p. Fernando Armellini – Commento al Vangelo del 18 Dicembre 2022

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Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenica 18 Dicembreย 2022.
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Gesรน, il โ€œDio con noiโ€

Il figlio della vergine Maria ha unย doppio nome: quello usato dai suoi contemporanei โ€“ย Gesรน, colui che libera dai peccati โ€“ e quello che gli attribuisce lโ€™evangelista Matteo โ€“ย Emmanuele, Dio con noi.

La prima grande eresia venne introdotta da un brillante dialettico del IV secolo, Apollinare di Laodicea: sosteneva che Gesรน aveva sรฌ un corpo umano, ma non unโ€™anima come la nostra. Temeva che, accordandogli una piena umanitร , ne uscisse offuscata la sua divinitร . Gli faceva un grave torto: lo allontanava dal nostro mondo, dalla nostra condizione; gli sottraeva il secondo nome, quello di Emmanuele.

Nellโ€™espressione di Giovanniย la Parola si รจ fatta carneย (Gv 1,14), il termineย carneย non indica solo la corporeitร , ma tutto lโ€™essere umano inteso nel suo aspetto di debolezza, di fragilitร , di limiti che derivano dal fatto di essere creatura.

In Maria, lโ€™Unigenito del Padre non si รจ soltanto rivestito di muscoli, ma si รจ inserito pienamente nella nostra condizione umana.

Ha provato i nostri sentimenti, le nostre emozioni, le nostre passioni; ha sperimentato le gioie degli affetti e la delusione dei tradimenti; ha condiviso le nostre ansie, i nostri dolori e le nostre umiliazioni, la nostra ignoranza, la nostra soddisfazione nellโ€™apprendere e anche la nostra paura di fronte alla morte.

Non si รจ unito a un โ€œvero corpoโ€, ma รจ divenuto โ€œrealmente uomoโ€, in tutto come noi, tranne che nel peccato. Per questo รจ Emmanuele, Dio con noi.

Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
โ€œSei venuto tra noi, Signore, per rimanere sempre con noiโ€

Prima Lettura (Is 7,10-14)

10ย Il Signore parlรฒ ancora ad Acaz:ย 11ย โ€œChiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassรน in altoโ€.ย 12ย Ma Acaz rispose: โ€œNon lo chiederรฒ, non voglio tentare il Signoreโ€.ย 13ย Allora Isaia disse: โ€œAscoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perchรฉ ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?ย 14ย Pertanto il Signore stesso vi darร  un segno. Ecco: la vergine concepirร  e partorirร  un figlio, che chiamerร  Emmanuele: Dio-con-noiโ€.

Il contesto storico in cui รจ stato pronunciato questo oracolo รจ ben noto.

Nel 734 a.C. i re di Aram e di Israele si alleano nel tentativo di liberarsi dal giogo assiro e pretendono di coinvolgere nella loro temeraria impresa anche Acaz che regna in Gerusalemme. Questi si rifiuta, allora i due re decidono di detronizzarlo, di porre fine alla sua dinastia e di stabilire sul suo trono un sovrano favorevole ai loro progetti (Is 7,1-10).

Il giovane Acaz โ€“ ha appena passato i ventโ€™anni โ€“ รจ sgomento e frastornato. รˆ un discendente di Davide, appartiene a quella nobile famiglia alla quale รจ stato promesso un regno eterno. Per bocca del profeta Natan, Dio ha assicurato: โ€œIo renderรฒ stabile per sempre il regno della famiglia di Davide, non ritirerรฒ mai da lui la mia protezione, il suo potere sarร  stabile per sempreโ€ (2 Sam 7,14-16). Non dovrebbe dunque temere, ma la sua fede in Dio รจ fragile, fa calcoli umani e comincia a commettere un errore dopo lโ€™altro. Compie perfino il crimine abominevole di immolare agli idoli il suo unico figlio (2 Re 16,3); poi, cosciente di avere un esercito troppo debole e di correre il rischio di venire sopraffatto, chiede aiuto allโ€™Assiria.

Venuto a conoscenza della decisione del re, Isaia interviene.

Gli assiri dominano la scena internazione e non avranno difficoltร  a proteggere il piccolo regno di Giuda, ma pretenderanno di ridurlo a vassallo; porranno in pericolo soprattutto la fede e la purezza religiosa del popolo di Dio.

Il profeta decide di rivolgersi personalmente ad Acaz. Gli va incontro, insieme al figlio Seariasรนb, presso la piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio (Is 7,3). Lo trova mentre, sempre piรน agitato, sta studiando il modo di provvedere lโ€™acqua per la cittร  in vista dellโ€™imminente assedio. Gli parla in nome di Dio, lo rassicura: โ€œCiรฒ che tu temi non avverrร  e non accadrร โ€ (Is 7,8). Gli chiede di avere fiducia non nellโ€™Assiria, ma nel Signore e nelle sue promesse. I nemici che lo spaventano, che lo scuotono e lo fanno tremare, come se fossero un vento impetuoso e inarrestabile, non sono altro che una nuvoletta di fumo che sale da due tizzoni bruciacchiati. Nessuna paura: la sua dinastia continuerร  a regnare in Gerusalemme, per sempre, come il Signore ha promesso.

Nulla da fare! Il re si intestardisce sempre piรน, convinto che la forza degli assiri meriti piรน fiducia che Dio.

Passano alcuni giorni e Isaia va di nuovo a trovarlo, nel suo palazzo. Siamo giunti alla nostra lettura.

Gli dice: se non hai fiducia nelle mie parole, se vuoi una garanzia, chiedi un segno! (v. 11). Acaz non รจ disposto a ricredersi, perciรฒ non gli interessa alcun segno.

Lo voglia o no, Isaia dร  ugualmente il segno: โ€œEcco, la vergine concepirร  e darร  alla luce un figlio che chiamerร  Emmanueleโ€ (v. 14). Che significa?

Qualcuno ha pensato che Isaia predicesse, con sette secoli di anticipo, il concepimento verginale di Maria, ma un simile segno non avrebbe avuto alcun senso per Acaz.

La vergine, cui Isaia si riferisce, รจ la giovane moglie del re. Questa ragazza โ€“ assicura il profeta โ€“ avrร  un figlio il cui nome sarร  โ€œEmmanueleโ€ che significa โ€œDio รจ con noiโ€. Questo figlio succederร  a suo padre, darร  continuitร  alla dinastia e nessuno lo spodesterร , anzi, sarร  un grande re, un nuovo Davide.

Ho spiegato in modo piuttosto dettagliato questa breve lettura perchรฉ lโ€™evangelista Matteo ha visto la piena realizzazione di questa profezia nella nascita di Gesรน dalla vergine Maria.

Comโ€™รจ andata a finire la guerra che Acaz stava preparando? Come Isaia aveva previsto: fu un disastro sia politico che religioso. Lโ€™Assiria intervenne e ridusse presto a โ€œtizzoni fumigantiโ€ i re di Aram e dโ€™Israele. Acaz fu umiliato, dovette pagare forti tributi e il regno di Giuda divenne una colonia assira.

Il segno dato dal profeta si realizzรฒ: il figlio di Acaz fu concepito dalla โ€œvergineโ€, nacque e divenne il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo; fu la prova della fedeltร  del Signore alle sue promesse. Fu chiamato Ezechia, ma a lui si potรฉ giustamente applicare il titolo di โ€œEmmanueleโ€-โ€œDio รจ con noiโ€. Fu un buon re, ma non il sovrano eccezionale che forse lo stesso Isaia si aspettava.

Per questo, in Israele si cominciรฒ ad attendere un altro re, un figlio di Davide che adempisse pienamente la profezia, che fosse davvero il โ€œDio con noiโ€. Nel vangelo di oggi Matteo lo indicherร : รจ il figlio della vergine Maria.

Seconda Lettura (Rm 1,1-7)

1ย Paolo, servo di Cristo Gesรน, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,ย 2ย che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,ย 3ย riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,ย 4ย costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesรน Cristo, nostro Signore.ย 5ย Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dellโ€™apostolato per ottenere lโ€™obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;ย 6ย e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesรน Cristo.ย 7ย A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesรน Cristo.

Inizia, con questa lunga introduzione, la lettera ai Romani. Ricalca la forma consueta delle lettere di quel tempo che prevedevano uno schema fisso: indicazione del nome del mittente, seguito da quello del destinatario, un saluto augurale (solitamenteย khaireinย โ€“ย salve!) e un breve esordio dettato dalle circostanze.

Paolo fa suo questo formulario e lo adatta ad uno scopo specifico. Al nome del mittente, il suo, aggiunge le qualifiche che gli conferiscono il diritto di rivolgersi a una comunitร  insigne come quella di Roma. Si presenta comeย apostolo, comeย araldoย del vangelo e comeย servoย di Gesรน (v. 1).

