don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Marzo 2022

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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โ€œNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimentoโ€.

Lโ€™affermazione di Gesรน nel Vangelo di oggi credo ci suggerisca la chiave di lettura piรน bella di tutto il suo ministero. Infatti molte volte i suoi contemporanei, e noi con loro, avevano la sensazione che Gesรน predicasse qualcosa di contrario al passato, allโ€™esperienza di Israele cosรฌ come nei secoli si era codificata.

Ma la rivoluzione di Gesรน non รจ consistita nella demolizione delle cose di prima, ma nel portarle a compimento e cioรจ al loro piรน vero significato. Infatti lโ€™errore in cui molto spesso incorriamo รจ pensare che nel fissismo della tradizione cโ€™รจ tutta la veritร  di cui abbiamo bisogno, o al contrario ci convinciamo che solo la novitร  che demolisce il passato รจ ciรฒ che potrร  salvarci la vita. Tra questo tradizionalismo rigido e progressismo sterile, si pone invece lโ€™insegnamento di Gesรน come ciรฒ che ha la capacitร  di compiere il passato liberandolo dallo schema, e far irrompere la novitร  senza contrapporla al passato.

Se riuscissimo a liberare anche la narrazione della Chiesa da questo schema bipolare errato, forse comprenderemo che lโ€™agire di Gesรน, come lโ€™agire della Chiesa si pone sempre in modo creativo secondo proprio questo insegnamento. Ecco perchรฉ Gesรน sembra categorico nel mantenere questa linea non fraintendibile:

โ€œChi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieliโ€.

Ecco perchรฉ รจ sbagliato pensare che Gesรน abbia un atteggiamento polemico solo nei confronti degli scribi e dei farisei, difensori della tradizione come schema. Gesรน ha il medesimo tono polemico anche con tutte quelle interpretazioni buoniste del suo messaggio che proprio sentendosi forti di questo, proclama una libertร  sbagliata che ha piรน il sapore di essere libertinismo piรน che di libertร  vera.

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Poteva accadere ai tempi di Gesรน di ascoltare le sue parole e i suoi insegnamenti e dedurre erroneamente che il suo approccio era quello di eliminare lโ€™insegnamento della Legge e dei Profeti. Forse anche noi se facciamo una lettura superficiale del Vangelo possiamo cadere nel medesimo fraintendimento.

Ecco perchรฉ forse Gesรน sente la necessitร  di dire esplicitamente nel Vangelo di oggi questa considerazione: โ€œNon pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimentoโ€. Qual รจ la grande differenza? Quando Dio dร  al popolo di Israele la Legge e lโ€™insegnamento dei Profeti lo fa per rendere possibile la loro libertร . Infatti รจ un illusione pensare che si puรฒ essere liberi senza un metodo che renda possibile la libertร .

รˆ come voler crescere in una capacitร  sportiva senza avere chiaro quali esercizi ti aiutano a fortificarti e a vincere. Ma con il tempo Israele ha fatto un uso della Legge e dellโ€™insegnamento dei Profeti che invece che generare libertร  ha generato oppressione e frustrazione. Allora lโ€™insegnamento di Gesรน mira a ristabilire il compimento vero della Legge e dei Profeti, cioรจ a recuperare quel potenziale di liberazione contenuto in essi.

Ecco perchรฉ รจ unโ€™illusione anche per noi cristiani pensare di poter vivere il Vangelo senza una morale, ma guai se il Vangelo fosse ridotto semplicemente a un moralismo.