don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 8 Maggio 2022

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Fede senza distrazioni

Quando abitavo con la mia famiglia al mio paese, avevamo la cucina dove si mangiava tutti insieme separata dal salotto dove cโ€™erano i divani, la libreria e lโ€™immancabile televisore, quello grande. Avevamo un altro piccolo televisore in una piccola stanza che noi da piccoli usavamo per giocare e fare i compiti e mia madre per stirare. I miei genitori non volevano che ci fosse un televisore in cucina, anche se lo spazio cโ€™era, perchรฉ quando si era a tavola non ci dovevano essere distrazioni, altre voci o discorsi se non quelli di chi era a tavola.

Questa regola famigliare mi ha segnato molto e ancora adesso quando vado a cena in qualche famiglia o da amici, se cโ€™รจ un televisore acceso chiedo si spenga o almeno che si abbassi il volume perchรฉ sento che nulla deve distogliere o distrarre dallโ€™ascolto reciproco. Lo chiedo perchรฉ io sono il primo a distrarsi con nulla, e non vorrei perdere la bellezza dellโ€™ascolto reciproco. Oggi viviamo immersi in un sistema di comunicazione che continuamente ci distrare dal presente, da chi abbiamo davanti e ci parla, e lโ€™ascolto reciproco cosรฌ importante per la relazione รจ continuamente minato dalla distrazione. Dico questo pensando proprio a me stesso, alla mia facilitร  di distrazione e a tutte le mie difficoltร  nellโ€™ascoltare!

Quando Gesรน pensa al tipo di rapporto che vuole costruire con la sua comunitร  di discepoli pensa proprio allโ€™ascolto. Il Maestro usa lโ€™immagine delle pecore radunate dalla voce del pastore, e che crea con essere una intimitร  vera e un legame fortissimo, descritto dalla parola โ€œconoscereโ€ che nella bibbia significa rapporto intimo, profondo ed esclusivo. Nella Bibbia Dio non si puรฒ vedere, ma si puรฒ ascoltare. Ciรฒ che crea unione profonda di vita tra me e Dio, non รจ il vederlo o contemplarlo da lontano, ma il lasciare che le sue parole e insegnamenti scendano dallโ€™orecchio al cuore, dal testo della Bibbia alle trame della vita di tutti i giorni, dalla preghiera delle labbra allo spirito che mi muove. Se non ascolto la Parola di Dio alla fin fine non comprendo piรน chi รจ Dio stesso e chi sono io per lui. Senza ascolto non capirรฒ mai come seguirlo e perdo la strada della fede.

Il breve brano di Vangelo che ascoltiamo fa parte di un discorso piรน lungo che Gesรน fa rivolto alle folle e soprattutto ai capi del popolo, i religiosi del suo tempo, che secondo Gesรน hanno smesso di ascoltare davvero Dio, cosรฌ distratti da sรฉ stessi, dalle proprie ambizioni e pregiudizi. รˆ un rischio concreto anche per me, quello di ascoltare poco quello che Dio mi dice e di costruirmi una immagine distorta della fede. Ed รจ anche quello che accade anche nelle relazioni umane, quando smettendo di ascoltarci non ci diamo spazio reciproco di conoscenza. Senza vero ascolto alla fine non ci capiamo piรน, e dallโ€™unione si arriva alla divisione e contrapposizione, che รจ il contrario dellโ€™amore.

Alla fine del suo discorso Gesรน usa una espressione che crea scandalo e provoca un moto di rifiuto violento da parte dei capi religiosi, che lo vogliono lapidare: โ€œio e il Padre siamo una cosa solaโ€ (letteralmente โ€œsiamo unoโ€).

Se รจ scandaloso e anche difficile da comprendere che lโ€™uomo Gesรน รจ Dio, molto piรน scandaloso e blasfemo รจ dire che Dio รจ lโ€™uomo Gesรน, un uomo fragile e segnato dalla possibilitร  di morire. Eppure รจ proprio questa la novitร  straordinaria del Vangelo, cioรจ che Dio รจ Gesรน di Nazareth, e che dentro questo uomo di carne e ossa, che รจ come noi, Dio si rivela e comunica sรฉ stesso amando.
Questa rivelazione cosรฌ alta e straordinaria, che vuole rivoluzionare non solo il rapporto con Dio ma anche quello tra gli uomini, ha bisogno perรฒ di attenzione e ascolto, cosa che i contemporanei di Gesรน non hanno.

Gesรน ancora oggi mi parla e vuole comunicare con me dentro la mia fragile vita sempre alla ricerca di qualcosa di grande e della felicitร , sempre alla ricerca di Dio.

Mi รจ chiesto di mettermi in ascolto e di non far sรฌ che la distrazione del mio ego, la distrazione delle tante, troppe cose da fare, che la distrazione delle mie spesso inutili preoccupazioni, che la distrazione delle mie paure, mi impedisca di ascoltare la sua voce. Dio mi parla nel Vangelo, mi parla nella preghiera cosรฌ come anche nella vita e nelle parole del prossimo.

Che nessuna distrazione mi impedisca di sentire la voce di Dio che non รจ nellโ€™alto irraggiungibile dei cieli, ma รจ giร  dentro di me.


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)