p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 14 Agosto 2021

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Noi crediamo che la parte piรน debole della nostra societร , e della nostra chiesa, sia la parte che dobbiamo maggiormente proteggere, ed รจ vero in parte. Ma noi pensiamo che proteggere questa parte piรน debole significhi coccolare questa parte e tenerla al caldo e al sicuro. Pensiamo che chi risolve i problemi della nostra societร  siano gli anziani e coloro che sono attempati. Pensiamo che sia il governo che debba creare posti di lavoro. Crediamo che i giovani possano rilanciare una chiesa stanca, ma vorremmo che questi giovani rilancino la chiesa secondo il modo di pensare vecchio e una fede da vecchi.

รˆ tempo di dare spazio a coloro che possono inventare un modo nuovo di gestire la cosa pubblica e il bene della fede. La paura che abbiamo che i giovani possano sbagliare, รจ una paura da vecchi. Coloro che sono avanti negli anni possono e debbono evidenziare ciรฒ che non funziona nelle novitร  della vita. Ma tutto questo non puรฒ essere dettato dalla paura di sbagliare e dalla pretesa che non si sbagli. Questo atteggiamento รจ il vero sbaglio della nostra societร  e della nostra chiesa. Abbiamo fatto della paura dellโ€™errore e del peccato lโ€™idolo delle nostre scelte e del nostro esistere. I risultati sono sotto gli occhi di noi tutti.

Gesรน che benedice i bambini e prega su di loro e per loro, compie un atto di fiducia e di speranza grande. Ieri erano le donne, oggi sono i bimbi, ad essere i privilegiati dal Signore. Non per coccolarseli e per gestirseli meglio con forme paternalistiche di protezione. No! Tale benedizione รจ perchรฉ nelle loro mani รจ consegnato il futuro. E se noi non comprendiamo che senza generazioni nuove, poche o tante non sta a me dirlo, non vi รจ futuro, siamo degli illusi. Non รจ questione neppure di chi comanda e chi no, anche quello. Ma รจ questione che le novitร  non possono venire da una societร  vecchia preoccupata solo di mantenere la propria salute e i propri privilegi. Si sente a volte che noi dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli. Niente di piรน insano e di piรน falso. Da che mondo รจ mondo il futuro รจ in mano ai giovani di cui i vecchi si lamentano. Chi ha potere, chi ha denaro, chi ha privilegi, chi รจ al sicuro, non riuscirร  mai ad inventare nulla di nuovo. I cervelli giovani che vanno allโ€™estero sono una povertร  non perchรฉ noi dobbiamo inventare un lavoro per loro qui in Italia, ma perchรฉ perdiamo delle risorse che possono inventare cose nuove in Italia. Se fuggono perchรฉ non sono valorizzati qui, stanno semplicemente fuggendo cercando ciรฒ che รจ piรน retribuito e comodo. O loro ribaltano lโ€™Italia o nessuno al posto loro lo puรฒ fare. O i giovani avranno in mano la chiesa, oppure la chiesa continuerร  a chiudersi sempre piรน su se stessa preoccupata solo dei propri privilegi.

Gesรน benedice i bambini e prega per loro non per giustificare i loro capricci, ma perchรฉ in loro cโ€™รจ la vita. A volte si usa questo vangelo per giustificare la maleducazione dei bimbi nei luoghi pubblici, chiese comprese. Usiamo male il vangelo per giustificare una nostra incapacitร  a educare.

Gesรน rivoluziona lo sguardo e il metro di valutazione della realtร  e delle persone: โ€œA chi รจ come loro appartiene infatti il regno dei cieliโ€. Questo appunto perchรฉ i bambini hanno un rapporto con il futuro, con la crescita, con il cambiamento, senza i quali il regno rischia di diventare sterile, senza vita.

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Privilegiare la parte piรน debole del Regno non รจ un atto di caritร , quanto invece un atto di speranza, un credere nel futuro, un comprendere che senza questi deboli non cโ€™รจ domani e che a loro saranno consegnate le chiavi del regno. Al Signore compete donarci un cuore nuovo che guardi al futuro con speranza e non con piagnistei inconcludenti.

Non siamo chiamati a rimanere bambini e immaturi dal Signore. Siamo chiamati a riscoprire quello stupore che apre la vita e ci apre alla vita, senza il quale non saremmo capaci di accogliere la novitร  del Regno, figuriamoci se saremmo capaci di cogliere movimenti di vita che sbocciano dalla crisi non tanto economica, quanto invece di testa e di cuore. I bimbi ci possono liberare dalla schiavitรน della crisi che ci attanaglia. La vita non sono le agenzie di rating, neppure la finanza, neppure la borsa: queste sono delle borse che uccidono la nostra libertร  di pensare e di credere. La vita non รจ lรฌ: non lasciamoci imporre un atteggiamento negativo che non ha speranza e che pensa ancora che i problemi saranno risolti dal politico di turno. Lui dovrร  fare la sua parte ma il senso della vita non ce lo darร  senzโ€™altro lui. O ce lo conquistiamo o vi moriamo sotto uccisi dalla delusione e dalla depressione.

Ritorniamo alla vita con speranza e benediciamo i bimbi portatori di vita e con loro e per loro preghiamo.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM