MARIA, ARCA DELLโALLEANZA, IN VIAGGIO MISSIONARIO E DIACONALE
La visita di Maria ad Elisabetta va letta sulla falsariga di vari brani dellโAntico Testamento (2 Sam 6,9.11.18; 1 Cr 15,28; 2 Cr 5,13; Gdt 13,18; Dt 28,3-4).
- Maria รจ lโarca dellโalleanza:
- a) di fronte alla quale ci sente indegni: โA che debbo che la madre del mio Signore venga a me?โ (1,43), esclama Elisabetta, come Davide che aveva detto: โCome potrร venire a me lโarca del Signore?โ (2 Sam 6,9);
- b) che resta tre mesi (1,56-> 2 Sam 6,11: โLโarca del Signore rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat e il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua casaโ);
- c) davanti a cui si danza: โil bambino ha danzato di gioia nel mio gremboโ (1,44), come Davide di fronte allโarca (2 Sam 6,14.16);
- d) di fronte a cui esplode la benedizione e la lode: Elisabetta โanafonesenโ (1,42), innalza a gran voce il grido liturgico degli accompagnatori dellโarca (1 Cr 15,28: โTutto Israele accompagnava lโarca dellโalleanza del Signore con gridaโ; cfr 16,4; 2 Cr 5,13);
- d) arca incorruttibile, nascosta per la fine dei tempi (2 Mac 2,4-8: โSi diceva anche nello scritto che il profeta (Geremia), ottenuto un responso, ordinรฒ che lo seguissero con la tenda e lโarca. Quando giunse presso il monte dove Mosรจ era salito e aveva contemplato lโereditร di Dio, Geremia salรฌ e trovรฒ un vano a forma di caverna e lร introdusse la tenda, lโarca e lโaltare degli incensi e sbarrรฒ lโingresso. Alcuni del suo seguito tornarono poi per segnare la strada, ma non trovarono piรน il luogo. Geremia, saputolo, li rimproverรฒ dicendo: ยซIl luogo deve restare ignoto, finchรฉ Dio non avrร riunito la totalitร del suo popolo e si sarร mostrato propizio. Allora il Signore mostrerร queste cose e si rivelerร la gloria del Signore e la nube, come appariva sopra Mosรจ, e come avvenne quando Salomone chiese che il luogo fosse solennemente santificatoยปโ; cfr ->Ap 11,19): da tale riflessione nascerร il dogma dellโAssunzione di Maria.
- Maria รจ la benedetta (1,42.45.48), perchรฉ in lei si incarna il Benedetto: รจ lโunica beatitudine ad personam del Nuovo Testamento con quello di Pietro in Mt 16,17. Maria รจ โla donna riassunto del femminile aperto a Dio e al suo progetto: Gioele, Giuditta, Sara, Rebecca, Lia, Rachele, Tamar, Raab, Betsabea, Rut, Anna ed Elisabettaโ (G. Bruni). E solo nello Spirito Santo (1,41) รจ possibile lodare Maria.
In questa occasione Elisabetta proclama la beatitudine di Maria: โBeata colei che ha creduto nellโadempimento delle parole del Signoreโ (Lc 1,45). Maria รจ beata perchรฉ donna di fede. La sua felicitร consiste nella fiducia che ha riposto pienamente nel suo Signore. Ella รจ chiaramente un modello per ogni credente, beato proprio perchรฉ credente. Con forza sottolinea Agostino: โBeatior Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christiโ; la fede รจ fonte di maggiore felicitร , rispetto al fatto di essere madre secondo la carne. Continua il grande dottore: โA nulla sarebbe giovato a Maria la vicinanza materna, se non fosse stata contenta di portare Cristo piรน nel cuore che nella carneโ. Il valore della maternitร di Maria sta dunque nellโatteggiamento originale di fede che lโha resa possibile.
- Il viaggio di Maria รจ missionario: per Luca non vi รจ โandareโ che non sia determinato dallo Spirito. Lโโin frettaโ del v. 39 corrisponde al โNon salutate nessuno lungo la stradaโ di Lc 10,4, e lโโentrata in casa salutรฒโ di Lc 1,40 allโโIn qualunque casa entriate, prima di tutto dite: ยซPace a questa casaยปโ di Lc 10,5, le ammonizioni tipiche ai discepoli in missione.
- Il viaggio di Maria รจ diaconale: Maria resta a servizio dellโanziana parente fino alla nascita di Giovanni. ร la โserva del Signoreโ (1,38) dove egli vuole essere servito, nei fratelli.
MARIA, DONNA DI SERVIZIO
Scriveva don Tonino Bello:
โPuรฒ sembrare irriverente. E qualcuno avvertirร perfino odore di sacrilegio. Non saprei bene se per lโimpressione di vedere un appellativo cosรฌ povero attribuito alla Regina degli angeli e dei santi, o per la scarsa considerazione verso la categoria di coloro che si guadagnano il pane faticando in casa dโaltri.
