Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 5 Settembre 2022

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รˆ davvero singolare il rapporto di Gesรน con il sabato. Un giorno di festa per il mondo ebraico, ma vissuto talvolta come un riposo che rischia di trasformarsi in totale passivitร  e indifferenza. Forse per coloro che pensano di non avere alcun problema, fisico o mentale, potrebbe risultare facile vivere la festa in tal modo. La faccenda si complica quando un limite fisico ti costringe inevitabilmente a misurarti con lโ€™imperfezione. In questo caso un vincolo particolarmente antipatico poichรฉ a non funzionare in teoria รจ โ€œsoloโ€ una mano: spesso, tuttavia, sono proprio i piccoli limiti a causare i piรน grandi fallimenti.

Luca ci racconta che la prima azione che Gesรน compie รจ quella di insegnare. In base alla reazione dei presenti non sembrerebbe aver avuto molto successo. Una dinamica simile a quella che si presenta ai giorni nostri: la domenica andiamo a Messa, ascoltiamo la Parola, partecipiamo piรน o meno consapevolmente allโ€™Eucaristia, ma qualche volta niente cambia dentro di noi. La passivitร  dellโ€™assemblea risulta piรน sconvolgente perfino della malignitร  degli scribi e dei farisei. Loro almeno un obiettivo ce lโ€™hannoโ€ฆ

Gesรน prova fino in fondo a scaldare i cuori di quelle persone: mette al centro il problema perchรฉ tutti possano prenderne coscienza. Guarda tutti coloro che sono intorno a lui. รˆ unโ€™immagine fortissimaโ€ฆsarร  stato uno sguardo di rimprovero? di delusione? di misericordia? Di sicuro lo sguardo dโ€™amore quel giorno fu rivolto a colui che ne aveva piรน bisogno.

Fabrizio Barbieri

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato