Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 31 Agosto 2021

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In questo testo viene riconosciuta lโ€™autoritร  e lโ€™autorevolezza di Gesรน: โ€œparlava con autoritร โ€ (v.32) e โ€œcomanda con autoritร  e potenzaโ€ (v.36); questa consapevolezza fa da cerniera al brano che narra lโ€™incontro con un uomo con un demonio. Qui รจ difficile dire che cosa avesse questโ€™uomo, forse una malattia psichica di cui al tempo di Gesรน non se ne avevano spiegazioni. Ma lโ€™importante รจ la modalitร  di incontro con Gesรน che si avvicina, non lo teme e lo restituisce alla vita.

Di fronte a questi episodi della vita di Gesรน ci si sente un poโ€™ disorientati e il perchรฉ รจ forse da ricercare nella fatica che noi facciamo a credere allโ€™autoritร  e alla potenza di Gesรน e alla forza della fede, fede che puรฒ spostare le montagne (cf. Mt 20,21)!

Noi crediamo ancora alla potenza della fede? Crediamo che il Signore risorto ha autoritร  e potenza? Sono domande forti che rivelano la nostra fede atrofizzata, una fede che resta piรน su un piano umano, piรน di atteggiamento e comportamento di vita che cerca e dona amore. Ma noi sappiamo lasciare spazio nelle nostre vite allโ€™agire del Signore risorto?

Nello scorrere del tempo avvertiamo sempre piรน forte il senso di impotenza di fronte a tante vicende, situazioni, ingiustizie, morti, โ€ฆ e allora ci scoraggiamo e quasi perdiamo il senso del nostro vivere, la vita sembra abbattersi su di noi con la sua ineluttabilitร  e un sentore di non senso. Perรฒ รจ forse proprio in questi tempi che dobbiamo guardare al Signore, alzare lo sguardo verso di lui, invocarlo perchรฉ lui รจ il Signore della vita che รจ risorto da morte, lui puรฒ operare dove noi siamo impotenti, lui puรฒ portare vita e salvezza dove per noi non cโ€™รจ piรน via di uscita.

Gino Strada piรน laicamente diceva โ€œdare gambe alle utopieโ€, cercare di dare concretezza ai nostri ideali, credere che le cose grandi si possono avverare.

Anche con chi amiamo, con chi รจ caro al nostro cuore a volte ci sentiamo impotenti nel fare il suo vero bene, nel volerlo sollevare, aiutare, consolare, e alla fine non ci resta, non come ultima spiaggia ma come gesto di amore, che affidarlo/la al Signore che sa qual รจ il vero bene e puรฒ toccare il suo cuore.ย 

La nostra impotenza allora puรฒ diventare strada per la potenza del Signore, la nostra fragilitร  strada per il nostro abbandonarci a lui, la nostra miseria strada per la ricchezza che viene dallโ€™alto, la nostra spogliazione strada per una comunione piรน profonda perchรฉ affida lโ€™altro alle mani grandi e forti del Signore.

Lโ€™opera รจ credere (cf. Gv 6,29), non venire meno nella fede nel Signore che รจ venuto, viene e verrร  a sanarci e a salvarci.

โ€œQuando sono debole รจ allora che sono forteโ€ (2Cor12,10): questa la vera beatitudine del credente.

โ€œA colui che puรฒ operare in tutto
molto piรน di quanto chiediamo o pensiamo
a lui la gloria nella chiesa e in Cristo Gesรน
per tutte le generazioni e per sempre!โ€ (Ef 3,20).
โ€œIo grido a Dio, lโ€™Altissimo
a Dio che porta a compimento ogni cosa per meโ€ (Sal 57,3).

sorella Roberta


Fonte

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