Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 14 Gennaio 2022

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In Marco la prima parola pronunciata da Gesรน รจ: โ€œil tempo รจ compiuto, il regno di Dio si รจ avvicinato, convertitevi e credete allโ€™Evangelo!โ€ (Mc 1,15). Risuona quindi fin dallโ€™inizio lโ€™invito a credere. Ma cosโ€™รจ credere? Nel testo odierno il lettore di Marco incontra per la prima volta un atteggiamento che Gesรน chiama โ€œfedeโ€. Non รจ una confessione di fede paragonabile al credo che recitiamo, ma รจ lโ€™espressione di una fede che fa miracoli!

Poichรฉ non riescono a far entrare lโ€™amico paralizzato per la porta della casa, ingombrata dalla folla, i quattro portatori decidono di calarlo dal tetto ai piedi di Gesรน: ecco ciรฒ che Gesรน โ€œvedeโ€ e chiama โ€œfedeโ€.

Chiediamoci allora: di chi รจ questa fede? Certamente dei portatori che non esitano a scavalcare ogni ostacolo, pur di portare il loro amico da Gesรน. Ma รจ anche dellโ€™infermo; al suo posto avremmo forse detto: โ€œVedete che non ce la facciamo, lasciate perdere… Se Dio vorrร , ci sarร  unโ€™altra occasioneโ€. Invece no, si lascia fare. รˆ dunque la fede dei cinque, ma quale fede? Questa loro testardaggine nel fare qualsiasi cosa pur di arrivare a Gesรน รจ certo lโ€™espressione di una grande fiducia nella sua capacitร  di guarire il paralitico. Probabilmente non vedono in lui il Figlio di Dio, ma il guaritore, quasi lo stregone. รˆ forse questa la loro fede, o non piuttosto quellโ€™amicizia reciproca, quella solidarietร  fuori dal comune che anima i protagonisti di questo episodio? Fede non รจ solo credere in Dio, รจ anche far fiducia al fratello o alla sorella, confidare in ciรฒ che di umano sta nellโ€™altro, chiunque egli sia, essere fedeli gli uni agli altri.

Quando legge dellโ€™arrivo dellโ€™infermo davanti a Gesรน, il lettore sa giร  che sarร  guarito. Ma ignora come ciรฒ si realizzerร . Ora avviene in modo sorprendente. Vedendo la loro fede, Gesรน dichiara al paralitico: โ€œFiglio, i tuoi peccati sono perdonatiโ€. Che rapporto cโ€™รจ tra quella paralisi e i peccati? Una cosa almeno sappiamo: la paralisi non รจ la conseguenza dei peccati dellโ€™infermo, perchรฉ, dopo la proclamazione del perdono (annuncio efficace, come attesta il seguito del racconto), lโ€™uomo rimane paralizzato; viene guarito solo in un secondo tempo. Anche perdonato, e dunque senza piรน peccati, resta inchiodato alla sua barella. Allora, quale rapporto? Forse possiamo esprimerlo cosรฌ: la paralisi e le malattie non cโ€™informano sui peccati del malato, sono invece espressioni della situazione di peccato in cui vive il mondo. In un certo senso, ogni malato mi rimanda al mio proprio peccato. Forse per questo รจ cosรฌ difficile la visita ai malati.

Il dibattito per sapere se Gesรน possa rimettere i peccati โ€“ che la guarigione conferma โ€“ mostra che Gesรน guarda la realtร  diversamente dagli scribi: essi vedono i permessi e i divieti; lui vede ciรฒ che brucia nei cuori. Come ha conosciuto i pensieri dei legalisti, ha visto lโ€™amore che unisce il paralizzato e i suoi amici, la โ€œloro fedeโ€, e da ciรฒ ha capito che avevano giร  sperimentato lโ€™amore di Dio, che รจ il perdono e la salvezza che annuncia.

fratel Daniel


Fonte

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