don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 5 Marzo 2023

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Dove conduce un cammino eminentemente umano? Ad essere divini.

Gesรน รจ stato lโ€™uomo talmente umano da fare esperienza di sรฉ come Dio: โ€˜Io e il Padre siamo una cosa solaโ€™ (Gv 10, 30).

Occorre โ€˜rinascere dallโ€™altoโ€™ (Gv 3, 3), continuamente. Venuti alla luce, diventare umani.

Sebbene alcuno abbia potuto decidere di venire alla vita, non รจ possibile vivere da uomini senza decidere di esserlo. Sรฌ, occorre decidere di โ€˜rinascereโ€™, ad ogni istante: pena, rimanere semplici ghiande, benchรฉ allโ€™interno vi sia la quercia che avremmo potuto essere.

Gesรน รจ lโ€™uomo che attraverso la morte del sรฉ, ha potuto costatare questa metamorfosi, la trasformazione dellโ€™essere conducendolo di fatto alla croce โ€“ ultima stazione dellโ€™amore โ€“ e quindi alla pienezza dellโ€™umano.

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La vittoria sullโ€™io e sul โ€˜mioโ€™ รจ il terreno dove la vita puรฒ fiorire.

Questo cammino di pienezza, di compimento, di metamorfosi spetta ora a ciascuno di noi. Siamo bruchi chiamati a volare come farfalle, previa la morte del sรฉ. Ma attenzione: non รจ data โ€˜trasfigurazioneโ€™ per chi vive nella distrazione: ยซLโ€™immortalitร  รจ assenza di distrazioneยป (dalla tradizione indรน).

Se intraprendiamo questa via della consapevolezza di ciรฒ che possiamo essere e viviamo radicati nellโ€™amore, lentamente, senza accorgercene, divenute persone umane complete โ€“ trasfigurate โ€“ ci ritroveremo a vincere anche lโ€™ultimo ostacolo che ci si parerร  dinanzi, la morte.

Per gentile concessione di don Paolo Squizzato

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