Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2023

694

Eโ€™ uno stralcio di un discorso molto lungo che Gesรน fa durante lโ€™ultima cena.
Giuda scappa e i discepoli, sono in preda alla paura e al terrore.
Sentono che sta per succedere qualcosa di terribile, di irreparabile e si sentono persi. Pietro inizia a dirgli:ย โ€œSignore, dove vai?โ€ (13,36). Tommaso dice: โ€œSignore non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?โ€ (14,5). Filippo: โ€œMostraci il Padre e ci bastaโ€ (14,8).
Sono cuori pieni di paura.

Il verbo grecoย tarasso=turbare indica una profonda agitazione: รจ la tempesta.
Eโ€™ per questo che si pongono molte domande: โ€œChe ne sarร  di noi? Cosa ci accadrร ? Dove andremo a finire? Finirร  tutto? E tutto quello che cโ€™รจ stato? Ci siamo sbagliati a credere in Gesรน?โ€.
I discepoli vorrebbero delle certezze: โ€œDicci la stradaโ€ฆ dicci come fareโ€ฆ dacci regole chiareโ€ฆ dicci dove andare, cosa fare, cosa essere, e noi lo faremoโ€ฆ facci vedere Dio e non avremo piรน dubbiโ€ฆโ€.

In questa situazione Gesรน risponde: โ€œNon abbiate paura. Abbiate fiducia in me e in Dioโ€.
Non so a voi, ma a me queste parole allargano il cuore.
Lui non ci chiede di essere sempre allโ€™altezza di tutto: pronti, competenti e combattivi.
Lui non ci pesa in base a quanto rendiamo o produciamo.
Lui non valuta i nostri risultati come un professore arcigno e pignolo.
Lui ci chiede di stare nella pace.

Gesรน li rassicura: โ€œAbbiate fede in me, ci rivedremo, state tranquilli. Ma volete vi lasci proprio adesso? State tranquilli, abbiate fede! Vi ho mai traditi? Vi ho mai lasciati? Chi si ama non lo si perde mai per sempreโ€.
Questo รจ lโ€™amore! Lโ€™amore รจ la fiducia certa e sperimentata. Hai percepito qualcosa di certo, di forte, di solido, e sai che puoi fidarti e lasciarti andare, anche se non capisci perchรฉ, sai che terrร .

Esiste qualcosa di sicuro su questa terra? No. Quando ci si sposa o quando ci si consacra diciamo: โ€œPer sempreโ€, ma รจ un desiderio, un impegno, non una certezza.
Il โ€œper sempreโ€, รจ da costruire e non un dato giร  acquisito, giร  fatto solo perchรฉ ci siamo detti โ€œper sempreโ€.
Cโ€™รจ una cosa che รจ โ€œper sempreโ€? Sรฌ, lโ€™a-more. Lโ€™amore, la non-morte a (privativo) mors, mortis,(morte) รจ lโ€™unica forza in grado di valicare il limite e la separazione.

Lโ€™amore รจ lโ€™unica forza che valica il limite, la morte, la distanza, il distacco.
Allora solo nellโ€™amore si regge il โ€œper sempreโ€. Dove non cโ€™รจ amore non cโ€™รจ neanche il โ€œper sempreโ€. Eโ€™ lโ€™amore che fonda la fedeltร  e non la fedeltร  che fonda lโ€™amore.

Poi Gesรน dice: โ€œNella casa del Padre mio ci sono molti postiโ€ (Gv 14,2).
Di solito questi versetti si interpretano come se Gesรน ci stesse dicendo: โ€œTranquilli, vado a prepararvi un posticino in paradiso. Fra un poโ€™ torno e vi porto tutti con me lassรนโ€.

No! Questo non รจ Vangelo! Gesรน non ci va a preparare un posto in paradiso ma ce lo ha preparato qui con la sua croce! La casa del Padre รจ Gesรน stesso, perchรฉ Gesรน รจ lโ€™amore e Dio sta di casa dove si vive lโ€™amore, e dove lโ€™amore รจ riamato.
Chi vive nellโ€™amore, vive giร  in Dio quaggiรน e quando verrร  per ciascuno la morte biologica, nessun problema: chi ha vissuto nellโ€™amore (cioรจ nel Padre) continuerร  a vivere nel Padre per lโ€™eternitร . Noi siamo di casa nellโ€™amore!
Ci sono molte vie per arrivare a Dio.

