Il tentatore ci parla con voce suadente, e noi quante volte ci caschiamo!
«I l tentatore gli si avvicinò e gli disse …».
Sì, parla il tentatore! Parla a Gesù e parla a noi. Ha sempre parlato, le sue parole sono suadenti, e raggiungono il profondo del nostro essere, nella sua fragilitÃ
e nel suo bisogno. La sua voce si intreccia con i nostri pensieri, si offre come alleato dei nostri desideri e aspirazioni: «se sei… dunque di’… dunque gettati… dunque prendi…» È così che mi inganna, e quante volte ci casco, quando accarezza i miei ingenui pensieri di riconoscimento, le mie invidie e soprattutto le mie antipatie.
Parla a Gesù, quando è affamato e stanco, parla alla sua debolezza tutta umana. Si illude di poter entrare nelle fessure della sua umanità . Gesù però ben consapevole della sua umana fragilità , non entra in dialogo con il tentatore, ma entra in dialogo con il Padre e con le sue parole e sazia la sua fame. Si affida alla parola della scrittura, senza porla a servizio del suo successo.
In questo tempo di quaresima mettiamo a tacere la voce del tentatore e preghiamo con un canto di Taizè: Gesù Cristo, luce interiore, non lasciare che le mie tenebre mi parlino. Gesù Cristo, luce interiore, permettimi di accogliere il tuo amore!
Don Fulvio Capitani Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs