La pagina di Vangelo proposta per questa Domenica mi fa pensare a tutte le volte in cui tutti noi ancora oggi ritorniamo a fare lo stesso errore degli abitanti di Nazaret, rimaniamo sempre stupiti, incantati, meravigliati dalla novitร che Cristo annuncia, tanto da dargli testimonianza, quando questa novitร perรฒ tocca la nostra vita, le nostre idee, le nostre abitudini, qualcosa cambia, iniziamo a vedere non piรน il profeta, ma il nemico, qualcuno da combattere, da allontanare, o meglio, da uccidereโฆ ritorniamo a commettere lo stesso errore di sempre, Dio รจ in mezzo a noi, lo guardiamo ma non lo vediamo, lo sentiamo ma non lo ascoltiamo, per fare un esempio รจ come camminare per strada, trovare un mendicate e fare finta che non esiste, รจ lโimmagine di come spesso ci rapportiamo con Dio, come se non esistesse!
La domanda sorge spontanea, in che Dio crediamo? Nel distributore di grazie e miracoli?
Non รจ il nostro Dio!
Un Dio che viene a cambiare il nostro cuore ci fa paura, รจ piรน comodo avere un Dio-jukebox che fa tutto quello che gli chiediamoโฆ รจ piรน difficile credere e amare un Dio che ama e accoglie tutti indistintamente che credere in un Dio fatto su misura per noi; Evidentemente il Dio in cui crediamo se genera in noi desiderio di vendetta, odio e morte รจ un altro Dio; il Dio di Gesรน Cristo genera vita, assenza di morte! โMa egliย passando in mezzo a loro, si mise in cammino.โย ร lโimmagine di Dio che non ferma la sua corsa per donare vita, ci passa accanto, a noi la libertร di seguirlo o di lasciarlo andare!
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Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)



