Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 29 Maggio 2022

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Ora tocca a te

Con il racconto dellโ€™ascensione termina il vangelo di Luca. In realtร  si tratta di un brano cerniera poichรฉ lโ€™opera continua con gli Atti degli Apostoli che riprende la narrazione proprio dallโ€™ascensione. Luca forza un poโ€™ la cronologia: il suo intento รจ presentare il mistero della morte, risurrezione e ascensione come un tuttโ€™unico, quindi inutile cercare unโ€™esattezza cronologica (negli Atti lโ€™ascensione sarร  invece collocata quaranta giorni dopo la Risurrezione).

I primi cristiani si ponevano una domanda: dovโ€™รจ Gesรน? E sotto quale condizione? Lโ€™ascensione risponde a questa domanda. Giovanni e Matteo non ne parlano, Marco fa solo un accenno, รจ Luca lโ€™unico che descrive veramente lโ€™ascensione, anche se nel vangelo avviene subito dopo la morte di Gesรน, mentre negli Atti avviene quaranta giorni dopo (il tempo simbolico del passaggio, della trasformazione). Nel vangelo, Luca segue il criterio letterario dellโ€™unitร  di luogo (tutto si svolge a Gerusalemme) e di tempo (tutto avviene nellโ€™ambito di una giornata). Nel vangelo, i due eventi sono inseparabilmente congiunti: Gesรน risorge dalla tomba entrando nella gloria di Dio. Eโ€™ ovvio che Luca, nei due testi, non รจ tanto interessato a offrire la cronaca di questโ€™avvenimento ma intende piuttosto mostrare alcuni aspetti della Pasqua di Gesรน.

Incontrare

Prima o poi, a tutti รจ sorta questa domanda: non poteva restare? Perchรฉ se nโ€™รจ andato? Non poteva restare in mezzo a noi da risorto? Non sarebbe stato piรน bello? No, amico lettore, e meno male! Solo cosรฌ, oggi, possiamo festeggiare la presenza eterna di Cristo in mezzo a noi. Gesรน aveva bisogno di liberarsi del tempo e dello spazio per essere definitivamente presente in ogni angolo del mondo, contemporaneamente e per sempre.

Questo modo รจ la possibilitร  che ogni uomo ha di poter dire: posso incontrare il risorto.
Da quel giorno in Dio cโ€™รจ un uomo: Gesรน di Nazareth. Da quellโ€™istante nessuno puรฒ piรน dire: โ€œDio non conosce la sofferenzaโ€ oppure โ€œche cโ€™entra Dio con la mia vita?โ€. Nessuno puรฒ dire: โ€œDio non conosce la fatica del lavoroโ€ e neppure โ€œDio non conosce la morteโ€. Da quel giorno Dio sa. Da quel giorno nulla, eccetto il peccato, รจ estraneo a Dio. ยซSolo il cristianesimo ha osato situare un corpo dโ€™uomo nella profonditร  di Dioยป (R. Guardini). Che bello! Gesรน quando รจ ritornato al Padre si รจ portato dietro tutta la nostra umanitร . Sotto lo sguardo del Padre, da allora, ci sono le nostre gioie, i nostri dolori. Insomma, niente di ciรฒ che ci rende umani ora รจ sconosciuto a Dio. Tutti adesso possiamo fare esperienza di Dio, perchรฉ Lui vive in noi.

Lโ€™ascensione esprime anche il senso profondo di ogni separazione umana. Viene da pensare al finale del Piccolo Principe: ยซAnchโ€™io oggi torno a casaโ€ฆ e quando ti sarai consolato (ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre mio amicoโ€ฆ E qualche volta aprirai la finestra cosรฌ, per il piacere di farloโ€ฆ Sarร  come se ti avessi regalato, invece delle stelle, migliaia di campanelli che sanno ridereยป (A. de Saint- Exupery).

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Benedizioni

Nella Bibbia, la benedizione indica sempre una forza, unโ€™energia che scende dallโ€™alto e produce vita. Fino ad ora, Gesรน, non aveva mai benedetto i suoi discepoli e mai era stato adorato da loro.

Adesso รจ il momento: ยซLi condusse fuori verso Betร nia e, alzate le mani, li benedisseยป. Ora รจ il tempo per Gesรน di benedirli, di trasmettere loro la sua forza, e per gli apostoli di riconoscerlo come Signore. Che bello: una benedizione ci ha lasciato non un giudizio. Il Signore โ€œdice beneโ€ del mondo, dellโ€™uomo, si fida di lui. Il fatto avviene a Betania, sul monte degli Ulivi, luogo da cui Gesรน era partito per la sua entrata trionfale in Gerusalemme. Fine delle apparizioni: per i discepoli รจ ora di ritornare a Gerusalemme, insomma, adesso tocca a loro. Amico lettore adesso tocca a te raccontare Dio.

Gesรน non cโ€™รจ piรน ma i discepoli ce lโ€™hanno nel cuore ecco perchรฉ Luca annota che ยซstavano sempre nel tempio lodando Dioยป. Non significa che stessero giorno e notte nel tempio ma che dovunque andassero percepivano la Sua presenza.

Curioso che Luca finisca il suo vangelo nello stesso luogo dove lโ€™ha iniziato. Il suo vangelo si snoda tra due scene nel tempio. Allโ€™inizio Zaccaria, ora gli apostoli: in mezzo, il cammino di Gesรน che non amava, invece, stare nel tempio. Luca ci sta dicendo che โ€œstare nel tempioโ€ vuol dire sentire, desiderare Dio. Allora, in questo senso, tutta la vita di Gesรน รจ stata uno โ€œstare nel tempioโ€. Amico lettore, puoi stare fisicamente in chiesa e non essere nel tempio di Dio come puoi stare in qualunque posto ed essere nel Suo tempio.

Curioso anche che Luca termini il suo vangelo nello stesso clima di gioia con il quale aveva iniziato: ยซTornarono a Gerusalemme con grande gioiaยป. Allโ€™inizio del vangelo, lโ€™angelo, nel tempio, aveva annunciato una grande gioia a Zaccaria e Maria esplose di gioia allโ€™annuncio dellโ€™angelo. Ora, anche gli apostoli sono felici perchรฉ si sentono amati.

Tre cose devono annunciare gli apostoli: Gesรน morto e risorto, la conversione (cioรจ cambiare modo di pensare Dio, me stesso e gli altri) e il perdono dei peccati (la parola โ€œperdonoโ€, in greco vuol dire โ€œlasciare andareโ€). Morte, resurrezione e missione sono eventi incatenati dalla rivelazione.

Siamo chiamati a essere testimoni del vangelo, narratori credibili di un incontro che ha cambiato la nostra vita (o almeno cosรฌ dovrebbe essere). Se non lo riusciamo a fare, forse รจ perchรฉ non ci ha davvero stravolto la vita. La chiamata a evangelizzare non รจ un optional nel cristianesimo o qualcosa riservato a vescovi, preti e diaconi, รจ un elemento essenziale della vita del discepolo. Lasciamo che lo Spirito ci guidi in mare aperto per essere testimoni di un amore che, diciamo, averci ribaltato la vita.

Spirito

Lโ€™ascensione รจ anche la condizione affinchรฉ possa accadere il dono dello Spirito. Gesรน si fa assente proprio perchรฉ possa entrare in scena lo Spirito. A noi, siamo sinceri, lโ€™esperienza di unโ€™assenza non piace perchรฉ ci fa sentire soli, ci provoca inquietudine. Siamo sempre a caccia di presenze, di certezze. Gesรน ci dร  una certezza ma su un altro piano, ci dona la certezza dellโ€™โ€œessereโ€. Ci dice chi siamo, e se sappiamo chi siamo, non abbiamo bisogno di avere altre certezze. Eโ€™ quando smarriamo chi siamo, che vogliamo certezze: solo quando le perdiamo, siamo nella condizione ideale di aprirci allo Spirito.

Lโ€™ascensione, insomma, prepara lโ€™arrivo di qualcun altro (lo Spirito Santo), una presenza diversa. In fondo lโ€™Amore funziona cosรฌ: chi ama รจ disposto a fare un passo indietro affinchรฉ lโ€™altro diventi protagonista della sua vita, emerga con la sua diversitร  e la sua specificitร . Lโ€™ascensione รจ il passo indietro di qualcuno che ci ama, un passo indietro necessario perchรฉ la Pentecoste possa davvero accadere dentro la nostra vita.

La bella notizia di questo brano? Dio ha fiducia in te, amico lettore, e sa che riuscirai a portare speranza a ogni vita che incontrerai.

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