Commento al Vangelo di Venerdiฬ santo 15 Aprile 2022 della Settimana Santa – Triduo Pasquale
Spesso si usa il nome di Giuda per indicare con disprezzo un traditore. A me invece Giuda ispira tenerezza. La tenerezza di un uomo che non ha saputo dare pieno compimento alla sua vita perchรฉ non si รจ lasciato incontrare dallโamore di Gesรน, come invece ha fatto Pietro.
Gesรน guarda Giuda mentre sta per tradirlo, lui invece evita lo sguardo del Signore.
Al contrario, Pietro dopo aver rinnegato Gesรน incrocia i suoi occhi e si sente amato: capisce il suo errore e si pente al punto di amarlo e testimoniarlo fino a dare la propria vita.
Sia Giuda sia Pietro moriranno.
Pietro, perรฒ, si รจ lasciato incontrare dal Signore, si รจ lasciato toccare dal suo amore, ha permesso che quellโamore lo convertisse. Ed รจ divenuto suo vicario sulla terra, custode del messaggio dโamore di Cristo.
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Giuda, invece, si รจ fidato solo di se stesso e si รจ vergognato di se stesso: il peccato in lui ha avuto la meglio fino a spingerlo a un gesto disperato, cioรจ a non credere che il suo errore con Gesรน potesse avere una nuova speranza di vita.
Giuda ci insegna che vivere senza Gesรน significa vivere da disperati, senza amore.
Pietro ci insegna che seguendo Gesรน si puรฒ vivere da convertiti, da amati.
E chi รจ amato puรฒ sempre iniziare una nuova vita.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE



