La paura di cadere
Quando attraversiamo periodi di ansia, quando siamo davanti a situazioni complicate, da cui non sappiamo come uscire, siamo visitati da sogni in cui ci sentiamo precipitare in un abisso senza fine. ร la voragine dellโincertezza. ร la paura di cadere nel vuoto, da cui ci sembra impossibile risalire. Sono i momenti della vita in cui ci sentiamo irrimediabilmente persi.
Gerico รจ lโimmagine di questo abisso in cui tutti prima o poi abbiamo la sensazione di precipitare, perchรฉ non ci sentiamo mai del tutto allโaltezza delle situazioni che abbiamo davanti. Gerico, infatti, รจ la cittร sprofondata sotto il livello del mare, un luogo quindi che nel linguaggio biblico diventa metafora di quellโabisso in cui lโuomo sprofonda, ma dove continuamente il Signore scende per raggiungerci e tirarci fuori.ย Dio si ricordaย (probabile significato del nome di Zaccheo) anche di chi si sente irrimediabilmente perso.
ร possibile sperare?
Zaccheo ci viene presentato da Luca proprio come lโuomo senza speranza, colui che sembra non avere vie dโuscita. ร un pubblicano, ovvero un peccatore, considerato pubblicamente impuro a causa del suo lavoro di esattore delle tasse, che lo mette in contatto non solo con il denaro, ma con il denaro raccolto a nome dei pagani oppressori. Ovviamente, questa funzione sociale implicava anche un comportamento scorretto e deplorevole verso i proprio concittadini: i pubblicani approfittavano della loro condizione per sfruttare, rubare e commettere angherie. Eppure, nel capitolo precedente, persino per il pubblicano, recatosi al Tempio, cโera stata una possibilitร di perdono: se nโera andato giustificato. Ora, Luca avanza una domanda provocatoria: sebbene ci sia stato perdono per un pubblicano, ci potrร mai essere perdono persino per ilย capoย dei pubblicani? Zaccheo รจ definito infatti โcapo dei pubblicaniโ, quasi a voler evocare un ingigantirsi del peccato, un modo per rendere il suo peso enorme e incancellabile.
Voleva vedere
Eppure, per quanto possiamo essere irrimediabilmente persi, non scompare mai definitivamente dal cuore dellโuomo il desiderio di ritornare a vivere. In qualche modo, Zaccheo รจ cieco nel senso che non vede una via dโuscita alla sua situazione. Questa chiave di lettura ci รจ offerta anche dal fatto che, proprio allโingresso di Gerico, Gesรน aveva incontrato e guarito un cieco. La situazione di Zaccheo รจ simile, anchโegli รจ cieco. Essere cieco vuol dire anche vivere una profonda solitudine. Zaccheo si sente tagliato fuori dalle relazioni sociali. Con il suo comportamento, con le sue scelte, si รจ messo fuori dalle relazioni. Probabilmente non si sente nรฉ amato, nรฉ riconosciuto. Quella spinta che lo porta a cercare di vedere Gesรน nasce probabilmente da questo suo bisogno di incontrare qualcuno che lo guardi, qualcuno che si fermi e lo riconosca, qualcuno che lo aiuti a uscire dallโisolamento a cui si รจ condannato.
Quando ci sentiamo esclusi, disprezzati e giudicati puรฒ accadere di attribuire questi atteggiamenti perfino a Dio: ci sentiamo condannati e rifiutati anche da lui. Ma il libro della Sapienza ci ricorda in questa domenica che ยซDio non prova disgusto per nessuna delle cose che ha creatoยป (Sap 11,24). Anche qualora avessimo sbagliato, Egli ยซchiude gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimentoยป (Sap 11,23).
La realtร
Zaccheo ci insegna che anche quando abbiamo un grande desiderio che ci spinge, dobbiamo fare comunque i conti con la realtร , che talvolta ci impedisce di realizzare immediatamente quello che vogliamo. La realtร di Zaccheo รจ innanzitutto che รจ basso. Zaccheo deve fare i conti con la sua altezza. E forse questa allusione di Luca non รจ solo un riferimento fisico, ma probabilmente dice qualcosa della sua condizione umana. La realtร รจ rappresentata anche dalla folla che costituisce un ostacolo alla realizzazione del suo desiderio. Ci sono altri prima di lui, davanti a lui, altri che sono arrivati prima, altri che non hanno intenzione di fargli spazio. Davanti a questi ostacoli, Zaccheo avrebbe anche potuto ragionevolmente perdersi dโanimo, avrebbe potuto rinunciare al suo desiderio. Avrebbe persino avuto la possibilitร di autogiustificarsi. Non era del tutto colpa sua se non aveva potuto vedere Gesรน. La vita ci offre sempre una scusa per rinunciare ai nostri desideri.
Il desiderio e lโaudacia
Se il desiderio รจ autentico si trasforma perรฒ in audacia e trova delle strade originali e creative. Zaccheo sale su un albero, proprio come fanno i bambini. Si rende in qualche modo ridicolo. Si espone. E in effetti, se vogliamo realizzare i nostri desideri, non possiamo fare a meno di ritornare bambini, cioรจ di recuperare quella parte di noi piรน semplice, capace di guardare allโessenziale. I desideri si spengono quando vengono coperti di motivazioni cerebrali e di ragionamenti complessi.
Per ora, Zaccheo vuole solo vedere Gesรน. Non crede ancora che puรฒ anche essere visto. Zaccheo non si riconosce degno di ritrovarsi nello sguardo di Dio. Zaccheo si accontenta. Anche in questo caso, possiamo ritrovare la dinamica del nostro desiderio: non osiamo desiderare, ci accontentiamo. Ma prima del nostro desiderio, cโรจ il desiderio di Dio che ci viene incontro e ci spinge a compiere un passo in piรน: ยซDio porta a compimento ogni proposito di beneยป (2Ts 1,11) e in quel proposito cโรจ il desiderio di Dio per la nostra felicitร .
Il perdono gratuito
Zaccheo finalmente viene visto. Gesรน alza lo sguardo. Zaccheo non รจ piรน in basso. E in quello sguardo di Gesรน, Zaccheo non trova un rimprovero, come forse si aspettava e come la gente sperava. In quello sguardo trova accoglienza e perdono. Gesรน rimette Zaccheo dentro le relazioni. Gli chiede di essere accolto nella sua casa. Ora Zaccheo vede Gesรน e soprattutto รจ visto come uomo. Il perdono รจ giร avvenuto e in modo assolutamente gratuito: Dio รจ ยซlento allโira e grande nellโamoreยป (Sal 144,8).
Passi concreti
Proprio perchรฉ Zaccheo adesso vede chi รจ Gesรน, desidera imitarlo. Non si tratta di un prezzo da pagare. Zaccheo non era tenuto a nessuna restituzione perchรฉ non era stato colto in flagrante. Eppure sceglie liberamente non solo di restituire, ma decide di farlo mettendo insieme, in maniera originale, la legislazione romana relativa al furto e la prescrizione rabbinica per la penitenza. ร lโeccesso che dice la gratuitร del gesto.
Zaccheo non รจ dunque solo lโuomo del desiderio, ma รจ anche lโuomo dei passi concreti. E ancora una volta, per compiere questi passi, Zaccheo guarda la sua realtร . Parte da quello che sta vivendo in quel momento: per lui, la strada della conversione, non puรฒ non partire da quelle stesse persone di cui aveva abusato. ร lรฌ, nella sua situazione presente, che trova la via per riprendere il suo cammino per seguire Gesรน. Zaccheo si credeva perduto e invece รจ stato trovato!
Leggersi dentro
- Quali ostacoli ti sembra di intravvedere al tuo desiderio di seguire il Signore?
- Qual รจ il prossimo passo concreto che puoi fare per ritornare a seguire Gesรน?

Fonte



