don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 7 Agosto 2022

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Continua il nostro cammino cercando di tenere fisso il nostro volto sul santo Volto di Gesรน (XIII domenica, 26 giugno), unย  cammino che in fondo รจ una palestra di vita, dove veniamo allenati alle cose del cielo. Due domeniche fa lโ€™attenzione era sullโ€™imparare a guardare a Dio riconoscendolo come โ€œPadre nostroโ€, mentre domenica scorsa cโ€™รจ statoย  ricordato quanto sia importante costruire la vita non tanto sui beni terreni โ€“ lโ€™ereditร  โ€“ quanto su ciรฒ che veramenteย  conta, su ciรฒ che veramente ci รจ necessario: Dio (XVI domenica, 17 luglio Marta e Maria).

Con questo esercizio educativo siamoย  aiutati a mettere ordine nella nostra vita interiore, a comprendere che determinate โ€œnecessitร โ€ o โ€œaffanniโ€ nascondono solo la pretesa di sapere giร  cosa serva, mentre รจ Maria ad โ€œAver scelto la parte migliore che non le sarร  toltaโ€.ย  Oggi siamo invitati a vivere la vita โ€œin prontezzaโ€ per andare incontro a Colui che viene, a Colui verso il quale stiamoย  muovendo i nostri passi. Eโ€™ un atteggiamento, segnala la I lettura tratta dal libro della Sapienza, che ricorda il mo mento in cui Dio invitรฒ il popolo a prepararsi ad uscire con le vesti cinte e i sandali ai piedi (cfr Es 12): โ€œLa notte dellaย  liberazione โ€“ scrive lโ€™Autore della Sapienza โ€“ fu preannunciata ai nostri padri, perchรฉ avessero coraggioโ€ฆโ€. Questa รจย  la chiave di lettura che la I lettura ci offre per comprendere il vangelo.ย 

Il testo del Vangelo di oggi รจ lungo, quindi mi soffermerรฒ solo su alcuni passaggi.ย ย 

Gesรน ci mette in guardia, ci preannuncia che รจ giunto il momento di partire, di uscire dalla schiavitรนย  dellโ€™egoismo e andare verso la terra promessa della libertร : โ€œNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre รจ piaciuto dare a voi il Regnoโ€ (v 32). Come emerge dalle prime parole del vangelo, questo invito non รจ rivolto a chissร ย  quale potenza, ma al โ€œpiccolo greggeโ€, un tempo il popolo dโ€™Israele, oggi ciascuno di noi. Una scelta che non nasceย  da strategie cervellotiche, ma โ€“ ricorda il libro del Deuteronomio โ€“ โ€œIl Signore si รจ legato a voi e vi ha scelti, nonย  perchรฉ siete piรน numerosi di tutti gli altri popoli โ€“ siete infatti il piรน piccolo di tutti i popoli โ€“ ma perchรฉ il Signoreย  vi amaโ€ (Dt 7,7-8). Questo โ€œpiccolo greggeโ€ รจ la mia e nostra identitร . Siamo tutti noi, scelti non per i risultati delleย  nostre imprese, ma perchรฉ amati da Colui che รจ nostra Guida e nostro Pastore. La forza di questo โ€œpiccolo greggeโ€ย  sta nel fatto di essere amati da Dio, Padre nostro (dicevamo due domeniche fa), tanto che la liturgia ci farร  rispondere conย  le parole del salmo: โ€œBeato il popolo scelto dal Signoreโ€. รˆ questa chiamata, questo amore che sta a fondamentoย  del coraggio del โ€œpiccolo greggeโ€, ossia di ciascuno di noi. Questa certezza รจ lโ€™unica garanzia per agire con libertร ,ย  sapendo divenire servi in-utili (cfr Lc 17,10), ossia servi che fanno le cose unicamente per il Padre del cielo, senzaย  utilitร  propria.ย ย 

