Sei tu colui che deve venire?
Avvicinandoci al Natale, la parola di Dio nutre la nostra speranza facendoci vedere la condizione verso cui andiamo e nello stesso tempo lo stile di vita dellโattesa della realizzazione della grande speranza: il ritorno del Signore Nostro Gesรน Cristo.
Giovanni chiede unโintervista a Gesรน, tramite, i suoi inviati per sapere se รจ Lui โColui che deve venire o se devono aspettare un altroโ. La risposta di Gesรน รจ la descrizione di quella che sarร la realizzazione finale dellโumanitร dopo il suo ritorno: non ci saranno piรน sofferenze di nessun genere, non ci saranno ciechi, storpi, sordi, malati e morti. Descrive esattamente la condizione dellโumanitร dopo la sua venuta.
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Gesรน stava giร offrendo ai suoi seguaci dei segni di come sarร la condizione finale, anche se con una differenza sostanziale: i morti che venivano fatti risorgere da Gesรน sarebbero di nuovo morti, mentre dopo la resurrezione finale la morte sarร vinta per sempre. Le malattie da cui guariva sarebbero tornate, mentre alla fine non esisterร piรน la sofferenza del corpo ormai glorificato, come quello del Risorto. Mentre per i contemporanei del Signore quello che Gesรน faceva era offerto come un segno della sua identitร , per noi รจ unโindicazione dellโoggetto della nostra speranza: unโumanitร nuova.
Mentre Giovanni chiede a Gesรน la sua identitร , Gesรน descrive quella di Giovanni: un profeta, e ce lo offre come esempio, dโaltra parte โtra i nati di donna non รจ sorto uno piรน grande di Giovanni il Battistaโ. Il Battista รจ una delle figure che, insieme a Isaia e alla Madonna, ci รจ stata proposta come modello dellโattesa, maestro dellโAvvento. ร colui che indicherร ai suoi discepoli il Messia, con un nome che gli si imprimerร per sempre nel cuore: โlโAgnello di Dioโ. ร lโuomo rapito completamente dalla sua missione di battistrada di Cristo; non รจ una canna sbattuta dal vento, non abita nei palazzi dei re e neppure indossa vesti sontuose.
Al contrario, egli desidera sparire dopo aver annunciato โColui che deve venireโ. Si dichiara โamico dello Sposoโ che รจ presente e lo ascolta. Esulta di gioia alla voce dello Sposo, ha il cuore pieno di gioia e desidera soltanto che lo Sposo cresca per lasciargli il posto. Dopo aver svolto il suo ruolo, aver indicato ai suoi seguaci Colui che dovevano seguire, denuncia il male dei regnanti e per amore della veritร viene ucciso per il capriccio di una concubina del re. Sembra una squallida fine per โil piรน grande dei nati di donnaโ; รจ stato il modo per sparire e, con la corona del martirio, entrare nel Regno di cui era stato profeta.
Guardare a Gesรน come oggetto della nostra Speranza e imitare Giovanni come profeti nel mondo, รจ il messaggio e lโimpegno per questa terza tappa di preparazione al Natale del Signore.
Abituato a vedere Giovanni nelle stupende sculture di Firenze, di cui รจ patrono, mi ha particolarmente colpito la sua immagine nel portale del Duomo di Chartres: il giovane Giovanni, non col volto furente, ma dolcissimo che contempla lโAgnello di Dio: Giovanni contemplativo.
Il cristiano deve essere come Giovanni, un precursore di Cristo nel mondo. Lo sarร se contemplativo, un mistico. Uno che dopo averlo cercato lo ha trovato e ha sperimentato la sua presenza. Il teologo Karl Ranher dice che i cristiani di domani o saranno dei mistici o non saranno, e credo che abbia proprio ragione, perchรฉ si puรฒ annunciare solo ciรฒ che si รจ sperimentato, solo cosรฌ si รจ profeti. Perchรฉ il profeta sia credibile deve esprimere che Cristo รจ lโunico interesse e lโunica passione della sua vita, amare Gesรน piรน di se stesso e desiderare che soltanto Lui cresca. ร questa la proposta che Giovanni offre alla Chiesa di sempre e a ciascun cristiano in particolare: non รจ semplice mettere sempre Dio al primo posto e desiderare che soltanto Lui cresca. Potrebbe addirittura capitare di servirsi di Cristo per crescere noi, oppure, come, mi diceva qualcuno, scegliere โgli ultimiโ per essere i primi.
La purezza e la libertร assoluta di Giovanni si staglia davanti a noi come un gigante irraggiungibile. Se lo scoraggiamento ci assale offriamo al Signore almeno il desiderio di liberarci da noi stessi perchรฉ โLui cresca e io diminuiscaโ.
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