Cโ€™รจ chi arriva a Dio attraverso la parrocchia e chi arriva attraverso il travaglio della vita magari accudendo tutta una vita un figlio malato; cโ€™รจ chi arriva con una vita monastica, cโ€™รจ chi arriva passando per una vita mondana; cโ€™รจ chi arriva dedicandosi solo a Dio, cโ€™รจ chi arriva amando un altro essere umano (che non รจ mai in contrapposizione a Dio).
Cโ€™รจ chi arriva a Dio pregando con molte parole; cโ€™รจ chi arriva attraverso il silenzio.
E cโ€™รจ chi non cโ€™arriva maiโ€ฆ ma Dio arriva a tutti.
Infine interviene Filippo ยซMostraci il Padre, e ci bastaยป.

รˆ bello che gli Apostoli chiedano, che vogliano capire, come noi.
Filippo, chi ha visto me ha visto il Padre. Guardiamo a lui per capire Dio!
Guarda come ha vissuto, come ha amato, come ha accolto, come รจ morto e capisci Dio.

Ogni uomo ha unโ€™idea spontanea, naturale, di Dio, ma lโ€™immagine spontanea, inconscia che abbiamo di Dio รจ, mediamente, orribile.
รˆ lโ€™idea di un onnipotente egoista, bastante a se stesso, misterioso e scostante, irritabile e incomprensibile, da tenere buono, un Dio che ignora la sofferenza, che permette la morte degli innocenti. Gesรน รจ venuto a cambiare radicalmente e definitivamente questa idea di Dio per svelarci il suo vero volto: chi vede lui ha visto il Padreโ€ฆ

- Pubblicitร  -

A livello antropologico questo รจ importante: noi possiamo stare una vita con una persona, dicendo anche di amarla, ma rischiamo di proiettare su lei le nostre immagini, i nostri deliri, le nostre aspettative, non arrivando mai a comprendere veramente lโ€™altro perchรฉ offuscato dai nostri pregiudizi. Allo stesso modo rischiamo di stare una vita con Gesรน, facendo anche tante cose per lui, ma impedendogli di rivelarsi come lui vorrebbe.

La domanda che Gesรน fa a Filippo, la rivolge a me oggi: โ€œDa tanto tempo sono con te e tu non mi hai conosciuto?โ€.
Il vangelo si conclude cosรฌ: โ€œVoi farete quello che compio io e cose piรน grandiโ€ (14,12).
La maggior parte di noi non crede a questo: โ€œDai, non scherziamo. Gesรน รจ stato Gesรน! e io sono ioโ€.
Eppure sono parole di Gesรน tanto quanto le altre. Se le ha dette vuol dire che sono vere.

La maggior parte delle persone non crede di essere potente, importante, di poter fare grandi cose. Guardiamoci allo specchio: cosa vedete? โ€œAh se fossi un poโ€™ piรน intelligente, se sapessi un poโ€™ di piรน, se non avessi quel problema, se avessi lโ€™intelligenza di quel tale o la fortuna di quel talโ€™altro, se sapessi parlare meglio, se si sapesse che ho fatto questa cosa, se si sapesse che faccio questi pensieri, se venisse fuori che io sonoโ€. Per cui la conclusione che traiamo รจ: โ€œPosso ma non tanto; qualcosa sรฌ ma non piรน di tantoโ€.
Gesรน perรฒ non ci vede cosรฌ, ricordiamocelo. Noi possiamo fare le cose di Dio!

Possiamo vivere e affrontare tutte le cose alla maniera di Dio, anche nei momenti piรน negativi.
La bella notizia di questa domenica? Il Risorto non ci chiede di salvare il mondo โ€“ quello lโ€™ha giร  fatto Lui! โ€“ ma di vivere nel mondo come uomini e donne salvati dallโ€™amore.

Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK