Nelle โistruzioni per lโusoโ dei discepoli che Gesรน dร nel vangelo di oggi, il punto di partenza รจ forse quello piรน decisivo: โE strada facendo, predicate che il regno dei cieli รจ vicinoโ. Il vero discepolo รจ innanzitutto un predicatore della vicinanza, della prossimitร , del โregno a portata di manoโ.
Questo รจ importante perchรฉ dovrebbe diventare strutturalmente la caratteristica di ogni atteggiamento cristiano. Il cristiano per definizione crea e predica vicinanza. Il male, attraverso il giudizio e lโaccusa crea distanza. La misericordia accorcia le distanze, dice la veritร ma allo stesso tempo, colma la distanza con lโamore. E cosa significa concretamente? Come si fa a colmare una distanza con lโamore? Attraverso โlโesserciโ.
La predicazione della prossimitร del regno di Dio la si puรฒ fare non con le parole ma con lโesserci nella vita delle persone. โGioire con chi gioisce, e soffrire con chi soffreโ. In questo senso un cristiano รจ autorizzato a dire la veritร solo se poi รจ disposto a mettersi in prima persona nelle cose che dice.
Posso dire parole di veritร a un carcerato se poi sono disposto a stare con loro, a condividere con loro ciรฒ che soffrono, a stare nella loro condizione di marginalitร . Posso dire qualcosa di veritร alla politica solo se poi sono disposto a mettermi in gioco, a entrare nei meccanismi che denuncio e a fare la differenza.
Posso dire parole di veritร a chi vive una condizione affettiva diversa solo se sono disposto a entrare davvero in amicizia e vicinanza alla loro situazione, ad ascoltare e sentirmi addosso una fatica, una domanda o unโaspettativa. Sarebbe troppo diabolico predicare una veritร senza caritร .
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Il demonio fa solitamente cosรฌ per creare distanze e giustificarle. La veritร nella caritร non consiste nel trovare il tono di voce piรน adatto per dire qualcosa di duro, ma nellโaccettare di farsi vicini, amici, compagni di viaggio, testimoni appunto. Si puรฒ dire la veritร proporzionalmente al tempo umano dedicato a chi ci si rivolge.



