei suoi collaboratori quanto nel decidere con chi sedere a mensa. Secondo la nostra logica delle liste ci sono dei criteri previi che in qualche modo ci danno diritto allโ€™amicizia di Dio e altri che, a priori, ce ne escludono. Ma attraverso il suo stile Gesรน butta via questi criteri manifestando amore verso chi amabile non รจ. Persino un uomo come Matteo con un mestiere tanto malfamato come il suo puรฒ essere chiamato alla sequela del Signore e persino uomini ritenuti pubblicamente peccatori possono avere la gioia di sedere a mensa con lui.

Cosa mai accaduta prima: Gesรน chiede a Matteo di seguirlo ma in realtร  รจ lui che segue Matteo. Un Dio che si fa compagno di mensa con chi โ€“ secondo la logica delle liste โ€“ non avrebbe diritto alcuno. Gesรน stesso arriva a porsi nella situazione da cui ha appena chiamato Matteo: sedeva a mensa in casa. Dio libera accettando di condividere la sorte di coloro ai quali รจ recato lโ€™annunzio di salvezza. รˆ questo che segna per Matteo una sorta di spartiacque: vedere Dio sedere alla mensa della sua casa senza doversi vergognare di essere quello che egli era. Il cammino che il Signore propone non รจ verso un esterno da sรฉ ma un viaggio verso la propria casa, come un giorno lo aveva proposto ad Abramo: vai a te stesso (come meglio bisognerebbe tradurre quellโ€™โ€esci dalla tua terra e vaโ€ฆ).

E cosรฌ alla scuola della misericordia apprendiamo che โ€œmiglioreโ€ non รจ lโ€™equivalente di โ€œimpeccabileโ€. Scopriamo pure che Gesรน non chiede la sinceritร  del proposito o lโ€™autenticitร  della conversione prima di seguirlo. Ci si converte nella misura in cui si รจ disposti a porsi alla sua sequela.

Alla scuola della misericordia apprendiamo che viene spezzata quella logica secondo la quale avere a che fare con un peccatore significa contrarre impuritร . Nel nostro modo di vedere le cose, infatti, lโ€™inverso non si verifica mai. E invece, a questa scuola, accade lโ€™inverso: cioรจ si diventa puri non attraverso chissร  quali pratiche ma stando a contatto con il puro per eccellenza che รจ Gesรน.

Alla scuola della misericordia ci viene poi insegnato che il nostro Dio non richiede sacrificio alcuno, non gli importano le sacramentalizzazioni di massa. A lui sta a cuore il tuo farti carico dellโ€™altro, senza aggettivi, cosรฌ comโ€™รจ, sempre.

Ci sia dato di non disertare mai questa scuolaโ€ฆ la scuola della misericordia.

Autore: don Antonio Savone

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