don Luciano Vitton Mea – Commento al Vangelo del 26 Marzo 2022

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โ€œO Dio abbi pietร  di me peccatoreโ€ questa preghiera del pubblicano dal fondo del tempio, pronunciata sottovoce battendosi il petto, viene indicata da Gesรน come la forma esemplare del nostro modo di rivolgerci a Dio.
Mettersi di fronte alla maestร  e alla grandezza di Dio significa, allo stesso tempo, aprire gli occhi sulla nostra debolezza e fragilitร , sullโ€™inconsistenza del nostro desiderio di bene, sulla pochezza delle nostre capacitร , rispetto ai problemi enormi che attendono una soluzione.
Ecco perchรฉ una relazione autentica con il Signore richiede anzitutto la presa di coscienza dellโ€™infinita distanza che ci separa da lui, la consapevolezza di quanto siamo lontani dallโ€™essere fedeli al suo disegno dโ€™amore.
Ecco perchรฉ il nostro rivolgerci a Dio ha sempre la forma di una conversione, un voltarci da unโ€™altra parte rispetto al luogo in cui ci troviamo, un cambiare direzione nel nostro cammino per lasciare a Dio di determinare quale sarร  il punto dโ€™arrivo. […]

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