Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 6 Novembre 2022

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Gesรน introduce il tema dellโ€™โ€œuomo nuovoโ€

Questa domenica incontriamo i sadducei che pongono lโ€™ennesima domanda capziosa a Gesรน. A differenza dei farisei si incontrano di rado nei vangeli, ma rispetto a loro sono piรน potenti e collegati alla classe sacerdotale e nobiliare di Gerusalemme. Non coltivavano speranze messianiche di un liberatore dal giogo romano e si mostravano molto asciutti su argomenti religiosi piรน โ€œprogressistiโ€ โ€“ come la resurrezione โ€“ che ritenevano poco credibili: erano dei โ€œpositivistiโ€ย ante litteram.

Il trabocchetto che tendono a Gesรน รจ relativo proprio alla resurrezione in quanto la vedova dei sette mariti, che citano nella domanda, risorgendo si ritroverebbe in un bel guaio; nella richiesta รจ evidente il tentativo di ridicolizzare la dottrina della resurrezione. Gesรน invece risponde: ยซQuelli che sono giudicati degni della vita futura e della resurrezione dai morti, non prendono moglie nรฉ maritoยป (Lc 20,35), e ciรฒ mette in discussione la realtร  del matrimonio dopo la morte.

Gesรน introduce il tema meraviglioso e importantissimo dellโ€™โ€œuomo nuovoโ€, appartenente a una vita diversa dalle categorie terrestri, dando unโ€™altra origine e nuova luce allโ€™esistenza e a tutti questi problemi.

La parola chiave della risposta di Gesรน รจ ยซdegnoยป, ossia giudicati meritevoli della vita dellโ€™altro mondo.ย  La dignitร  non indica una promozione in gradi, ma racconta dellโ€™essere capaci di fare cose nuove rispetto allโ€™uomo vecchio, il quale รจ quasi sempre incatenato dalle conquiste affettive, quasi costretto a โ€œprendere moglieโ€, metafora della necessitร  umana di ricevere un appagamento affettivo. Nella vita nuova esso avverrร  totalmente in Dio: come Cristo sposa la Chiesa, lโ€™anima dellโ€™uomo diventa sposa di Dio, entrando nella vita eterna in cui non si puรฒ piรน morire; intendendo per morte la separazione da Dio.

In un altro testo Luca scrive che i figli di questo mondo mettono mano allโ€™aratro e poi si volgono indietro (cfr Lc 9,62) guardando al passato: hanno conti in sospeso, cose che bisogna pagare e compensare. Invece per i figli che sono nati dal cielo, per coloro che sono rinati dallโ€™alto โ€“ i โ€œdegni della resurrezioneโ€ โ€“ le cose vecchie sono passate e ne nascono di nuove, perchรฉ considerano il passato come qualcosa da mettere nelle mani di Dio. Non stanno a chiedere a chiunque il dazio per ciรฒ che รจ mancato loro nella vita.

ยซColoro che hanno moglie vivano come se non lโ€™avesseroยป (1 Cor 7,29), scrive san Paolo. Quando un uomo sposato non avrร  piรน moglie? Quando la perderร . Quando si vive per il cielo si pensa al cielo e si decongestiona lโ€™assolutismo del presente, iniziando a pensare che tante delle cose possedute un giorno andranno perse: non si avrร  piรน moglie/marito o cose a cui attaccarsi. E se da una parte si prendono le distanze, dallโ€™altra si impara ad amare perchรฉ finalmente se ne capisce lโ€™importanza e la profonditร .

รˆ vivere avendo relazioni โ€œcelestiโ€: cosรฌ si รจ mariti, mogli, figli e fratelli sul serio, sapendo che di tutto ciรฒ che diciamo e facciamo renderemo conto a Dio; allora sarร  diversa lโ€™importanza che diamo alle tensioni di questo mondo. Il vangelo รจ molto serio: Dio รจ dei vivi, delle cose che portano alla vita, non di quelle che hanno le gambe corte, finiscono presto, hanno poco futuro o non ne hanno affatto, come รจ la vita intesa dai sadducei.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli