I discepoli avevano chiesto a Gesรน: โSignore, insegnaci a pregare!โ (Lc 11,1): e Gesรน insegna loro una โpreghiera modelloโ, il โPadre nostroโ (Mt 6,9-13; Lc 11,1-4).ย
Se le invocazioni della prima parte del โPadre nostroโ sono soprattutto una lode per il progetto dโamore di Dio, oltre che un auspicio che tutti gli uomini lo accettino nella propria vita e rispondano nellโamore allโofferta dโamore di Dio, le istanze della seconda parte sono delle vere e proprie richieste.ย
La preghiera di domanda
Ma alla luce della rivelazione di Dio in Cristo, che senso ha la preghiera di domanda, se Dio รจ un Padre buono che a tutti provvede con un piano di infinita misericordia? Infatti Gesรน ci dice: โPregando, poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di essere ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediateโ (Mt 6,7-8). Dโaltra parte lo stesso Gesรน ci esorta: โChiedete e vi sarร dato, cercate e troverete, bussate e vi sarร aperto. Perchรฉ chi chiede ottiene, chi cerca trova, a chi bussa sarร apertoโ (Lc 11,9-10); e perciรฒ racconta la parabola dellโamico importuno, che ottiene esaudimento dallโaltro, giร a letto con i bambini, non โper amicizia, … ma per la sua insistenzaโ (Lc 11,5-8). Gesรน ci invita a โpregare sempre, senza stancarsiโ (Lc 18,1), e racconta a proposito la parabola del giudice disonesto che dร udienza alla vedova solo perchรฉ questa non smette di importunarlo (Lc 18,2-8).ย
Ma allora come conciliare lโinvito a non sprecare parole, perchรฉ il Padre sa giร tutto, con quello di pregare incessantemente? E poi: Dio ha bisogno di essere โstancatoโ dalle nostre preghiere per esaudirci? E ci esaudirร solo per la nostra cocciutaggine e non per amore? Anzi, รจ un โdisonestoโ (Lc 18,6), che ascolta solo chi lo stressa e non per giustizia? Con che criterio allora Dio esaudisce le nostre preghiere? Conta quindi la loro quantitร , se non addirittura le โraccomandazioniโ di questo o di quel Santo piรน โpotenteโ degli altri? Anche i rapporti con lโAltissimo viaggiano con la logica perversa delle relazioni umane, spesso improntate solo sulla petulanza quando non addirittura su bustarelle e tangenti?
Una preghiera del tempo irredento
Innanzitutto, mentre la preghiera di lode non cesserร mai, perchรฉ farร parte della nostra dimensione paradisiaca (Ap 5,9-10.13; 15,3-4; 9,1-3.6-8…), la supplica fa ancora parte del tempo irredento, nasce dallโuomo non ancora compiuto. ร lโuomo che รจ ancora sotto la minaccia delle tenebre, che ancora non riesce a scorgere il piano di Dio, che porta a lui le sue domande.ย
Un dialogo con il Papร
Questo รจ giร un fatto stupendo: Dio รจ colui che mi ascolta, รจ lโAmico con cui confidarmi, รจ il Papร buono a cui posso rivolgermi in ogni circostanza, certo di essere capito. Il nostro Dio non รจ colui che tace, ma รจ colui che per noi si รจ fatto Verbo, Parola incarnata (Gv 1,14), con cui posso avere dialogo. Posso sottoporre a lui ogni mio problema, ogni mia ansia, ogni mia angoscia, certo che saranno compresi nel suo Amore.ย
Richiediamo il nostro massimo bene?
Ma perchรฉ talora Dio non ci esaudisce? Una delle risposte che ci dร la Scrittura รจ che spesso ciรฒ che chiediamo non รจ il bene piรน grande per noi. Spesso la logica lungimirante di Dio รจ diversa dalla nostra (Is 55,8-9; Sap 3,1-8; 4,7-17). Solo Dio sa qual รจ il supremo bene per noi. E la nostra preghiera non cambia il suo parere, nonostante alcuni antropomorfismi dellโAntico Testamento, come in occasione dellโepisodio in cui Abramo parrebbe voler distogliere Dio dallโintenzione di distruggere Sodoma (Gn 18,18-32), o quando Mosรจ fa recedere Dio dal proposito di sopprimere il popolo idolatra (Es 32, 9-14): โIo sono il Signore, non cambioโ (Ml 3,6). Inoltre se Dio cambiasse idea per la nostra preghiera, o avrebbe pensato qualcosa di non bene per noi prima della nostra supplica, o avrebbe deciso qualcosa che non รจ il massimo bene per noi dopo la nostra invocazione: รจ ciรฒ รจ impossibile, perchรฉ lโAmore non puรฒ che volere il massimo bene per lโamato.ย
Spesso quindi non siamo esauditi perchรฉ non chiediamo a Dio โi beni per noi convenientiโ (Rm 8,26; Gc 4,2-6). La fede รจ proprio credere al suo Amore, che la sua volontร altro non รจ che il massimo bene per noi: โEgli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerร ogni cosa insieme con lui?โ (Rm 8,32).
Chiedere il โmiracoloโ?
Ma anche se Dio ha preparato per noi beni maggiori, ciรฒ spesso non basta a confortarci di fronte al mancato ottenimento di certe sacrosante richieste in ordine alla salute, alla vita, allโonesta prosperitร .ย
Dio non bara dicendo che la nostra finitudine creaturale รจ un bene: egli sa che essa รจ un male, e per questo si pone accanto a noi che soffriamo mandando a noi il suo stesso Figlio che, incarnandosi, morendo e risorgendo, vince per noi malattia e morte e ci fa partecipi della vita divina. Questa รจ la โvolontร di Dioโ (Gv 6,38-40.42; 10,17-18; 19,30; Mt 26,39; Eb 10,5-7…), il suo progetto creazionale per noi. Il credente puรฒ anche chiedere a Dio il โmiracoloโ, il suo intervento straordinario sul libero corso della natura e della storia: ma deve credere che il vero โmiracoloโ che Dio sempre opera per tutti รจ il dono del Figlio che ci fa risorgere con lui.
Pregare รจ chiedere: โNon sia fatta la mia, ma la tua volontร โ (Lc 22,42)
La vera preghiera del credente รจ allora di essere incorporato al mistero del Cristo Salvatore, di aderire cioรจ al progetto di Dio, alla sua โvolontร โ. Pregare รจ quindi chiedere a Dio lโaccettazione della sua volontร (Mt 6,10). Pregare รจ quindi chiedere a Dio la conversione, lโaccettazione del suo piano su di noi, lโobbedienza alla sua Parola.ย
Pregare รจ chiedere lo Spirito Santo
ร per questo che di fronte al brano di Matteo: โChi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darร una pietra? O se gli chiede un pesce darร una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre vostro che รจ nei cieli darร cose buone a quelli che gliele domandanoโ (Mt 7,9-11), Luca, che fa del suo Vangelo un piccolo trattato sulla preghiera, cambia, nel suo testo parallelo, โle cose buoneโ in โlo Spirito Santoโ: โil Padre vostro celeste darร lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedonoโ (Lc 11,11-13); la vera preghiera di domanda รจ richiedere lo Spirito Santoย che ci trasformi secondo il piano di Dio! Nella preghiera non chiedo a Dio di cambiare i suoi piani, chiedo che Dio mi cambi secondo i suoi piani! La vera preghiera รจ quindi sempre richiesta dello Spirito Santo perchรฉ ci plasmi, ci trasformi secondo il piano di Dio, realizzando in noi โi disegni di Dioโ (Rm 8,26-27).
Dio quindi sempre esaudisce la nostra preghiera (1 Gv 5,14-15) dandoci non questo o quel bene, ma il sommo bene, lo Spirito Santo, pienezza di ogni dono, che ci fa comprendere ed amare il mistero di Dio (Gv 14,26).ย
Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 24 luglio 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



