Missionari della Via, Commento alle letture di domenica 19 Settembre 2021

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Questa domenica riscopriamo la via della grandezza vera: quella del servizio!

Il commento alle letture di domenica 19 settembre 2021 a cura dei Missionari della Via.

Gesรน รจ in cammino verso Gerusalemme e sta attraversando la Galilea. Per la seconda volta annuncia la sua prossima passione, morte e risurrezione.

I suoi discepoli ancora non riescono a capire e per loro resta solo un annunzio di morte. Essi avevano paura ad interrogarlo. A questo punto inizia un discorso che durerร  fino al v. 50 dove Gesรน tocca dei punti fondamentali per la vita spirituale e comunitaria. Oggi vediamo il suo primo insegnamento.

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Mentre Gesรน annuncia la sua prossima passione, i discepoli parlano tra loro. Di cosa? Di chi fosse tra loro il migliore! Chi presiede? Chi comanda? Chi รจ il piรน grande tra noi? Questa domanda ce la portiamo dentro sin da piccoli, specie se siamo cresciuti in un contesto dove ti sentivi amato se eri bravo. Quanti vivono anche la fede come prestazioni per sentirsi a posto, davanti a Dio, e il servizio nella Chiesa come carriera. E se il riconoscimento non arriva? Ci restano male! Tendiamo cosรฌ a guardare gli altri di storto, temendo ci possano soffiare il posto, elaboriamo stratagemmi, intessiamo alleanze per non sfigurare, pensando โ€“ e sperando โ€“ che i piรน grandi possiamo essere davvero noiโ€ฆ fino a quando la realtร  ci dice che non รจ cosรฌ. E allora: facciamo finta non ci interessi, fingiamo, diventiamo arrabbiati, frustratiโ€ฆ lโ€™invidia comincia a roderci, dicendo a noi stessi che รจ stata solo una questione di fortuna.

Lโ€™altro diventa un nemico e lo stomaco ci rode! E cosรฌ per non deludere nessuno a chi vien tolto un incarico ne vien dato un altro โ€“ sacerdoti e vescovi compresi -, alimentando il gioco dellโ€™ego. Di questo parlavano, non con Gesรน e non alla sua luce. Un poโ€™ come accade oggi: si chiacchiera alle spalle, senza affrontare le coseโ€ฆ Perciรฒ quando Gesรน li interrogรฒ tacevano: sapevano di non essere sulla sua stessa lunghezza dโ€™onda. Gesรน parla loro direttamente, sapendo bene lโ€™importanza del tema, soprattutto per chi รจ posto alla guida e rischia di viverla come prestigio personale. Lโ€™immagine di Gesรน che siede e chiama i suoi attorno a sรฉ รจ solenne. Indica la sua coscienza di essere il Maestro. E insegna: ยซse qualcuno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servo di tuttiยป. Primo/ultimo รจ il capovolgimento dei nostri valori, purtroppo spesso ancor poco recepito nella Chiesa. Primo = servo: Gesรน ci insegna la vera scala dei valori. Ci insegna a cercare gli altri, andando incontro loro per servirli, facendoci prossimi. Il servizio ha come metro la capacitร  di dare la vita. Il servizio รจ il criterio โ€“ per Dio โ€“ della vera grandezza. Chi serve piรน di tutti รจ primo in senso assoluto. E lo รจ soprattutto quando si servono i piccoli, i poveri, gli ultimi. Gesรน prese tra loro un bambino e lo abbracciรฒ.

Il bambino non aveva posto in quella societร , era considerato โ€œun mezzโ€™uomoโ€, senza diritti e senza valore. Non contava, lo si poteva trascurare: non aveva il diritto di farsi sentire e di fronte alla Torah, alla legge, non aveva meriti. Gesรน accogliendolo con tenerezza ci rivela qualcosa di Dio. La bella notizia รจ che il regno di Dio รจ dato gratuitamente a chi รจ trascurato, senza far conto dei suoi meriti.

Allargando il campo, il termine paidion potrebbe riferirsi anche a tutti coloro che vertono in una situazione di debolezza fisica o psicologica. Sono โ€œi piccoliโ€, coloro che hanno piรน bisogno delle attenzioni dei responsabili della comunitร . รˆ lโ€™insegnamento che ne scaturisce รจ molto profondo: Gesรน si identifica con i piccoli e dice: ยซchi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me. E chi accoglie meโ€ฆ accoglie colui che mi ha mandatoยป.

Gesรน ci invita a cambiare sguardo. Piuttosto che vedere lโ€™altro come nemico, scoprire nel piccolo il suo bisogno di essere abbracciato e, ivi nascosto, la presenza del Signore. Ogni persona, ogni avversario porta dentro, in fondo, la fragilitร  di un bambino. Se la smettessimo di gareggiare per essere meglio degli altri, e iniziassimo a servire di piรน gli altri, staremmo tutti meglio! Dove accogliamo Cristo? Nellโ€™altro, nella fragilitร  dellโ€™altro. Se lo capiremo, con la grazia di Dio potremo smetterla di vedere negli altri degli avversari e riconoscervi il volto di un fratello, di una sorella. E impareremo ad essere โ€œgrandiโ€, ma sul serio!

Preghiamo la Parola

Signore, aiutami a riconoscerti in tutti, specie nei piccoli e nei poveri.

VERITAโ€™: Vita interiore e sacramenti

Tendo ad aspettare che gli altri facciano e a far pesare quanto faccio per loro?

CARITAโ€™: Testimonianza di vita

Cerco di servire chi ho accanto?

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