p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
โSe non vi convertite perirete tutti allo stesso modoโ. Gesรน si riferisce a due episodi della cronaca del suo tempo presenti alla memoria dei suoi interlocutori: il primo fatto รจ lโuccisione di un gruppo di galilei โ mentre stavano compiendo sacrifici โ da parte delle milizie romane di Pilato. Il secondo รจ il ricordo di un crollo improvviso di una torre a Gerusalemme che aveva causato molte vittime. Turbati da questi eventi, alcuni li leggevano come segni di un giudizio di Dio: dicevano infatti che le vittime nel tempio erano peccatori e Dio per questo li aveva puniti, cosรฌ pure le vittime del crollo. Gesรน manifesta un duro contrasto a questa lettura. Polemizza con lโidea di un Dio che castiga e colpisce lโuomo con il male e la morte.
Quei fatti in sรฉ non manifestano un giudizio di Dio ma richiedono una presa di coscienza da parte dellโuomo: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoโ. Chi ha trovato morte in quei tragici eventi, dice Gesรน, non รจ piรน peccatore di chi รจ rimasto in vita. Gesรน invita cosรฌ a trarre da tali eventi la sfida ad un cambiamento per tutti: รจ quindi innanzitutto un forte richiamo alla conversione. La chiamata di Dio ad ascoltare i suoi profeti e il suo โelettoโ รจ chiamata a cui rispondere senza rinvii e con urgenza.
Luca a questo punto aggiunge una parola di Gesรน sulla misericordia di Dio. La parabola si riferisce ad un albero di fichi nella vigna che non porta frutto. I suoi ascoltatori avevano ben presente che nella Bibbia la vigna รจ immagine usata ad indicare il popolo di Israele. Il vignaiolo chiede al padrone di attendere ancora, di non abbattere quellโalbero sterile: โlascialo ancora questโanno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime. Vedremo se porterร frutti per lโavvenire; se no, lo taglieraiโ.
Accanto alla parola esigente sulla conversione รจ qui posto un altro insegnamento di Gesรน di segno diverso: cโรจ un richiamo alla sterilitร della vigna del Signore, ma insieme una parola sul pazientare di Dio, sulla sua capacitร di attesa, oltre ogni previsione, che lascia tempo perchรฉ anche il fico possa portare frutto. Cโรจ un pazientare di Dio che lascia spazio ad una conversione possibile. Il prolungamento del tempo apre occasione per una decisione e per una feconditร nuova, non certo per lโindifferenza. Eโ una parola sulla cura di Dio perchรฉ lโinvito alla conversione possa essere accolto.
Conversione nella Bibbia implica un cambio di direzione, esige un tornare al Signore: รจ cambiare mente e operare scelte di orientamento nuovo della vita. Un movimento interiore ed esteriore contemporaneamente. Consiste innanzitutto nel lasciarsi cambiare da Dio stesso, il Dio che agisce e si comunica nel suo agire nella storia. Convertirsi รจ movimento che investe la questione del rapporto con Dio stesso come Dio liberatore e vicino.



