La veritร decapitata!
Anche durante lโesperienza terrena di Gesรน, molti chiร cchierano di Lui, pochi lo conoscono e lo riconoscono veramente. Alcuni lo identรฌficano con Giovanni Battista, altri, facendo riferimento alla scrittura sacra e alla tradizione, dicono che รจ Elรฌa, tornato vivo dal carro di fuoco che lโaveva trasportato via dalla terra.
Altri ancora, affermano piรน vagamente che Gesรน รจ semplicemente un profeta. Lโidentificazione con il Battista offre allโevangelista Marco lโoccasione per raccontare il martirio del precursore del Signore. La veritร , che Dio scandisce per noi o che affida ai suoi ministri, รจ spesso come una spada a doppio taglio che penetra fino alle profonditร dellโanima o come la forbice affilata del potatore, che recide i tralci secchi, staccati dalla vite e ormai destinati solo al fuoco.
Qualcosa di simile deve essere capitato ad Erode e ad Erodรฌade, la sua compagna illegittima, quando Giovanni ripeteva: ยซNon ti รจ lecito tenere la moglie di tuo fratelloยป. ร sempre rischioso muovere rimproveri ed accuse ai potenti. Sembra che per loro sia legittima la vendetta. E Erodรฌade si attende solo lโoccasione propizia, che nel nostro caso avviene in una festa che si trasforma poi in una specie di รฒrgia.
Una danza, lโebbrezza, una promessa assurda, ma ritenuta vincolante, lโonore da difendere davanti ai commensali ed ecco che lโaccusatore impertinente, Giovanni Battista, colpevole solo perchรฉ araldo della parola vera, deve essere decapitato e messo a tacere per sempre. ร evidente che la sensualitร smodata degenera in crudele brutalitร in chi non sa e non vuole trarre dagli ammonimenti divini motivo di ravvedimento: รจ cosรฌ che Erode diventa tristemente lโemblema della peggiore corruzione e di tutti coloro che, nel tentativo assurdo e non riuscito di far tacere la coscienza, arrivano a sopprimere la voce di chi li rimprovera del male.
Monaci Benedettini Silvestrini
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