Un segno tangibile che viviamo per Dio e per Lui operiamo con libertร , aggiunge Gesรน, รจ il seguente: โ€œVendete ciรฒย  che possedetelo e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieliโ€ฆperchรฉ dovโ€™รจย  il tuo tesoro, lร  sarร  anche il tuo cuoreโ€ (vv. 33-34). Liberarsi dai beni per abbracciare con tutto se stessi il Beneย  sommo รจ garanzia di libertร , รจ prova che non viviamo confidando solo nelle nostre forze o abilitร . Questa รจ la riprova per capire se tutta la nostra vita รจ orientata a Dio โ€“ nostro tesoro โ€“ o ad altro; se il nostro tesoro รจ altro, ancheย  il nostro cuore e quindi la nostra vita si ritroverร  divisa e quindi debole: โ€œNon si puรฒ servire a due padroniโ€ฆโ€ (Mtย  6,24ss). Solo se il nostro cuore รจ attento, mira unicamente al Bene sommo che รจ Dio, allora saremo trovati prontiย  al momento opportuno: โ€œSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade acceseโ€ฆโ€ (v 35). Come accennavamo prima, sono le stesse parole che Dio ha rivolto al popolo dโ€™Israele per prepararlo ad uscire dalla schiavitรนย  dellโ€™Egitto (cfr Es 12). Ma la beatitudine sta in altro: โ€œBeati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancoraย  svegliโ€ (v. 37). La finalitร  di questo โ€œcomandoโ€, di questo invito รจ una beatitudine. Ritorna il concetto espresso nel salmo: โ€œBeato il popolo scelto dal Signoreโ€ฆbeata la nazione che ha scelto il Signore come Dioโ€. Ecco perchรฉ siamoย  invitati, per la seconda domenica consecutiva, a stare attenti a non lasciarci ingannare dai beni della terra: questiย  sono utili per il fine che dobbiamo perseguire, ossia giungere al Sommo bene che รจ Dio, Padre nostro (/due domeniche fa). A volte si rischia di confondere il bene passeggero come il Bene che nel profondo cerchiamo. ma non รจย  cosรฌ. รˆ come se fossimo impegnati nel salire una montagna per raggiungere una vetta e invece ci fermassimo alla prima panchina di fronte a un bel panorama. Quella panchina รจ utile per riprendere fiato, il panorama รจ bello perย  rincuorarsi e ritemprarsi interiormenteโ€ฆ ma รจ solo una sosta per poter poi proseguire verso la cima. Cosรฌ รจ la vita,ย  cosรฌ รจ la proposta di Gesรน: i beni sono utili nella misura in cui restano mezzi utili per raggiungere il fine, che รจ andareย  incontro al Padre che viene: โ€œSe il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinareย  la casa. Anche voi tenetevi pronti, perchรฉ allโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoโ€ (vv. 39-40).ย ย 

Per spiegare questo concetto, il vangelo prosegue con una parabola attraverso la quale Gesรน vuole rispondere allaย  domanda dei suoi discepoli: โ€œMa queste cose le dici per noi o anche per tutti?โ€ (v. 41). Nel narrare dellโ€™amministratore infedele che abusa dei beni che gli sono stati affidati, Gesรน vuole farci capire che tutto ciรฒ che abbiamoย  ricevuto รจ โ€œdonoโ€ e nulla รจ nostro. La vita, le qualitร  che ciascuno ha, gli amici, il tempoโ€ฆ tutto รจ dono e chiede diย  essere vissuto con un atteggiamento di vigilanza, di attenzione senza lasciarci ubriacare dalle cose del mondo,ย  come ci era stato ricordato domenica scorsa nellโ€™esperienza dellโ€™uomo stolto che pensava di avere la garanzia diย  una vita bella solo perchรฉ ricca di beni (Lc 12,21-31, domenica scorsa). Ma solo beni terreni!ย ย 

Nel vangelo odierno, invece, vi viene detto che la ricchezza piรน grande รจ il โ€œdonoโ€ ricevuto da Dio: โ€œal Padre vostroย  รจ piaciuto dare a voi il Regnoโ€. Dio, Padre nostro, รจ datore di vita e non farร  mancare nulla ai suoi amici. La ricchezza del Padre, inoltre, non si ferma ai beni terreni, ma รจ aperta al dopo: โ€œIl tesoro รจ sicuro nei cieli, dove ladroย  non arriva e tarlo non consumaโ€ (Lc 12,33), perchรฉ il tesoro piรน grande non รจ nei beni, ma nellโ€™essere figli di Dio,ย  Padre nostro, e nessuno potrร  mai strapparci dalla sua mano.ย ย 

Ma cโ€™รจ un terzo e ultimo tassello che merita attenzione: tale ricchezza diventa sempre piรน grande non se si accumula, ma se si condivide: โ€œVendete ciรฒ che possedeteโ€ฆโ€. Ognuno di noi ha delle ricchezze: soldi, possessi, maย  anche e soprattutto qualitร  personali, tempo, capacitร โ€ฆ Si รจ discepoli nella misura in cui riconosciamo che quantoย  siamo e abbiamo รจ โ€œdonoโ€ gratuito di Dio, Padre nostro. Questo significa smettere di porre noi stessi al centroย  della vita nostra e degli altri o di pensare di usare gli altri con la forza persuasiva dei beni che possediamo. Obiettivoย  di tutti รจ partecipare alla gioia del Padre e rendere gli altri partecipi di questa gioia (cfr Lc 15, parabola del figliolย  prodigo).

Questo chiede grande esercizio: perchรฉ a volte pensiamo che esserci liberati di un โ€œbeneโ€ sia sufficiente,ย  ma non ci accorgiamo che ci attacchiamo ad altri beni/tesori: puรฒ essere la nostra libertร , le nostre conquiste, laย  nostra tranquillitร , i nostri ragionamenti e convinzioniโ€ฆ perchรฉ โ€œLo spirito รจ pronto, ma la carne รจ deboleโ€ (Mcย  14,38). รˆ facile addormentarsi nel momento piรน duro, come fecero i discepoli nellโ€™orto del Getzemani (cfr Mcย  14,37ss). Ecco perchรฉ lโ€™invito a vigliare non si riduce a un solo atto, ma รจ un atteggiamento continuo che chiedeย  costante attenzione: โ€œIo sto alla porta e busso. Se uno apre io entrerรฒโ€ฆโ€ (cfr Ap 3,20).

La vigilanza cristiana รจ colti vare un sano e saggio discernimento, capacitร  di distinguere con sapiente maturitร  โ€œla parte miglioreโ€ (cfrย  Lcโ€ฆquattro domeniche fa, Maria ha scelto la parte migliore). Essere vigilanti vuol dire in fondo essere โ€œmemoriaโ€ย  grata di ciรฒ che si รจ e di quanto si ha ricevuto: solo una memoria grata del nostro passato ci aiuterร  a crescere. Nonย  si tratta solo di ricordare, ma finalmente capire che in ogni attimo, in ogni incontro corre il filo della Provvidenzaย  che dร  senso a tutto il cammino, anche quello piรน buio e contorto.ย ย 

Il cammino liturgico si sta cosรฌ rivelando come una palestra per imparare ad alimentare e condurre una vita bella,ย  buona, giusta. Una vita secondo il vangelo. Cosรฌ, se il peccato rischia spesso di rendere impuro il nostro sguardo, ilย  sacramento della riconciliazione รจ quel collirio che riporta purezza e veritร  allo sguardo del nostro cuore. Lโ€™Eucaristia รจ quel cibo che ci sostiene lungo il cammino; la comunitร  che si ritrova alla domenica รจ esperienza di fraternitร ,ย  per imparare a camminare insieme e uniti al pastore scelto per noi, sia esso il Papa, il Vescovo, il parroco. La liturgiaย  cosรฌ intesa รจ scuola di vita e garanzia di veritร .ย 

