Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 26 Giugno 2022

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In cammino

Si apre la seconda parte del Vangelo secondo Luca. Gesรน dalla Galilea si incammina, insieme con alcuni discepoli, verso Gerusalemme per la festa di Pasqua e per arrivarci sceglie di passare per la Samaria (avrebbe potuto scegliere di costeggiare il Giordano). Gesรน ยซprese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemmeยป, letteralmente โ€œindurรฌ il suo volto per camminare verso Gerusalemmeโ€, cioรจ, strinse i denti, perchรฉ, sapendo di poter andare incontro a una fine tragica, doveva anche lui sconfiggere la paura che lo assaliva.

Siamo a una svolta importante nel vangelo. Luca ovviamente non รจ interessato alla mappa stradale del Maestro, ma ricorda al lettore la Sua scelta libera di incamminarsi verso il luogo della veritร .

Gesรน invia avanti alcuni discepoli per preparare il pernottamento. Il cammino non inizia nel migliore dei modi: รจ rifiutato dai samaritani e incompreso dai discepoli che vogliono letteralmente incenerire i samaritani. Perchรฉ non lo accolgono? I Samaritani non accettavano di esercitare il culto a Gerusalemme, ma avevano elevato un santuario sul monte Garizim (che ai tempi di Gesรน era stato distrutto). Per questo motivo trattavano male i pellegrini che dalla Galilea andavano a Gerusalemme, prendendoli anche a sassate. Luca dร  una lettura teologica: il suo vangelo, lo sappiamo, รจ costruito come un lungo viaggio di Gesรน verso Gerusalemme quindi non accoglierlo significa rifiutare la sua essenza.

Amico lettore, Gesรน sarร  un uomo perennemente rifiutato. Lo รจ stato allโ€™inizio, ora e alla fine. Gesรน appare continuamente come un uomo che ha fallito. Incompreso dai familiari (lo credevano pazzo), dai capi religiosi (lo credevano figlio del diavolo), dalla gente, dai suoi stessi apostoli che sono fuggiti quando ha avuto bisogno di loro. Sai, a volte mi conforta sapere che anche Gesรน ha fallito, anche lui รจ stato rifiutato, anche lui ha dovuto cambiare le proprie strategie. Il fallimento fa parte della vita e anche il Figlio di Dio ne ha fatto esperienza.

Impetuosi
Giacomo e Giovanni fanno una pessima figura, non a caso sono chiamati โ€œi figli del tuonoโ€, per il loro carattere impetuoso. ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป. Neanche il minimo cenno di risposta da parte di Gesรน: troppo meschina la loro proposta: ยซSi voltรฒ e li rimproverรฒยป. Il vangelo tace sulle parole usate da Gesรน, ma รจ curioso che non sono i discepoli a calmare Lui, ma Lui a placare lโ€™ira dei suoi che non hanno inteso che la libertร  ha tempi e modi che vanno rispettati e compresi.

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Perรฒ, meno male che tra i dodici ci sono anche loro. Ricordano a me e a te che stai leggendo che non basta aver raggiunto le alte vette spirituali per essere al riparo da presunzioni ed errori, insomma non basta aver fatto una profonda esperienza di fede per non essere un fanatico della fede.

Giacomo e Giovanni perรฒ non vanno giudicati troppo facilmente: comprendere che la via di Gesรน non รจ quella della condanna ma della misericordia, non era facile per loro, ebrei osservanti e zelanti. Eโ€™ vero, ne scelse dodici perchรฉ stessero con Lui. Al culmine della loro storia, perรฒ, mostrarono dโ€™essere uguali agli altri. Gesรน, insomma, sโ€™incammina verso lo scontro finale e si accorge che i suoi piรน fedeli compagni di viaggio non hanno capito nulla del suo messaggio. Giorni, settimane, mesi a predicare svaniti nel nulla. Il vangelo non tace le chiusure, i fallimenti pastorali, e le frustrazioni dei discepoli che vorrebbero rispondere ai samaritani con la violenza. Allora coraggio, quando il nostro sforzo non รจ compreso, quando vogliamo misurare la nostra pastorale dai risultati immediati. Ci รจ passato anche Gesรน di Nazareth ma questo non lโ€™ha fermato dalla sua decisione di andare avanti, fino alla fine.

Incontri
Lungo questo cammino avvengono tre incontri. Degli interlocutori non si sa nulla: sono anonimi e non sappiamo come abbiano agito dopo lโ€™incontro con il nazareno. Siamo noi, amici, i tre aspiranti discepoli e il Maestro รจ pronto a tracciare lโ€™identikit del discepolo. Non illude sulla fatica, non dimezza le attese, non annacqua la trasparenza. Non importa, perchรฉ Lui lascia liberi di seguirLo.

Precarietร 
Il primo incontro รจ lโ€™occasione per ricordare che il discepolo vive nella precarietร  e nellโ€™insicurezza. ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dellโ€™uomo non ha dove posare il capoยป. Chi segue il rabbi di Nazareth, non ha una vita comoda, non cerca Dio per sentirsi al sicuro. Molti cristiani guardano a Dio per avere certezze, fanno della propria parrocchia un luogo chiuso dimenticando che sono chiamati ad andare verso lโ€™incerto, ad annunciare a chi non ha ancora sentito la bella notizia. Gesรน smaschera i facili entusiasmi e la superficialitร , non garantisce protezione e tranquillitร  ma la felicitร . Quando una cosa รจ indiscutibile o intoccabile, quella รจ un โ€œnidoโ€. Amico lettore: sei pronto a mettere in discussione tutto? Sei pronto a non dare nulla per certo? Allora puoi iniziare il cammino di discepolato.

Primato
Il secondo incontro รจ lโ€™occasione per ricordare che il regno di Dio ha il primato assoluto nella vita del discepolo. ยซLascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece vaโ€™ e annuncia il regno di Dioยป. La risposta di Gesรน รจ urticante, apparentemente anche contro il buon senso. Come si fa a non seppellire il proprio padre? Seppellire il padre era lโ€™obbligo piรน sacro di un figlio. Il padre, nella cultura ebraica, rappresenta chi trasmette la tradizione, i valori del passato, il modello di comportamento. Onorarlo voleva dire perpetuare la sua tradizione.

Gesรน vuole scuotere i nostri cuori assopiti, chiede di lasciare il padre, la tradizione, ciรฒ che si รจ sempre fatto. Sollecita di stare con la vita, non con la morte, di stare dove cโ€™รจ la vita per vivere. Anche lโ€™amore piรน grande viene dopo lโ€™assoluto di Dio. Esagera il Maestro per indicare che il discepolo ha delle prioritร  ben chiare, che il Regno ha precedenza assoluta nella sua vita. Amico lettore: la celebrazione nella tua Parrocchia non ti dร  piรน niente? La senti pesante, abitudinaria? Cambia aria; le esperienze morte vanno seppellite. Ti ritrovi da anni, tutte le settimane, con il tuo gruppo, ma ormai non ti dร  piรน nulla? Cambia aria; le esperienze morte vanno seppellite. Vivi, stai dove cโ€™รจ vita, e lascia che le persone morte spiritualmente stiano con le persone e le esperienze morte.

Indecisi
Il terzo incontro รจ per gli eterni indecisi, per chi rinvia sempre. ยซNessuno che mette mano allโ€™aratro e poi si volge indietro รจ adatto per il regno di Dioยป. Quanti ne conosco che vivono di nostalgie per quello che hanno lasciato e non si permettono il gusto della novitร . La vita cristiana non sopporta tentennamenti e sterili nostalgie, richiede coraggio. Il discepolo, non si rifugia nel โ€œsi รจ sempre fatto cosรฌโ€ ma guarda avanti, lascia andare il passato e guarda oltre. Non si preoccupa di conservare lโ€™esistente, di tutelare un privilegio ma annuncia profeticamente cose nuove. Questo รจ inscritto anche nel nostro corpo: gli occhi sono rivolti per guardare avanti, non indietro.

La bella notizia di questa domenica? Gesรน non cerca eroi incrollabili per il suo Regno ma persone autentiche che sappiano semplicemente sceglierlo, ogni giorno, di nuovo.

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