Sono tre titoli significativi: il primo per ricordare ai suoi lettori lโ€™autoritร  che ha ricevuto direttamente da Cristo di fondare, fra i pagani, nuove chiese; il secondo รจ per lui un motivo di vanto: si ritiene onorato di essere stato scelto da Dio per annunciare la lieta notizia della risurrezione di Cristo; il terzo โ€“ โ€œservo del messia Gesรนโ€ โ€“ ha, nellโ€™ambiente culturale ellenistico, un senso dispregiativo: onorati erano i signori, non gli schiavi, ma, a chi รจ aduso al linguaggio biblico, questo termine richiama i grandi personaggi dellโ€™AT,ย i servi di Dio:ย Mosรจ, Giosuรจ, Davide e soprattutto il โ€œServo del Signoreโ€ di cui ha parlato il profeta Isaia.

Nella parte centrale del brano (vv. 2-6) viene presentata la persona di Gesรน: รจ nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, ma la sua vera identitร , quella di figlio di Dio, รจ stata rivelata nel giorno di Pasqua, quando, con un gesto di potenza, il Signore lo ha risuscitato dai morti. รˆ il Risorto che Paolo รจ chiamato ad annunciare.

Il versetto conclusivo (v. 7) indica i destinatari della lettera, i cristiani di Roma โ€“ โ€œdiletti da Dioโ€ e โ€œsanti per vocazioneโ€ โ€“ e contiene il saluto, tipico dello stile epistolare orientale, cui Paolo aggiunge lโ€™augurio della โ€œpaceโ€ che, nel linguaggio giudaico, equivale allโ€™augurio di ogni benedizione di Dio.

Vangelo (Mt 1,18-24)

18ย Ecco come avvenne la nascita di Gesรน Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovรฒ incinta per opera dello Spirito Santo.ย 19ย Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.ย 20ย Mentre perรฒ stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: โ€œGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perchรฉ quel che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo.ย 21ย Essa partorirร  un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร  il suo popolo dai suoi peccatiโ€.
22ย Tutto questo avvenne perchรฉ si adempisse ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:ย 23ย โ€œEcco, la vergine concepirร  e partorirร  un figlio che sarร  chiamato Emmanueleโ€, che significa Dio con noi.ย 24ย Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato lโ€™angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposa.

โ€œEcco come avvenne la nascita di Gesรนโ€. Cosรฌ inizia il brano evangelico di oggi, ma invece di parlare della nascita, racconta lโ€™annuncio a Giuseppe della maternitร  verginale della sua sposa.

Luca, a differenza di Matteo, narra lโ€™annuncio dellโ€™arcangelo Gabriele a Maria e ricorda solo marginalmente Giuseppe.

La tentazione di fondere i due racconti, come se fosseroย reportageย di due giornalisti, รจ grande, ma รจ pericolosa: ci colloca inevitabilmente di fronte a interrogativi cui รจ arduo, se non impossibile, dare una risposta, come tra poco vedremo.

Sia Luca, sia Matteo fanno riferimento a fatti reali, anche se difficilmente definibili nei dettagli, ma non scrivono pagine di cronaca, fanno teologia: presentano Gesรน come, dopo la Pasqua e alla luce dello Spirito, le comunitร  cristiane della fine del I secolo sono giunte a conoscerlo.

Vediamo come Matteo struttura il suo racconto e quale messaggio vuole dare.

Al tempo di Gesรน il matrimonio avveniva in due tappe. La prima consisteva nel contratto stipulato fra i due sposi davanti ai genitori e a due testimoni; dopo questa firma, il ragazzo e la ragazza erano marito e moglie, ma non andavano a convivere, lasciavano trascorrere ancora un anno, durante il quale non si potevano incontrare.

Questo intervallo serviva alle due famiglie per una migliore conoscenza e ai due sposi per maturare: ci si sposava infatti molto giovani, 12-13 anni la ragazza, 15-16 il ragazzo. Questa doveva essere lโ€™etร  di Maria e Giuseppe.

Passato lโ€™anno di attesa, veniva organizzata una festa, la sposa era condotta alla casa del marito e i due iniziavano la vita in comune.

Fu durante questo intervallo che ebbe luogo lโ€™annunciazione a Maria e la sua gravidanza per opera di spirito santo.

Matteo mette in risalto questo fatto fin dallโ€™inizio del suo racconto, per evitare che si insinui il dubbio che Gesรน sia stato generato per lโ€™intervento di un uomo.

Lo spirito, in questo racconto, non rappresenta lโ€™elemento maschile (ruah- spiritoย in ebraico รจ femminile), indica una forza, un soffio divino creatore. โ€œMandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terraโ€ โ€“ dice il salmista (Sal 104,30) che pensa probabilmente allo spirito di Dio che aleggiava sulle acque allโ€™inizio del mondo (Gn 1,2).

Il concepimento verginale, che รจ ricordato esplicitamente anche da Luca (Lc 1,26-39), non ha lo scopo di sottolineare la superioritร  morale di Maria, nรฉ, ancor meno, costituisce un deprezzamento della sessualitร . รˆ introdotto per โ€œrivelareโ€ una veritร  fondamentale per il credente: Gesรน non รจ unicamente uomo, egli viene dallโ€™alto,ย รจ lo stesso Signore che ha assunto forma umana. Per farci comprendere questa veritร , affermano concordi Matteo e Luca, Dio รจ ricorso a un atto creativo.

Ciรฒ che รจ successo in seguito non รจ facile da stabilire e solleva parecchi interrogativi. Appare incredibile che Giuseppe, nonostante la sua rettitudine, pensi di prendere provvedimenti drastici nei confronti di Maria, senza neppure averla consultata. Come poteva sospettare che gli fosse stata infedele? In che senso Giuseppe era โ€œgiustoโ€: forse perchรฉ voleva separarsi da Maria? Non cโ€™era alcuna legge che obbligasse a divorziare dalla moglie infedele. Del resto non sarebbe stato un bel gesto quello che Giuseppe stava per fare, anche se veniva compiuto โ€œin segretoโ€. Come mai Maria non ha detto nulla a Giuseppe dellโ€™annuncio che aveva avuto dallโ€™arcangelo Gabriele? Oppure, se glielo ha detto, perchรฉ Giuseppe non le ha creduto?

A queste domande qualcuno risponde: Maria deve aver detto al suo sposo che il figlio che aspettava veniva da Dio; non avrebbe avuto alcun motivo di mantenere il segreto su un fatto che egli era in diritto di sapere. Il dubbio di Giuseppe allora non verterebbe sulla fedeltร  o infedeltร  della sposa, ma sul suo ruolo in questo avvenimento straordinario. Come avrebbe potuto dare il nome a un figlio non suo? Non sarebbe stata unโ€™intromissione indebita nel progetto di Dio? Non sapendo come comportarsi, aveva pensato di tirarsi in disparte e attendere che Dio gli facesse conoscere la sua volontร .

Mentre egli andava meditando queste cose, il Signore gli rivelรฒ il suo progetto e la missione alla quale lo chiamava: doveva dare il nome a Gesรน; cosรฌ il figlio di Maria sarebbe entrato di diritto nella sua famiglia, sarebbe divenuto discendente di Davide โ€œsecondo la carneโ€, come ha detto Paolo nella seconda lettura.

Questa spiegazione รจ interessante e contiene elementi sicuramente accettabili โ€“ come, per esempio, il fatto che Giuseppe sia chiamato โ€œgiustoโ€, perchรฉ aveva deciso di farsi da parte per non frapporre ostacoli al piano di Dio che non riusciva a capire โ€“ ma ha il limite di essere una supposizione alla quale il testo evangelico dร  solo un fragile fondamento.

รˆ meglio non tentare di trovare nel vangelo risposte a interrogativi, che noi legittimamente ci poniamo, ma che a Matteo non interessavano.

Egli non era preoccupato di darci informazioni o di soddisfare le nostre curiositร . Lโ€™unica cosa che gli premeva era che ci rendessimo conto cheย il figlio di Maria era lโ€™erede del trono di Davide,ย promesso dai profeti.

La conclusione del racconto รจ solenne. Tutto il brano sembra sia stato scritto per dimostrare lโ€™adempimento di ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: โ€œEcco, la vergine concepirร  e partorirร  un figlio che sarร  chiamato Emmanuele, che significa Dio con noiโ€ (vv. 22-23).

Abbiamo giร  visto qual era il significato letterale di questa profezia: lโ€™annuncio della nascita del figlio di Acaz, Ezechia. Egli fu realmente un โ€œEmmanueleโ€, cioรจ un segno che Dio proteggeva il suo popolo e la dinastia di Davide, ma non rispose a tutte le attese che erano state riposte in lui e nemmeno realizzรฒ le promesse di felicitร , di benessere e di pace descritte da Isaia. Non fu โ€œun prodigio di consigliere, un guerriero invincibile, un padre per sempre, un principe della paceโ€ฆโ€ (Is 9,5-6).

Ecco cosa intende dire Matteo: รจ Gesรน colui che ha adempiuto queste profezie, รจ lui il figlio della vergine annunciato dal profeta. Egli รจ realmente lโ€™โ€œEmmanueleโ€ il โ€œDio con noiโ€. A lui sarร  dato un regno eterno e in lui si compiranno tutte le speranze di Israele.

Siamo allโ€™inizio del vangelo di Matteo. Il tema dellโ€™โ€œEmmanueleโ€ torna anche alla fine del libro. Nellโ€™ultimo capitolo si dice che, dopo la risurrezione, Gesรน si manifestรฒ ai suoi discepoli sul monte della Galilea, li inviรฒ nel mondo intero a far discepole tutte le nazioni e aggiunse: โ€œEcco, io sono con voi (โ€ฆEcco io sono lโ€™โ€œEmmanueleโ€) tutti i giorni fino alla fine del mondoโ€ (Mt 28,20). Il richiamo al โ€œDio con noiโ€ apre e chiude tutta lโ€™opera di Matteo perchรฉ โ€“ ci dice lโ€™evangelista โ€“ in Gesรน, Dio si รจ messo, e rimane per sempre, a fianco dellโ€™uomo.

In questa conclusione del brano ritornaย il tema della โ€œvergineโ€. Abbiamo giร  spiegato il significato del concepimento verginale di Maria. Vogliamo ricordare altre implicazioni bibliche di questo termine.

Per noi โ€œvergineโ€ significa โ€œammirevole, degna di stimaโ€. Nella Bibbia invece ha un diverso significato. La verginitร  di una donna era apprezzata prima del matrimonio, ma colei che rimaneva vergine per tutta la vita mostrava solo lโ€™incapacitร  di attirare su di sรฉ lo sguardo di un uomo. Degna di lode in Israele era la donna sposata che aveva figli; la vergine era considerata un albero senza frutti, meritevole di commiserazione (Is 56,3-6).

Questo termine ricorre spesso nella Bibbia, in senso figurato, per indicare una condizione spregevole. Lโ€™espressioneย vergine Sionย non vuol dire: โ€œGerusalemme pura, immacolata, senza macchiaโ€, ma โ€œpovera, disprezzata, priva di vitaโ€ (Ger 31,4; 14,13). La terra dโ€™Israele annientata dagli assiri รจ paragonata da Amos alla vergine che non ha potuto realizzare il suo sogno di essere madre: โ€œ รˆ caduta, non si alzerร  piรน,ย la vergine dโ€™Israele; รจ stesa al suolo, nessuno la fa rialzareโ€ (Am 5,2). Anche Babilonia, la sanguinaria, viene maledetta dal profeta: โ€œSarai ridotta in polvere,ย vergineย Babiloniaโ€ (Is 47,1).

E Maria?โ€ฆ Parla di sรฉ come se fosse la โ€œvergine Sionโ€, disprezzata e senza valore (โ€œโ€ฆha guardato la bassezza, la povertร  della sua servaโ€) e riconosce che tutto quanto รจ avvenuto in lei รจ opera del โ€œPotenteโ€ che ha fatto in lei grandi cose (Lc 1,48-49).

Maria vergine รจ la prova della grandezza e della forza dellโ€™amore di Dio, il solo che dallโ€™utero sterile sa trarre la vita.

Quando celebriamo la โ€œverginitร โ€ di Maria, ci rallegriamo perchรฉ verifichiamo in lei ciรฒ che il Signore sa fare con i โ€œverginiโ€, con chi non ha valore, con chi puรฒ presentargli solo la propria indigenza e la propria semplicitร . Da Maria il Signore ha tratto un capolavoro. Un artista come lui sa fare solo capolavori, indipendentemente dalla pochezza e dalla povertร  del materiale che ha a disposizione. Ogni uomo รจ destinato a divenire un suo capolavoro.

In questo tempo di Avvento, Maria vergine invita a contemplare ciรฒ che il Signore ha compiuto in lei e a credere nella vittoria della vita, anche dove si vedono solo segni di morte.

Il termineย vergineย nella Bibbia assume anche un altro significato metaforico: indica la persona che ama con cuore indiviso.

Lโ€™infedeltร  di Israele รจ paragonata a una prostituzione (Ger 5,7); la sua contaminazione con gli idoli รจ considerata un adulterio, una divisione del cuore fra il Signore, lโ€™unico sposo, e gli idoli delle nazioni, i suoi amanti (Os 2).

La verginitร  รจ il simbolo dellโ€™amore totale per il Signore.

รˆ in questo senso che Paolo impiega il termine quando scrive ai corinti: โ€œIo provo per voi una specie di gelosia divina, avendoviย promessi a un unico sposo, per presentarviย quale vergine castaย a Cristoโ€ (2 Cor 11,2).

Maria ha certamente realizzato alla perfezione anche questoย ideale di verginitร .

รˆ, per ogni cristiano, il modello sommo di amore totale e indiviso a Dio.

AUTORE: p. Fernando Armellini

FONTE: per gentile concessione di Settimana News