p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 23 Aprile 2022

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Ma โ€œnon credetteroโ€. Questa, e non altra, รจ la reazione degli undici allโ€™annuncio della risurrezione. Annuncio di donne che vanno al sepolcro; annuncio di una ex indemoniata; annuncio di due che se ne andavano da Gerusalemme verso la campagna.

Comunque sia lโ€™atteggiamento degli Undici, lโ€™atteggiamento degli Apostoli, lโ€™atteggiamento di vescovi e cardinali e preti non cambia: non ci credono.

Non ci crediamo che il Signore รจ risorto. Per questo ci perdiamo nei nostri intrallazzi, per questo abbiamo bisogno di gestire noi la nostra esistenza, per questo continuiamo a ricercare sicurezze economiche e di potere, appoggi politici che nulla hanno a che fare con la fede nel Risorto.

Non crediamo che sia risorto, per questo ci perdiamo a tentare di maneggiare la vita, anzichรฉ perderci a goderla e a viverla. Troppo tempo della mia vita รจ donato a cose che sono inutili ad una vita vissuta. Lo so che i benpensanti, di cui faccio parte, mi dicono ogni giorno che i soldi sono importanti e sono una cosa seria. Lo so che i cristiani benpensanti, protetti dal diritto canonico e approvati dalla chiesa in istituti religiosi, dei quali faccio parte, mi dicono che le strutture e le proprietร  vanno ben gestite. Lo so che ricevo grandi elogi quando faccio fruttificare i luoghi in cui viviamo e che ci sono stati consegnati come un dono avvelenato dai nostri padri, mentre se dono โ€“sperpero sarebbe meglio dire, cosรฌ direi io benpensante โ€“ questi beni ai poveri che da sempre sono le nostre vere e uniche banche โ€“ vedi i padri della chiesa โ€“ allora sono un visionario, uno che non ha i piedi per terra, uno che sperpera le sostanze della chiesa.

Non ci crediamo che sia risorto, per questo siamo arrivati alla pazzia dellโ€™anticristo. Siamo immersi in un modo di essere e di vivere che non dice piรน nulla a questo mondo, perchรฉ รจ uguale a questo mondo. Cosa abbiamo da dare a questo mondo? La messa alla domenica e un poโ€™ di catechesi in preparazione a quei sacramenti che anzichรฉ essere iniziazione alla fede, diventano i sacramenti dellโ€™addio? Siamo cosรฌ ciechi che ci accontentiamo di avere intorno un piccolo codazzo che garantisca la gestione delle strutture e sovrastrutture, non ricercando piรน un rapporto di fede e una comunicazione della fede?

โ€œNon ci credetteroโ€: non ci crediamo che Lui รจ risorto. Anche il vangelo fa fatica a concludere decentemente la sua storia su Gesรน. Si interrompe bruscamente, prova ad aggiungere qualcosa il nostro evangelista Marco, ma forse il risultato รจ quello di peggiorare la situazione.

Una situazione dove il Signore appare ai suoi discepoli, agli Undici, e li rimprovera perchรฉ non hanno creduto allโ€™annuncio delle donne e allโ€™annuncio di due laici. Oggi appare a noi sua chiesa e ci rimprovera perchรฉ non crediamo allโ€™annuncio di chi lo ha visto e lo crede risorto. Al di lร  dei ruoli sclerotizzati, e non cโ€™entra il sacramento dellโ€™ordine ma gli ordinati, non crediamo che una donna o un laico possa credere a quel Risorto a cui noi non crediamo piรน. Diciamo che non sono pronti, i laici. E noi? Pensiamo di esserlo perchรฉ abbiamo letto qualche libro di teologia? Siamo arrivati alla pazzia, non della fede, ma del buon senso.

Gesรน appare oggi in mezzo a noi e ci rimprovera per la nostra incredulitร  e durezza di cuore. Perchรฉ รจ questo che siamo ed รจ questo che siamo diventati. Baracconi da museo, gestori di musei. Belli, certamente, ma pietre di sasso e non piรน pietre vive.

Ma ciรฒ che strabilia di piรน รจ che il Risorto, dopo averci rimproverati, non ci ripugna, non ci ostracizza.

Il Risorto, dopo averci ricordato la nostra durezza di cuore e la nostra incredulitร , ci dice: โ€œAndate in tutto il mondo e proclamate il vangelo ad ogni creaturaโ€. Questa รจ la follia del vangelo, questa รจ la saggezza del Risorto. Non segue le categorie umane ma le stravolge e di fronte agli Undici, a noi increduli e duri di cuore dร  una consegna: andate e annunciate a tutti il vangelo, la buona novella, il fatto che il Signore รจ risorto.

Piรน follia della croce di cosรฌ, piรน follia da risorti di cosรฌ. A noi increduli e duri di cuore il Signore si consegna di nuovo e a noi affida la testimonianza e lโ€™annuncio del vangelo senza confini, senza restrizioni, senza interdizioni.

A noi increduli: mah, รจ un bel mistero anche questo, eh?! Un bel mistero da risorti!!!


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM