Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 29 Marzo 2022

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Siamo nella piscina di Betzatร , che in ebraico puรฒ significare piscina della misericordia. Questa piscina, con i cinque portici menzionati, si trova a Gerusalemme nel complesso della chiesa dedicata a santโ€™Anna e veniva utilizzata per lavare gli agnelli che venivano sacrificati al tempio. Da qui il nome di piscina degli agnelli.

Molti malati, nella speranza di guarire, vi si immergevano e Gesรน vede tra i tanti un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesรน conosce la sua storia e sa da quanto sia malato, fermo e incapace di alzarsi, di camminare.

Per trentotto anni il popolo di Israele abitรฒ il deserto in attesa della terra promessa. E unโ€™intera generazione dovette morirvi prima di entrarci. La malattia di questโ€™uomo รจ la nostra malattia, la malattia dei vicini, di coloro che pur essendo in cammino si sentono fermi, paralizzati, increduli nella realizzazione della promessa.

รˆ a noi che Gesรน rivolge la domanda: โ€œVuoi guarire?โ€, domanda che รจ giร  piena di guarigione, desiderio di guarire dalla sfiducia, di sperare oltre lโ€™insperato. Gesรน compie il miracolo e chiede allโ€™uomo di prendere la barella e di mettersi in cammino; รจ Sabato!

Da una parte i giudei che si indignano con lโ€™uomo perchรฉ guarito porta la barella nel giorno del riposo, dallโ€™altra parte Gesรน che ci chiede di passare dalla morte alla vita, dal desiderio di guarigione alla vita piena!

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Anche noi oggi siamo chiamati a uscire dallโ€™idea di una terra promessa di sogni e desideri a volte mancati, a quella di una terra permessa: fertile in quanto possibile e vitale perchรฉ profumo di incontri, di quotidianitร  vissuta e agita. Siamo chiamati a passare dal desiderio di guarigione alla vita di figli guariti da colui che ci ha amato prima di ogni cosa.

Maria Buiatti Luca Baccolini


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato