Nella prima Domenica di Quaresima, come sempre, la liturgia ci propone il brano delle โ tentazioni โ di Gesuโ.
Mi colpisce subito il primo versetto ove leggesi: โ In quel tempo Gesuโ fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo โ.
Sembra paradossale che lo โ Spirito Santo โ, il fuoco dโamore, lโamore che lega il Padre al Figlio, conduca il Figlio nel deserto che, per antonomasia, รจ un luogo che rappresenta la solitudine, lโimpossibilitร della relazione e, per giunta, lo conduca liโ proprio…per farlo tentare dal diavolo!!!
Che messaggio vuole essere per noi?
Che la tentazione fa parte della vita, anzi, รจ necessaria per coloro che โ vogliono servire il Signore โ, in quanto essa รจ โ fuoco che prova la qualitร dellโoro โ ( Siracide 2, versetti 1 e 5 ).
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E qual รจ la piuโ grande tentazione per lโuomo?
Sono due.
Pensare di POTER ESSERE COME DIO e…METTERE ALLA PROVA DIO.
La prima lettura ci dร lโesempio della prima delle due tentazioni a cui ho appena fatto riferimento.
Alla donna che gli riferisce che Dio ha detto a lei e al marito che non dovevano mangiare dellโalbero che stava in mezzo al giardino perchรฉ, diversamente, sarebbero morti, il serpente dice: โ Non morirete affatto. Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male โ.
Ecco cosa fa la tentazione: ti fa credere di poter essere come Dio, di poter essere tu Dio, di non aver, pertanto, piuโ bisogno di Lui perchรฉโฆ. tu sei come Lui.
E spesso lโuomo cede a questa smania di grandezza.
Il risultato?
Si scopre โ nudo โ e si copre perchรฉ sperimenta la follia di questa tentazione, la sua piccolezza, la sua finitudine, lโillusione in cui รจ caduto.
Attenzione quindi alla tentazione del delirio di onnipotenza, del mito del self made man, dellโidea, che il mondo di oggi propina, di poter vivere senza Dio perche noi stessi siamo il nostro Dio.
Eโ la strada perfetta per perdere non solo Dio ma ancheโฆ.il nostro io.
E veniamo alla seconda tentazione.
Mettere alla prova Dio.
Eโ quello che fa satana nel deserto.
Le prime due tentazioni iniziano con la seguente frase del demonio rivolta a Gesuโ: โ Se tu sei Dio โโฆ.puoi trasformare le pietre in pane, puoi buttarti giuโ e non ti succederร niente.
Noi cosa diciamo a Dio?
Se sei veramente il Signore fammi guarire da questa malattia, salva mio figlio dalla strada sbagliata che ha intrapreso, fammi vincere allโenalotto!!!
Mettiamo alla prova Dio e, questo, significa una sola cosa: NON AVERE FEDE.
Chi ha fede crede in Dio, ha sperimentato che รจ Padre buono e non vacilla nel momento della prova, non dubita della bontร del Signore ma si affida a Lui, si affida alla sua Parola.
Eโ CON LA PAROLA CHE SI VINCONO LE TENTAZIONI, come fa Cristo del deserto.
Ad ogni tentazione risponde con una frase della Bibbia.
Dinanzi ad ogni tentazione anche noi dobbiamo rispondere: โ Sta scritto โ cosiโ nella Bibbia e, quindi, io mi attengo a cioโ in cui credo.
Statene certi, dinanzi ad uomini che rispondono con le โ Parole di Vita โ contenute nella Bibbia alle tentazioni che il mondo propina ogni giorno, il diavolo, alla fine, cederร perchรฉ NULLA PUOโ CONTRO LA PAROLA, CONTRO LA VERITร.
Il testo si conclude dicendo: โ Allora il diavolo lo lascioโ ed ecco degli angeli si avvicinarono e lo servirono โ.
Eโ successo a Cristo, succederร anche a noi se faremo come Lui.
Le tentazioni ci proveranno, ci testeranno ma possiamo superarle restando fedeli alla Parola.
Eโ quello che auguro a me e a tutti.
Buona Domenica e buona riflessione.



