โSe mi amate, osserverete i mei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Paraclito perchรฉ rimanga con voi per sempreโ.
Nel vangelo di questa VI domenica di Pasqua proseguiamo lโascolto del discorso di Gesรน ai suoi discepoli nel cenacolo dopo lโultima cena. Egli li incoraggia: โNon vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voiโ. Sono parole velate di una tenue tristezza perchรฉ contengono lโannuncio della sua prossima misteriosa partenza, ma tendono al tempo stesso a suscitare la fiducia degli apostoli e a prepararli agli eventi che seguiranno a breve. Si tratta di avvenimenti che segneranno non solo la vita del Cristo, bensรฌ anche quella degli stessi suoi amici che hanno deciso di seguirlo.
Prosegue Gesรน: โAncora un poco e il mondo non mi vedrร piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivreteโ. Queste confidenze sgorgano dal cuore del divino Maestro e puntano al cuore dei suoi ascoltatori, frastornati e forse perplessi dinanzi a cosรฌ insolite previsioni. A breve perรฒ, gli eventi li aiuteranno a ben comprendere tale annuncio e, grazie allโazione del Paraclito, ne assimileranno lโimportanza per la loro esistenza e per la testimonianza del vangelo.
Possiamo unirci spiritualmente agli apostoli nellโascolto delle parole di Gesรน, consapevoli che sono dirette anche a noi, a ciascuno di noi e ad ogni nostra comunitร . Eโ confortante sentire Gesรน assicurare gli apostoli e, con loro, pure noi che non cii lascia orfani; anzi sta per annunziare un nuovo e potente motivo di conforto: lโinvio del Paraclito, che prenderร il posto suo e non ci abbandonerร mai.
La vita di ogni credente sโinnesta in questa dinamica di fiducia e di salvezza. Sono per tutti la promessa e lโinvito alla speranza: Dio non ci abbandona nemmeno nei momenti e nelle situazioni piรน difficili e persino drammatiche. Ci รจ assicurato il dono dello Spirito affinchรฉ, grazie alla sua costante presenza, non ci lasciamo sorprendere e abbattere dagli imprevisti della quotidianitร . Gesรน indica perรฒ la condizione indispensabile per accoglierlo: amare e osservare i suoi comandamenti. Indispensabile cioรจ รจ l’amore per il Signore, un amore che si esprime nellโobbedienza alle sue parole, ai suoi comandamenti e si traduce in pratica nel servizio della fraternitร e dellโaccoglienza. Del resto Egli stesso ha dato lโesempio lavando nel cenacolo i piedi agli apostoli: un amore dunque che si fa servizio verso tutti e crea comunione e fraternitร , ed aiuta a conservare sempre lโanimo aperto allโamore di Dio: la sua Misericordia.
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Gesรน cโintroduce cosรฌ nel mistero della Trinitร nominando ciascuna delle persone divine: il Figlio รจ colui che domanda, il Padre colui che accorda, lo Spirito colui che conforta. Il Paracleto dunque รจ una delle tre persone della Trinitร , non meno che il Padre e Gesรน, il Figlio unigenito del Padre. โPregherรฒ il Padre โ aveva promesso Gesรน – ed egli vi darร un altro Paraclito perchรฉ rimanga con voi per sempreโ Questo รจ il primo dei cinque annunci del Paraclito; gli altri seguiranno nei capitoli di questo stesso vangelo: 14,26; 15,26; 16,7-11; 16,12-15)
Mentre ci avviciniamo alla solennitร della Pentecoste e ci prepariamo a ricevere una rinnovata effusione dello Spirito Santo, รจ utile comprendere sempre meglio chi indica e che significa il termine Parรกkletos , chericorre solo nel vangelo e negli scritti di san Giovanni (Cf.1Gv 2,1). Secondo lโuso dellโepoca, Paraclito significava โcolui che รจ chiamato accantoโ per dare aiuto, specialmente in caso di giudizio: รจ dunque un avvocato. Ma Gesรน parla di โun altroโ avvocato, definendo se stesso il primo avvocato, come san Giovanni spiega nella sua prima lettera: ยซFigli miei, queste cose scrivo a voi perchรฉ non pecchiate. Ma se qualcuno pecca, abbiamo presso il Padre un Parรกkletos: Gesรน Cristo il giustoยป (1Gv 2,1). Senza lโazione dello Spirito la comunitร dei credenti sarebbe uguale a una delle tante comunitร che conservano semplicemente la memoria di un evento importante o di una persona del passato. NellโAntico testamento Mosรจ lasciรฒ nellโarca il bastone con cui aveva aperto il mar Rosso (cf. Eb 9,4) affinchรฉ il popolo conservasse memoria dellโintervento straordinario divino. Il profeta Elia consegnรฒ il suo mantello a Eliseo affinchรฉ proseguisse la sua medesima missione profetica e soprattutto come segno del suo spirito (2Re 2,9). Come la gloria, la nube e il fuoco divorante del Signore accompagnavano il popolo ebreo (Es.24,15-18), allo stesso modo Dio continuerร a guidare il popolo della nuova alleanza avvolgendolo con il mantello dello Spirito Santo, che come vento gagliardo spazzerร via tutto ciรฒ che resiste nel corso dei millenni alla potenza dellโamore divino.
Non รจ forse questa lโesperienza della Chiesa e di ciascuno di noi? In quante occasione vediamo il fuoco e il vento dello Spirito santo cambiare il cammino della storia e della nostra vita? Come potremmo celebrare lโeucaristia e nutrirci del pane della vita, come riusciremmo a ricevere il perdono dei peccati senza lโazione indispensabile dello Spirito santo? Siamone certi: dal giorno del battesimo siamo guidati dalla luce e dalla forza dello Spirito Paraclito. Lโassicurazione ci viene dallโamore infinito e misericordioso di Dio evocato nella conclusione del brano del vangelo di questa domenica: โChi ama me sarร amato dal padre mio e anchโio lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiโ.
La certezza di questโamore ci viene mostrata proprio dallโaltro Consolatore, lo Spirito Santo, che continuamente viene invocato in ogni angolo della Terra: รจ lo Spirito santo, volto vivo del Risorto che, con lโeffusione dei suoi sette doni, avvolge lโintera esistenza dei credenti e ne guida il cammino in ogni angolo del Pianeta.
P.S. Per proseguire la riflessione propongo questa preghiera di san Charles de Foucauld:
O Spirito Santo Paraclito,
donami di conoscere il Padre, e di conoscere il Figlio.
Sรฌ, o Spirito del Padre, dolce ospite dellโanima,
resta sempre con me per farmi conoscere il Figlio
sempre piรน profondamente.
O Spirito di santitร , donami la grazia
di amare Gesรน con tutto il cuore,
di servirlo con tutta lโanima e di fare sempre e in tutto
ciรฒ che a lui piace.
O Spirito dellโamore,
concedi a una piccola e povera creatura come me,
di rendere una gloria sempre piรน grande
a Gesรน, mio amato Salvatore.
Amen
Charles de Foucauld
AUTORE: Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo emerito – Pagina Facebook – Sito Web
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โ Gv 14, 15-21



