Le letture di oggi, in particolare la prima ( Amos 6, 1. 4-7 ) ed il Vangelo, parlano di uomini โ ricchi e spensierati, che si considerano sicuri โ.
Cosa fanno questi uomini?
โ Indossano vestiti di porpora e si danno a lauti banchetti โ ( Vangelo ) o, distesi su letti di avorio e sdraiati sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla,…canterellano, bevono vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti piuโ raffinati โ. ( Amos )
Cosa non fanno questi uomini?
โ Non si preoccupano del povero Lazzaro, che stava alla porta, coperto di piaghe, desideroso di sfamarsi โ ( Vangelo ) e della โ rovina di Giuseppe โ ( Amos )
- Pubblicitร -
Sono tutti uomini che vivono centrati su sรฉ stessi, completamente indifferenti ( โ non si preoccupano โ ) a chi รจ intorno a loro.
Non hanno relazioni e, cosiโ facendo, creano una distanza, โ un abisso โ tra loro e gli altri.
Dimenticano una sola cosa: anche loro moriranno.
Il Vangelo lo sottolinea bene dicendo: โ un giorno il povero moriโ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Moriโ anche il ricco e fu sepolto โ.
La morte, come diceva il grande Totรฒ in una sua famosissima poesia, รจ una โ livella โ.
Ricchi e poveri, potenti e deboli, sono โ livellati โ da questa realtร , che li pone tutti sullo stesso piano.
Eโ un fatto noto ma sembra che sia i personaggi delle letture sia tanti di noiโฆ.lo ignorino.
Si vive come se fosse โ per sempre โ e si spende il breve tempo che ci รจ stato concesso su questa terra per โ accumulare โ tesori che ci saranno tolti senza preoccuparsi di โ accumulare โ quei tesori che consentiranno di vivere in pienezza la vera Vita, quella Eterna.
Si baratta lโEternitร per un โ pugno di anni โ che ci รจ stato dato da vivere su questa terra!!!
A cosa porta questa follia?
A โ sprecare โ il tempo presente, che รจ lโunico che abbiamo per poter arrivare alla Salvezza.
Quando โ sorella morte โ bussa, allโora che non ci immaginiamo, รจ troppo tardi e si รจ creato ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย โ lโabisso โ.
Il ricco chiede ad Abramo di mandare Lazzaro ad intingere la punta del dito nellโacqua e a bagnargli la lingua perchรฉ โ soffre terribilmente le fiamme โ.
La risposta di Abramo รจ cioโ su cui invito tutti a meditare.
โ Figlio, ricordati che nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali; ma ora, in questo modo, lui รจ consolato, tu, invece, sei in mezzo ai tormenti. Per di piuโ tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso; coloro che di qui vogliono passare tra voi non possono nรฉ di liโ possono giungere fino a noi โ.
Il โ grande abisso โ di cui parla Abramo non รจ frutto della โ cattiveria di Dio โ ma รจ cioโ che si crea se si conduce una vita dissoluta senza preoccuparsi di chi cโรจ intorno a noi.
Preoccuparsi degli altri puoโ essere faticoso, richiede impegno, amore, ma รจ cioโ che crea relazione con loro e, attraverso di loro, con Dio.
La relazione crea vicinanza, lโindifferenza lontananza.
Se quindi, ci dedichiamo a โ creare vicinanza โ, al momento della nostra morte troveremo anche noi, come Lazzaro, gli angeli che โ ci condurranno dal padre Abramo โ e ci introdurranno alla Vita Eterna, alla gioia vera.
Viceversa, se anche noi viviamo sdraiati e indifferenti, โ creiamo lontananza โ e, al momento della nostra morte, saremo sepolti, cioรจ messi sotto terra, dimenticati e non consolati.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.



