LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME
In quel tempo, 2. alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie.
Il Vangelo di questa domenica ci propone due riflessioni: una sul matrimonio nelle sue negativitร (divorzio e adulterio) e una sui bambini. Il filo conduttore fra i due temi รจ la necessitร di superare i legalismi e abbandonarsi con fiducia a Dio, con lโatteggiamento semplice di un bambino.
La scena avviene in Giudea, al di lร del Giordano, nella zona della Perea. Gesรน parte da Cafarnao e si dirige a Gerusalemme per lโultima tappa del suo viaggio. Subisce espressamente controversie da parte dei farisei, preludio della sofferenza che incontrerร successivamente a Gerusalemme.
โPer metterlo alla provaโ: i farisei pongono a Gesรน volutamente una domanda trabocchetto sulla questione dellโadulterio. ร un chiedere per tentare, รจ un atteggiamento che viene dal maligno. Probabilmente il problema dellโadulterio era molto sentito nella comunitร dellโevangelista Marco, ma posta in questi termini la questione era evidentemente tesa a cogliere in fallo il Maestro.
โSe รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglieโ: era scontato presso molti popoli che la donna venisse comprata dalla sua famiglia, come si comprava qualsiasi altro bene. Essa diveniva proprietร dellโuomo, che ne poteva disporre a piacimento e anche disfarsene in qualsiasi momento. Non era e non รจ questo il disegno di Dio.
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- Ma egli rispose loro: โChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?โ. 4. Dissero: โMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaโ.
I farisei chiedono se รจ lecito ripudiare la moglie con lโintento di aggirare la legge. Gesรน corregge il discorso ponendo unโaltra domanda: โChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?โ. Cโรจ molta differenza tra chiedere se รจ permesso commettere adulterio oppure stare al comandamento dato da Dio a Mosรฉ: โQuando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perchรฉ egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ (Deuteronomio 24,1). Si contrapponevano due correnti di pensiero. Il rabbino Shammaj (rigorista) riteneva che la donna avrebbe commesso peccato di lussuria sposando un altro uomo, dopo essere stata ripudiata. Dichiarava che non si potesse, pertanto, ripudiare. In questo modo tutelava la donna. Il rabbino Hillel, invece, era piรน permissivo ed ammetteva il ripudio da parte del marito, anche per futili mancanze commesse dalla donna nei confronti del consorte (per esempio una minestra bruciata). In questo caso la donna era abbandonata e diveniva oggetto di possesso di un altro uomo.
- Gesรน disse loro: โPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa
La legge mosaica mirava a mitigare le conseguenze del divorzio, per renderle meno nefaste.
La legge non sempre รจ espressione di una volontร divina, ma puรฒ essere proiezione di una durezza di cuore, puรฒ essere una legge contro lโuomo. Siamo chiamati a essere fedeli allo spirito della legge, che รจ la salvezza della persona. Dio non vuole contrapposizione tra il cuore o la legge, vuole lโarmonia nella libertร e nella gioia dei suoi figli.
โPer la durezza del vostro cuoreโ: in questo versetto viene utilizzato il termine โdurezzaโ o sclerocardia. Ha il significato di cuore indurito, segno di una fissitร che impedisce a sรฉ e agli altri di giungere a Dio. Ne parlano i profeti, che invitano il popolo di Israele ad ascoltare la voce del Signore. Gesรน supera la legge: fa un miracolo di sabato (cfr. Marco 3,5); affronta la durezza dei discepoli e la loro incapacitร di capire il fatto della moltiplicazione dei pani (cfr. Marco 6,52) e di credere alla risurrezione del Signore (Marco 16,14).
โEgli scrisse per voi questa normaโ: Mosรฉ aveva regolamentato il divorzio per limitare i danni e non per legittimare una situazione di male.
- Ma dall’inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina;
Per comprendere lโimportanza della relazione uomo-donna รจ necessario fare riferimento al progetto originario di Dio Creatore, che ha voluto lโuomo come persona sessuata: maschio e femmina (Genesi 1,27); esseri simili e diversi nello stesso tempo. Due esseri che trovano la loro pienezza nella relazione. La relazione รจ pensata per lโaiuto fra i coniugi, per la feconditร e per la procreazione, non per il possesso nรฉ per lo sfruttamento. ร questo il messaggio che Gesรน trasmette e che fa superare ogni tipo di casistica farisaica. Ci ricorda che il matrimonio alla luce della fede รจ unico e indissolubile e lโuomo non deve dividere quello che Dio ha congiunto.
- per questo l’uomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. 8. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. 9. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
I legami naturali con la famiglia di origine (il marito lasciava la sua famiglia e si univa al clan della moglie) sono superati dalla vocazione a diventare una carne sola (Genesi 2,24), che non รจ soltanto lโunione fisica dei corpi, ma anche condivisione della stessa vita, della coabitazione, della progettualitร comune, dellโeducazione dei figli, delle gioie e dei dolori, del sostegno nella malattia: tutti aspetti che iniziano con il patto matrimoniale. Oltre a tutto questo, il matrimonio รจ un mistero che si esprime pienamente nellโamore assoluto per Dio, in cui lโuomo realizza se stesso.
โL’uomo lascerร suo padre e sua madreโ (Genesi 2,24): nel linguaggio mistico, i Padre della Chiesa hanno visto il Cristo che abbandona il Padre, lascia la sua dimora, le sue prerogative, viene sulla terra e assume una carne umana, in condizione di servo. Egli realizza il progetto di Dio dopo il fallimento di Adamo.
โI due diventeranno una carne solaโ: il riferimento รจ sempre al libro della Genesi. Lโuomo e la donna sono in relazione, si accolgono vicendevolmente. Sono immagine della Trinitร , perchรฉ sono distinti, ma uniti da un unico amore. Dio, nel Figlio, ha sposato la nostra umanitร e ciascuno di noi. Per questo motivo รจ necessario che il vincolo matrimoniale sia unico e indivisibile, a testimonianza dellโamore indissolubile di Dio che, in Gesรน, รจ fedele fino alle estreme conseguenze, fino alla morte di croce.
โDunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoโ: congiungere significa porre sotto lo stesso giogo (in greco synezeuxen, in latino coniugare). Un giogo รจ una trave di legno che si lega al collo di due buoi unendoli tra di loro e al carico che devono trainare. Per camminare insieme devono avere lo stesso passo e la stessa direzione. Cosรฌ gli sposi cristiani vanno verso Cristo aiutandosi a vicenda, in un comune progetto, in una stessa direzione. Il divieto di divorzio nasce dalla volontร di Dio che vuole gli sposi in una relazione indissolubile: non si puรฒ camminare da soli nella vita dal momento in cui si รจ contratto un impegno con unโaltra persona.
Cosรฌ ogni cristiano deve accettare di porsi sotto il giogo che Cristo, come condivisione della sua stessa sorte e partecipazione alla sua stessa vita.
Non sappiamo la reazione dei farisei alle affermazioni del Maestro. Sappiamo, perรฒ, che anche in seguito cercheranno nuovi capi dโaccusa contro di Lui per arrestarlo.
- A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11. E disse loro: โChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12. e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioโ.
I discepoli sono persone che desiderano capire bene lโinsegnamento del loro Maestro e nellโintimitร della comunitร chiedono spiegazioni, come si fa con una persona verso la quale si nutre grande confidenza. La particolaritร dellโinsegnamento di Gesรน sta nel fatto che non solo il marito poteva ripudiare la moglie (mentalitร ebraica), ma anche la moglie poteva ripudiare il marito (mentalitร greco-romana). Non รจ possibile, tuttavia, a nessuno dei due ripudiare lโaltro coniuge, in quanto, contraendo una nuova unione, si esporrebbe se stessi e lโaltro ad una situazione di grave adulterio.
Il fatto che lโevangelista Marco ribadisca queste problematiche, significa che la comunitร cristiana presente in Roma (per la quale egli scriveva) necessitasse di indicazioni su come comportarsi. In questi versetti, tuttavia, si parla di divorziati risposati; pertanto si pensa che nelle prime comunitร cristiane fosse permesso il divorzio, ma senza la possibilitร di contrarre nuovo matrimonio successivamente. Lโadulterio si consuma nel prendere un altro coniuge.
- Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li
Da questo versetto, lโattenzione viene posta sui bambini, poco considerati nella mentalitร ebraica: la donna era possesso del marito e il figlio viene dal grembo della donna. Se lei era poco considerata, il bambino lo era ancora meno.
I familiari accompagnano i bambini da Gesรน probabilmente per ricevere una benedizione, non tanto perchรฉ fossero malati e bisognosi di guarigione. La loro vivacitร non รจ gradita dai discepoli che rimproverano gli accompagnatori.