In questo quadro, vorrei allora riprendere due immagini, le โ€œvestiโ€ e le โ€œlampadeโ€. โ€œLe vesti strette ai fianchiโ€ ri chiamano lโ€™atteggiamento del pellegrino, pronto per mettersi in cammino. รˆ lโ€™atteggiamento di Abramo, che la scia la sua terra forte della promessa di Dio (cfr Gn 12); รจ lโ€™atteggiamento del popolo che si prepara ad uscire dallaย  terra di schiavitรน (cfr Es 12); e oggi devโ€™essere il nostro atteggiamento per evitare di mettere radici in comode eย  rassicuranti dimore, conquiste, risultati che alla fine rendono schiavi. E poi le lampade: รจ la luce della fede, che ciย  fa dire che Gesรน รจ il Dio-con-noi (รจ con noi, cammina con noi, รจ in mezzo a noi!). Eโ€™ la lampada della speranza, cheย  ci sostiene nel nostro pellegrinaggio terreno verso la Meta che ci attende: perchรฉ non stiamo camminando a caso,ย vagabondando, ma stiamo camminando verso il Signore che viene. รˆ la lampada della caritร , che ci spinge a con dividere con gli altri quanto abbiamo, perchรฉ siamo figli dello stesso Padre. รˆ la lampada della fraternitร , che ciย  ricorda che il cammino lo stiamo vivendo insieme, come popolo di Dio.ย 

Impariamo dai Santi, uomini e donne che hanno trovato nel Signore il loro tesoro. Pensiamo solo al concentra mento di feste di questi giorni: รจ interessante notare che nel momento piรน caldo dellโ€™estateโ€ฆ la liturgia ci riportiย  con i piedi per terra! Lโ€™8 agosto, san Domenico, che condivide il tesoro della sua sapienza istruendo la societร  delย  suo tempo; 9 agosto, Santa Benedetta della Croce, Edith Stein, la quale abbraccerร  il crocifisso riconoscendolo ilย  suo piรน grande tesoro; 10 agosto, san Lorenzo, che morirร  per il suo Signore Gesรน; 11 agosto, santa Chiara dโ€™Assisi,ย  la quale, attratta dalla vita evangelica di san Francesco, lascia tutto per abbracciare Madonna povertร ; 13 agosto,ย  padre Marco dโ€™Aviano, che scoprirร  nella misericordia di Dio il tesoro piรน importante per il quale spendere la vita;ย  14 agosto, san Massimiliano Kolbe, che donerร  la sua vita per riscattare quella di un padre di famiglia condannatoย  alla pena di morte. E per finire, il 15 agosto, la solennitร  della Vergine Maria, festa che ci permette di fissare loย  sguardo al cielo, lรฌ dovโ€™รจ la nostra Patria, meta del nostro pellegrinaggio di vita.

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Colletta anno C

O Dio, fedele alle tue promesse, che ti sei rivelato al nostro padre Abramo, donaci di vivere come pellegrini inย  questo mondo, affinchรฉ, vigilanti nellโ€™attesa, possiamo accogliere il tuo Figlio nellโ€™ora della sua venuta.ย ย 

Io rispondo cosรฌโ€ฆย 

Signore Gesรน,

mi sento

infinitamente piccolo,

fragile, inadeguato.

Confrontandomi perรฒ con la Tua Parola,

capisco che non mi hai scelto

per i risultati delle mie imprese,

ma per una Tua scelta dโ€™amore:

โ€œNon temere, piccolo greggeโ€ฆ

perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto

dare a voi il Regnoโ€.

Lieto e rinfrancato

nel sapere che in forza del Tuo amore

mi ritieni degno del Regno,

aiutami a coltivare

con impegno, gioia e passione

i doni che mi hai dato

per farmi trovare pronto,

con le mani colme dโ€™amore,

allโ€™Ora dellโ€™incontro con Te.

Il commento al Vangelo di domenica 7 Agosto 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.