Commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021 – p. Alessandro Cortesi op

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

I primi capitoli di Genesi costituiscono una grande riflessione presentata con il linguaggio del mito sulla condizione umana e sulle sue fondamentali esperienze. Nel mezzo dellโ€™opera creativa proveniente dalle mani di Dio, e di cui รจ parte, lโ€™essere umano, lโ€™Adam โ€“ il terreno โ€˜tratto dalla terraโ€™ โ€“ vive una profonda solitudine esistenziale: puรฒ dare il nome agli esseri viventi, essere custode e pastore di un mondo che comprende varietร  meravigliose di rocce, animali e piante ma percepisce la mancanza di โ€œun aiuto simileโ€. Senza qualcuno che โ€˜gli stia di fronteโ€™ nella paritร , non puรฒ attuare quello scambio di parola, quella condivisione di vita, quel dialogo in cui ritrovare il senso della vita nellโ€™accoglienza reciproca e nel cammino comune.

Le prime pagine di Genesi descrivono cosรฌ la condizione umana e nel racconto richiamano al dono di una presenza che risponde a questa sete profonda e porta ad uscire dalla solitudine: mentre Adam dorme Dio agisce e gli fa trovare una presenza accanto, un โ€˜tuโ€™ in cui riconoscersi, rispecchiarsi, con cui vivere la meraviglia dellโ€™amore. Il sonno รจ grande metafora del non sapere perchรฉ momento in cui la luciditร  viene meno: nel sonno che รจ spazio dellโ€™agire di Dio, si apre unanovitร . La presenza nuova di fronte a lui per Adam rimane mistero di gratuitร : non sa da dove viene e non รจ e non potrร  mai essere in suo possesso e nel suo dominio. La presenza uguale e diversa, ritrovata come dono stupefacente e inatteso, accanto, รจ appunto dono gratuito che reca in sรฉ il tocco di Dio. Ed รจ anche parte di se stesso: nel cammino dellโ€™incontro potrร  cosรฌ scoprire lโ€™altro, diverso, ma anche ritrovare se stesso: solo nel rapporto potrร  scorgere il volto dellโ€™umano intero. Nello stesso tempo questa presenza dono gli sta di fronte, in una diversitร  irriducibile. Eโ€™ simile, โ€˜carne della mia carne, osso dalle mie ossaโ€™, simile nel corpo e nellโ€™interioritร , eppure profondamente diversa e altra, non assimilabile, da accogliere e incontrare sempre nuovamente. Da qui la bellezza e la fatica della comunicazione.

Lโ€™Adam tratto dalla terra risponde a questo dono con un inno di gioia e meraviglia: โ€œโ€ฆla si chiamerร  donna (ishaโ€™) perchรฉ dallโ€™uomo (ish) รจ stata toltaโ€. Il gioco di parole della lingua ebraica esrpime la medesima radice e nello stesso tempo la diversitร  dei due. Eโ€™ espressione della medesima condizione e della condivisione che si apre come chiamata. Nellโ€™inno di gioia Adam scopre la sua identitร  piรน profonda e originaria: โ€œIn principio Dio creรฒ lโ€™umano, maschio e femmina li creรฒโ€ฆโ€ Allโ€™inizio Dio crea un principio unico, in cui ish (uomo) e ishaโ€™ (donna) formano una sola cosa.

Da questo dono e disegno, che sta al principio, sorge la vocazione per ogni uomo e donna, allโ€™incontro, a compiere nellโ€™esistenza il sogno di unโ€™unitร  sempre da ricercare, nello star di fronte come โ€˜diversiโ€™ e come โ€˜similiโ€™.

โ€œPer questo lโ€™uomo abbandonerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie, e i due saranno una carne solaโ€. La โ€˜carneโ€™ che lโ€™uomo e la donna sono chiamati a realizzare come unitร  รจ la vita che si esprime nelle diverse dimensioni.

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Di fronte alla domanda sulla questione del ripudio Gesรน rinvia a quel racconto del principio e richiama al disegno originario di Dio. La questione del ripudio era un tema trattato nelle dispute religiose del tempo, vedeva la possibilitร  del ripudio solo della donna attuandolo addirittura per futili motivi, e poneva cosรฌ le donne in una condizione di discriminazione e inferioritร . Gesรน non si lascia ingabbiare nelle prescrizioni di una legge che rischia sempre di rimanere indifferente alle storie delle persone. Richiama alla chiamata ed alla responsabilitร  dello stare di fronte allโ€™altro e di fronte a Dio. Ciรฒ implica aprirsi allโ€™azione del โ€˜Dio che congiungeโ€™, che ha un progetto di amore e non si lascia rinchiudere ma apre a vivere la ricerca mai compiuta di vivere in modo autentico lโ€™amore nella responsabilitร  che coinvolge le coscienze di fronte a Lui.

Alessandro Cortesi op