Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 25 Novembre 2021

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Il tempio sarร  distrutto e cosรฌ la cittร  di Gerusalemme, e i discepoli saranno perseguitati e, a completare il quadro a tinte fosche, Gesรน parla di angoscia, di persone morte di paura, di potenze dei cieli sconvolteโ€ฆ

Usando un linguaggio pieno di immagini e di iperboli, Gesรน descrive quella che รจ la situazione in cui anche oggi ci veniamo a trovare, fatta di ombre e luci, di paura per il futuro, di guerre, di crisi.

Ma, e questo รจ ciรฒ che rimane, conclude il suo discorso rivolto a noi discepoli: quando cominceranno ad accadere tutte queste cose risollevatevi e alzate il capo perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina. Non dobbiamo salvarci dalla disgrazie ma nelle avversitร , non auspicare un ipotetico mondo senza fratture ma sanare quelle fratture con lโ€™amore che ci viene da Cristo, non lasciarci prendere dallo sconforto ma aiutarci gli uni gli altri a sollevare lo sguardo per guarda oltre lโ€™orizzonte.

E vedere un Dio che sorride e salva.