mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 28 Maggio 2023

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Pentecoste

Sapete cosa ci ricorda la Pentecoste? La discesa dello Spirito sui primi cristiani. Di quale Spirito si tratta? Dello Spirito di Dio. Che cosa รจ lo Spirito di Dio? La terza persona della S.S Trinitร  che รจ come il legame vivente del Padre e del Figlio, lโ€™amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre.

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Perchรฉ lo Spirito รจ disceso sui cristiani? Semplicemente per inglobarli in qualche maniera in questa unitร  divina, per associarli alla vita divina fatta di mutuo amore, unendoli tutti nellโ€™unitร  amante di Dio. Questa unione dei cristiani operata dallo Spirito Santo, comunicazione dellโ€™unitร  stessa di Dio, รจ la Chiesa. Ecco la ragione per cui la Pentecoste, festa dello Spirito Santo che discende sugli uomini รจ allo stesso tempo la festa della Chiesa.

La nostra vita in effetti deve essere una vita nello Spirito Santo, cioรจ una vita di unione con tutti i fratelli cristiani in una comune unione alla vita di Dio.

Ogni contatto con Dio รจ opera dello Spirito Santo. โ€œNessun puรฒ dire Gesรน รจ il Signore, se non nello Spirito Santoโ€: รจ una piccola frase, ma che contiene lโ€™affermazione centrale della nostra fede, equivale a dire โ€œGesรน รจ il Figlio di Dioโ€ โ€œAmenโ€, โ€œAllelujaโ€. Senza lo Spirito Santo queste parole non avrebbero alcun senso. Pronunciate nella fede attestano che lo Spirito Santo รจ lร , che lo abbiamo veramente ricevuto.

Dalla Pentecoste lo Spirito non ci lascia piรน, sotto mille forme: Paraclito, Consolatore; Intercessione, Preghiera, Impulso, Animazione non soltanto nellโ€™insieme della Chiesa, ma in ciascun credente, interlocutore privilegiato in ciascun istante.

Anche se noi non lo invochiamo, anche se, addirittura, ne ignoriamo la presenza, come rimproverava San Paolo, agisce ed รจ presente in tutti i cristiani. Tutta lโ€™arte cristiana, si puรฒ dire cosรฌ, consiste precisamente nellโ€™essere piรน sensibili alla sua presenza e alla sua azione che ci orienta costantemente a Gesรน. Riconoscere questa azione รจ unโ€™arte delicata. Lo Spirito Santo sembra sfuggire. Non soffia dove vogliamo noi, ma โ€œsoffia dove vuoleโ€. Non รจ dove noi immaginiamo. Non si sa โ€œdove viene e dove vaโ€. Non grida, ma suggerisce. Quindi ci vuole molta attenzione per sentire la sua voce. Poi ha altri spiriti concorrenti, a prima vista anche buoni e piรน rassicuranti. Lui รจ la legge del cristiano. La legge esteriore non รจ che pedagogo che deve orientare il nostro cammino verso la legge di Cristo, quella della libertร  a cui siamo chiamati.

Tra i tanti spiriti che assillano i nostri sensi รจ delicato riconoscere lo Spirito Santo. Questa รจ lโ€™arte principale del credente, di tutta la Chiesa che รจ lโ€™esperta dello Spirito Santo e che esorta ad invocarlo in ogni circostanza: โ€œVieni Santo Spiritoโ€, perchรฉ sa che il Padre, qualunque cosa gli chiediamo ci risponderร  col dono dello Spirito.

San Serafino di Sarov ci insegna che la santitร  consiste nellโ€™invocare costantemente lo Spirito Santo e riceverlo. Perchรฉ il dono essenziale, fondamentale, che lo Spirito Santo fa รจ il dono dellโ€™Amore di Dio sparso nei cuori; dono che ci rende figli del Padre, fratelli di Gesรน Cristo e tutti fratelli in Lui. Dopo la Pentecoste, dice la Scrittura, tutti coloro che avevano ricevuto la Spirito Santo vivevano insieme e avevano tutto in comune.