Accogliersi reciprocamente sotto la croce.
La madre di Gesรน e il discepolo amato, unici con altre due donne, stanno โ meglio, sanno stare โ sotto la croce. Il momento supremo della missione di Gesรน, quella croce che per lโevangelista Giovanni รจ la gloria, รจ ovviamente anche il momento piรน difficile per coloro che lo hanno seguito.
ร il momento che solo lโamore incondizionato puรฒ affrontare, in cui solo lสผamore incondizionato puรฒ essere riconosciuto come quello che veramente salva. Per i discepoli รจ un passo ancora da compiere, ma per qualcuno, il โdiscepolo amatoโ รจ un passo che ormai si sta compiendo. E allora lโincontro con colei che ha portato dentro di sรฉ quellโamore incondizionato si trasforma in un incontro di affidamento reciproco. Ma, ancora una volta, รจ Gesรน, dalla croce stesso che li affida, lโuno allโaltra e viceversa.
Un dolore di madre, uno sguardo di discepolo che forse non capisce ancora bene il perchรฉ di quella morte, diventano il luogo dove si sviluppa una nuova modalitร dellโessere madre e figlio. Non piรน la generazione fisica, ma la โgenerazione spiritualeโ che si attua sotto la croce, nel momento โpeggioreโ in cui umanamente potremmo pensare che ci sia questo spazio.
Tutto questo dice anche a noi, forse soprattutto oggi, che lโaffidarsi reciproco รจ veramente ciรฒ che ci fa superare e vivificare anche i momenti di abbandono, difficoltร , morte.
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Lino Dan SJ

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



