Leggere le lacrime
Soltanto il Vangelo di Luca riporta lโepisodio della resurrezione del figlio della vedova di Nain. ร un racconto sobrio, scarno, in cui tutto รจ ridotto allโessenziale, ma รจ introdotto da unโespressione solenne che vuole richiamare lโattenzione degli ascoltatori o dei lettori di questo testo: โE avvenne che โฆโ (cf. v. 11). Gesรน รจ in cammino; lo accompagnano i discepoli e una grande folla; รจ un corteo di povera gente che ha riposto la sua fiducia in Gesรน, che in lui trova vita. Questo corteo si imbatte in un corteo funebre, un corteo di altra povera gente nel dolore, che accompagna una donna, moglie di un marito morto, madre di un figlio unico morto. Questa donna resta anonima, rappresenta tutti i poveri, tutti quelli che sono segnati dalla sofferenza, dal lutto. I due cortei, quello della vita e quello della morte, si incrociano;ย Gesรน si ferma, non passa oltre come il levita e il sacerdote della parabola del buon samaritano (cf. Lc 10,31-32). Si ferma perchรฉย lโha vista, perchรฉ ha letto il suo dolore, perchรฉ รจ il sommo sacerdote misericordioso e degno di fede che sa compatire le nostre infermitร (cf. Eb 2,17; 4,15). La donna non chiede niente, non dice una parola, le resta soltanto il linguaggio del pianto.ย Gesรน vede queste lacrime, sente su di sรฉ la sofferenza di questa donna, ed รจ mosso a compassione, rivela la compassione di Dio. โIl Signore รจ misericordioso e compassionevole โฆ comโรจ tenero il padre con i figli con chi lo teme รจ tenero il Signoreโ (Sal 103,8.13). โNon piangereโ (v. 13), giร ora si realizza quello che accadrร alla fine dei tempi: โNon avranno piรน fame nรฉ avranno piรน sete, non li colpirร il sole nรฉ arsura alcuna, perchรฉ lโAgnello, che sta in mezzo al trono, sarร il loro pastore e li guiderร alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherร ogni lacrima dai loro occhiโ (Ap 7,16-17). Il figlio รจ richiamato dalla morte e restituito alla madre. La gente riconosce il segno profetico, la visita di Dio e sembra riprendere il cantico di Zaccaria: โBenedetto il Signore, Dio di Israele, perchรฉ ha visitato e redento il suo popolo โฆ Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterร un sole che sorge dallโaltoโ (Lc 1,68.78).
Ma noi non vediamo ancora i nostri morti restituiti alla vita e raramente accade che qualcuno sappia leggere le nostre lacrime e ci aiuti a non piangere. Il cristianesimo non aggira โil tragicoโ dellโesistenza, la sofferenza, la malattia, la morte. Non abbiamo scorciatoie, vie privilegiate. Maย il Dio amante della vita (cf. Sap 11,26) ha posto nel cuore dei suoi figli una dolce speranza (cf. Sap 12,19). Il corteo della vita e della morte si incrociano attorno alla bara di un figlio unigenito richiamato alla vita: quale immagine piรน chiara della chiesa, della comunitร cristiana radunata attorno a un Figlio unigenito, messo a morte dalla malvagitร degli uomini e richiamato alla vita dal Padre? Al cuore della nostra fede, al cuore della chiesa vi รจ il Signore Gesรน crocifisso e risorto dai morti. Guardando a lui, facendo nostri i suoi sentimenti (cf. Fil 2,5), possiamo ravvivare la speranza e lasciarciย muovere a compassione dal dolore di chi incontriamo lungo il cammino ed asciugare le lacrime di chi รจ nel pianto.
sorella Lisa
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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