don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 5 Settembre 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Bisogno di Silenzio e desiderio di relazioni autentiche

Dio si rivolge agli smarriti di cuore. Sono i poveri che confidano in Dio ma che sono anche delusi da Lui perchรฉ sembra lontano e reticente. Non si vedono i segni del suo intervento salvifico per cui la terra, abbandonata a sรฉ stessa, diviene arida perchรฉ bruciata dal sole e lโ€™uomo rimane vittima dei suoi limiti. Sembra di udire il loro lamento rivolto a Dio: ยซDove รจ il tuo amore di un tempo?ยป (Sal 89,50). La parola di Isaia annuncia la venuta di Dio che fa giustizia allโ€™uomo liberandolo non dai nemici esterni, ma dai condizionamenti interni. La malattia รจ un male che si annida nel corpo, segno del peccato che invece abita nel cuore. รˆ infatti da esso che escono le intenzioni malvage (Mc 7,21-23), come ricordava il passo del Vangelo di domenica scorsa. Dunque, la salvezza promessa non riguarda la soluzione delle crisi familiari, politiche, sanitarie o economiche, perchรฉ esse sono demandate alla nostra responsabilitร , ma si realizza nel cambiamento interiore che determina il mutamento delle relazioni personali e, di riflesso, anche del mondo che mi circonda.ย 

La lettera di Giacomo ci avverte del fatto che possiamo correre il pericolo di traferire in Dio il nostro modo di giudicare, valutare e trattare le persone. Infatti, รจ da stigmatizzare lโ€™atteggiamento di chi, soprattutto nelle assemblee liturgiche, voglia riservare un trattamento particolare ai ricchi che hanno piรน potere o autoritร , quasi a carpirne la benevolenza, mentre si rivolge ai poveri con superficialitร  e sufficienza. Questa prassi รจ il riflesso della convinzione religiosa per la quale pensiamo che bisogna mostrarsi a Dio con i crediti delle proprie buone opere per avere la speranza di goderne i benefici. In veritร , lo sguardo di Dio รจ totalmente diverso. Egli, infatti, riserva ai piccoli, ai poveri e ai peccatori unโ€™attenzione piรน premurosa e una benevolenza piรน generosa. Egli, il cui amore รจ infinito, incondizionato e gratuito, predilige i poveri e la sua azione รจ efficace in chi si lascia prendere per mano e toccare lโ€™intimo della propria vita, senza opporre orgogliose resistenze.ย 

La condizione del sordomuto รจ quella di chi รจ incapace di ascoltare e che comunica solamente a partire dal proprio io usando un linguaggio incomprensibile e che, perciรฒ, non crea una vera relazione. Al contrario, quella dei sordi รจ semplicemente rumore che genera confusione. Di solito chi non sente grida ed รจ quello che accade nel caos del conflitto. Abbiamo bisogno dโ€™imparare a dialogare, ovvero a parlare correttamente. Lโ€™azione di Gesรน, che passa attraverso i sacramenti e guarisce chiunque si lascia condurre e toccare da Lui, rende capaci di dialogare con Dio e tra di noi. I gesti di Gesรน rivelano lโ€™intenzione di Dio di entrare in un contatto intimo con lโ€™uomo.

Le dita nelle orecchie e la saliva sulla bocca indicano una relazione che mette in comunicazione lโ€™intimo di Dio e lโ€™interioritร  dellโ€™uomo chiuso nel suo mutismo. La sorditร , malattia che simboleggia la chiusura allโ€™ascolto della parola altra che non sia quella del proprio io, provoca una difficoltร  ad articolare un pensiero se non quello giudicante. La salvezza รจ il compimento dellโ€™opera della creazione. Senza Dio tutto regredisce e si corrompe, con Dio tutto si ricrea e prende vita. Il miracolo non รจ un atto di potenza di Dio per imporre la sua autoritร , ma รจ un atto dโ€™amore che dร  la vita. La ragione ultima del miracolo che guarisce รจ la vita dellโ€™uomo. Rimarremmo delusi e smarriti nel cuore se identificassimo la salvezza con il solo ristabilimento della salute fisica.

Il sordomuto guarito non recupera solo la capacitร  di sentire e di parlare, ma, uscendo dal suo isolamento, si apre al dialogo con Dio e con gli altri, ascoltando e articolando parole significative. Gesรน usa il linguaggio della prossimitร , della tenerezza, dellโ€™intimitร  e della cura. Non ci sono discorsi o gesti complicati ma segni semplici e immediati, tipici dellโ€™lโ€™amore, che restituiscono valore allโ€™interioritร  e il gusto di coltivare la spiritualitร . Toccati e sanati dalla grazia di Dio anche noi siamo resi capaci di compassione per entrare nella comunione dei sentimenti con Dio e con i nostri fratelli e, perciรฒ abilitati a pronunciare parole significative attraverso le quali si diffonde la fede, si riaccende la speranza, si motiva la caritร  fraterna.

Signore Gesรน, Tu guardi con compassione i piรน poveri che, delusi dal non essere ascoltati e chiusi nel loro mutismo, hanno perduto il desiderio di dialogare e la speranza di pregare. Cura con la tua parola autorevole e con i tuoi gesti di amorevole prossimitร  la malattia dello spirito che ci affligge. Prendici per mano e apri dentro di noi una via che metta in comunicazione il tuo cuore con il nostro. Tu, Parola generata dallโ€™eterno silenzio di Dio, fa che il nostro segreto interiore sia grembo fecondo nel quale accogliere e far crescere la tua Parola. Essa, portatrice dellโ€™Amore che salva, dia senso alle nostre parole e ai nostri gesti affinchรฉ, rompendo le barriere della paura e dellโ€™orgoglio che ci isolano, possiamo intessere relazioni fraterne sane e sincere.ย