A dire il vero, anche il costume moderno ha ravvisato qualcosa di avvilente nel linguaggio antico: sicchรฉ, invece che parlare di serva o persona di servizio, il vocabolario, passando attraverso la trafila lessicale di domestica o cameriera, si trastulla con termini piรน alla moda, e parla di lavorante alla pari o, addirittura, di ยซcolfยป, che poi non รจ altro che una sigla furbesca ricavata dalle iniziali di collaboratrice familiare.
Eppure, quellโappellativo, Maria se lโรจ scelto da sola. Per ben due volte, infatti, nel vangelo di Luca, lei si autodefinisce serva. La prima volta, quando, rispondendo dโangelo, gli offre il suo biglietto da visita: ยซEccomi, sono la serva del Signoreยป. La seconda, quando nel Magnificat afferma che Dio ยซha guardato lโumiltร della sua servaยป. Donna di servizio, dunque. A pieno titolo.
Un titolo che lei si porta incorporato per diritto di nascita e al quale sembra gelosamente tenerci come a un antico blasone nobiliare. Era o non era, se non proprio discendente come Giuseppe, almeno coinvolta con la โcasa di Davide suo servoโ?
Un titolo che, per una specie di simmetria speculare, le fa riconoscere a colpo sicuro una pari qualifica professionale nel vecchio Simeone, e la induce a consegnare il bambino Gesรน nelle braccia di quel ยซservoยป, che ora puรฒ, finalmente, andarsene in pace.
Un titolo che, durante il banchetto di Cana, visto che tra colleghi ci si intende meglio, la autorizza a rivolgersi ยซai serviยป con quelle parole che, essendo rimaste unโesigente consegna anche per noi, sembrano un invito ad andarci a iscrivere tutti allo stesso sindacato: ยซFate quello che vi ยซdirร ยป.
Un titolo, insomma, che legittimerebbe la richiesta delle competenti organizzazioni per avere la Vergine Santa come protettrice di coloro che, pur con diversitร di prestazioni, dalla governante alla baby-sitter, dalla โnurseโ alla fantesca, con livrea o senza livrea, esprimono dei servizi alle dipendenze di una famiglia.
Eppure, quellโappellativo, cosรฌ autoreferenziato, non trova posto nelle litanie lauretane! Forse perchรฉ, anche nella Chiesa, nonostante il gran parlare che se ne fa, lโidea del servizio evoca spettri di soggezione, allude a declassamenti di dignitร , e sottintende cali di rango, che sembrano incompatibili col prestigio della Madre di Dio. La qual cosa fa sospettare che perfino la diaconia della Vergine sia rimasta un concetto ornamentale che intride i nostri sospiri, e non un principio operativo che innerva la nostra esistenza.
Santa Maria, serva del Signore, che ti sei consegnata anima e corpo a lui e hai fatto lโingresso nel suo casato come collaboratrice familiare della sua opera di salvezza, donna veramente alla pari, che la grazia ha introdotto nellโintimitร trinitaria e ha reso scrigno delle confidenze divine, domestica del regno, che hai-interpretato- il servizio non come riduzione di libertร , ma come appartenenza irreversibile alla stirpe di Dio, noi ti chiediamo di ammetterci alla scuola di quel diaconato permanente di cui ci sei stata impareggiabile maestra.
Al contrario di te, facciamo fatica a metterci alle dipendenze di Dio, e stentiamo a capire che solo la resa incondizionata alla sua sovranitร ci puรฒ fornire lโalfabeto primordiale per la lettura di ogni altro umano servizio. Lโaffido nelle mani del Signore ci sembra un gioco dโazzardo.
La sottomissione a lui, invece che collocarla in un quadro di alleanza bilaterale, la sentiamo come una variabile della schiavitรน. Siamo gelosi, insomma, della nostra autonomia.
E lโaffermazione solenne che ยซservire Dio significa regnareยป non ci persuade piรน di tanto.
Santa Maria, serva della Parola, serva a tal punto che, oltre ad ascoltarla e custodirla, lโhai accolta incarnata nel Cristo, aiutaci a mettere Gesรน al centro della nostra vita.
Faโ che ne sperimentiamo le suggestioni segrete. Dacci una mano perchรฉ sappiamo essergli fedeli fino in fondo. Donaci la beatitudine di quei servi, che egli, tornando nel cuore della notte, troverร ancora svegli, e che, dopo essersi cinte le vesti, lui stesso farร mettere a tavola e passerร a servire.
Faโ che il vangelo diventi la norma ispiratrice di ogni nostra scelta quotidiana. Preservaci dalla tentazione di praticare sconti sulle sue esigenti richieste. Rendici capaci di obbedienze gioiose. E metti, finalmente, le ali ai nostri piedi perchรฉ alla Parola possiamo rendere il servizio missionario dellโannuncio, fino agli estremi confini della terra.
Tu che hai sperimentato le tribolazioni dei poveri, aiutaci a mettere a loro disposizione la nostra vita, con i gesti discreti del silenzio e non con gli spot pubblicitari del protagonismo. Rendici consapevoli che, sotto le mentite spoglie degli affaticati e degli oppressi, si nasconde Dioโ.
Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 12 dicembre 2021 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



