Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 25 Settembre 2022

511

Le letture di oggi, in particolare la prima ( Amos 6, 1. 4-7 ) ed il Vangelo, parlano di uomini โ€œ ricchi e spensierati, che si considerano sicuri โ€œ.

Cosa fanno questi uomini?

โ€œ Indossano vestiti di porpora e si danno a lauti banchetti โ€œ ( Vangelo ) o, distesi su letti di avorio e sdraiati sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla,…canterellano, bevono vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti piuโ€™ raffinati โ€œ. ( Amos )

Cosa non fanno questi uomini?

โ€œ Non si preoccupano del povero Lazzaro, che stava alla porta, coperto di piaghe, desideroso di sfamarsi โ€œ ( Vangelo ) e della โ€œ rovina di Giuseppe โ€œ ( Amos )

- Pubblicitร  -

Sono tutti uomini che vivono centrati su sรฉ stessi, completamente indifferenti ( โ€œ non si preoccupano โ€œ ) a chi รจ intorno a loro.

Non hanno relazioni e, cosiโ€™ facendo, creano una distanza, โ€œ un abisso โ€œ tra loro e gli altri.

Dimenticano una sola cosa: anche loro moriranno.

Il Vangelo lo sottolinea bene dicendo: โ€œ un giorno il povero moriโ€™ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Moriโ€™ anche il ricco e fu sepolto โ€œ.

La morte, come diceva il grande Totรฒ in una sua famosissima poesia, รจ una โ€œ livella โ€œ.

Ricchi e poveri, potenti e deboli, sono โ€œ livellati โ€œ da questa realtร , che li pone tutti sullo stesso piano.

Eโ€™ un fatto noto ma sembra che sia i personaggi delle letture sia tanti di noiโ€ฆ.lo ignorino.

Si vive come se fosse โ€œ per sempre โ€œ e si spende il breve tempo che ci รจ stato concesso su questa terra per โ€œ accumulare โ€œ tesori che ci saranno tolti senza preoccuparsi di โ€œ accumulare โ€œ quei tesori che consentiranno di vivere in pienezza la vera Vita, quella Eterna.

Si baratta lโ€™Eternitร  per un โ€œ pugno di anni โ€œ che ci รจ stato dato da vivere su questa terra!!!

A cosa porta questa follia?

A โ€œ sprecare โ€œ il tempo presente, che รจ lโ€™unico che abbiamo per poter arrivare alla Salvezza.

Quando โ€œ sorella morte โ€œ bussa, allโ€™ora che non ci immaginiamo, รจ troppo tardi e si รจ creato ย  ย  ย  ย  ย  ย  ย  ย  ย  ย  โ€œ lโ€™abisso โ€œ.

Il ricco chiede ad Abramo di mandare Lazzaro ad intingere la punta del dito nellโ€™acqua e a bagnargli la lingua perchรฉ โ€œ soffre terribilmente le fiamme โ€œ.

La risposta di Abramo รจ cioโ€™ su cui invito tutti a meditare.

โ€œ Figlio, ricordati che nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali; ma ora, in questo modo, lui รจ consolato, tu, invece, sei in mezzo ai tormenti. Per di piuโ€™ tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso; coloro che di qui vogliono passare tra voi non possono nรฉ di liโ€™ possono giungere fino a noi โ€œ.

Il โ€œ grande abisso โ€œ di cui parla Abramo non รจ frutto della โ€œ cattiveria di Dio โ€œ ma รจ cioโ€™ che si crea se si conduce una vita dissoluta senza preoccuparsi di chi cโ€™รจ intorno a noi.

Preoccuparsi degli altri puoโ€™ essere faticoso, richiede impegno, amore, ma รจ cioโ€™ che crea relazione con loro e, attraverso di loro, con Dio.

La relazione crea vicinanza, lโ€™indifferenza lontananza.

Se quindi, ci dedichiamo a โ€œ creare vicinanza โ€œ, al momento della nostra morte troveremo anche noi, come Lazzaro, gli angeli che โ€œ ci condurranno dal padre Abramo โ€œ e ci introdurranno alla Vita Eterna, alla gioia vera.

Viceversa, se anche noi viviamo sdraiati e indifferenti, โ€œ creiamo lontananza โ€œ e, al momento della nostra morte, saremo sepolti, cioรจ messi sotto terra, dimenticati e non consolati.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.