โPerchรฉ li toccasseโ: il toccare รจ la prima forma di conoscenza della realtร che abbiamo come creature, appena nasciamo. Lโatto del toccare significa amare e apprezzare: non si tocca ciรฒ che si teme e si disprezza, anzi nemmeno ci si avvicina. Gesรน era solito toccare i malati per guarirli. Cosรฌ nellโEucaristia non disdegna di toccarci e di entrare in comunione intima e profonda con ognuno di noi, tanto da donarsi come cibo per la vita, sostegno, farmaco, pegno dellโimmortalitร .
- Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio.
โS’indignรฒโ: Marco descrive un Gesรน indignato: non ritiene sconveniente presentarlo con tratti troppo umani. Questa reazione avviene di fronte alla sacralitร dei bambini. Probabilmente nella comunitร di Marco non erano accolti i bambini e questo brano vorrebbe indicare come comportarsi nei loro confronti nel momento in cui dovessero partecipare alle riunioni con gli adulti.
โLasciate che i bambini vengano a meโ: i bambini si fidano di Gesรน perchรฉ si sentono accolti e accorrono a Lui. Gesรน addita il bambino come esempio di chi vuole porsi alla sua sequela, far parte della sua famiglia e accogliere la sua salvezza.
โA chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dioโ: si puรฒ leggere in questo versetto la contrapposizione fra Adamo che fugge da Dio, perchรฉ mette al primo posto se stesso, e i bambini che accorrono a Gesรน. Essi non hanno paura di offrirsi poveri e deboli allโamore, mettendo Dio al primo posto. Lโatteggiamento per essere parte del Regno รจ lโumiltร : consegnarsi a Dio, poveri e semplici, bisognosi di tutto, privi di ogni autosufficienza.
โNon glielo impediteโ: i discepoli impediscono ai piccoli di andare a Gesรน, ma Gesรน impedisce ai discepoli di impedirlo. Non รจ un gioco di parole, ma un diverso atteggiamento: repulsione da una parte, accoglienza dallโaltra.
โA chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dioโ: Gesรน spiega che il Regno รจ Lui: povero, piccolo, umiliato, respinto, disprezzato, tradito, ucciso, ma risorto. Se vogliamo che Egli regni in noi dobbiamo diventare come Lui, percorrere la sua stessa strada, attraversare la sofferenza, nella certezza della risurrezione, coronamento della fedeltร nascosta.
- In veritร io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร in essoยป.
Il bambino รจ esempio di una persona che ha bisogno di tutto: non puรฒ vivere senza chi lo accudisca, lo nutra, gli dia affetto, lo vesta, lo educhi, gli insegni a parlare… Contrariamente ai farisei, legalisti e rigidi, Gesรน indica che nel rapporto con Dio bisogna essere semplici e umili, riconoscendo la propria creaturalitร e affidandosi alla sua misericordia. Non sono necessari riti, sacrifici, preghiere prolungate per essere graditi a Dio. Occorre offrirgli un cuore bisognoso, un animo fiducioso che si appoggia solo sulla sua misericordia e sulla sua paternitร . Il vero piccolo sa di poter contare solo su Dio e a Lui si affida completamente.
โIn veritร io vi dicoโ: questa espressione rende piรน solenne lโaffermazione di Gesรน. Parla in prima persona, in quanto Dio.
- E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di
โPrendendoli tra le bracciaโ: sembra di vedere il sorriso di Gesรน, ricambiato da quello dei bambini, felici di sentirsi importanti per Lui.
โLi benedicevaโ: invece di sgridare i bambini e di respingerli, Gesรน li benedice, a suggellare la sua preferenza per i piccoli e i deboli.
โImponendo le mani su di loroโ: รจ il gesto di trasmissione della propria forza e della propria potenza.
Gesรน accoglie i bambini, non teme di toccarli e di abbracciarli, di far capire loro che lโamore del Padre si riversa soprattutto sugli umili e i bisognosi. In loro accoglie tutti gli scartati, i disprezzati, gli emarginati, i poveri, i deboli di qualsiasi genere.
Chiediamo la grazia di vincere il nostro male, la nostra sclerocardia, la nostra incapacitร di amare. Diventeremo accoglienti con il nostro prossimo: anziani, malati, deboli, bambini. Nella piccolezza delle nostre azioni quotidiane scopriremo la grandezza dellโamore di Dio.
Egli si comporta con noi come il piรน tenero dei padri, ci sorride, ci spalanca le braccia e ci stringe a sรฉ per non lasciarci mai piรน.
Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia
