Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 8 Agosto 2021

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I Giudei, sentendo Gesรน identificarsi come pane disceso dal cielo, ยซsi misero a mormorareยป (Gv 6,41). Siamo soliti associare la mormorazione al parlare dietro le spalle, al pettegolezzo, al brontolรฌo velato. Cโ€™รจ, perรฒ, un altro aspetto della mormorazione legato a quanto Gesรน dirร  subito dopo lโ€™invito a non criticare: ยซNessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandatoยป (Gv 6,43-44). Cosa cโ€™entra con la mormorazione il fatto che sia il Padre ad attirare a sรฉ? Mormorare significa anche rimanere impantanati nei propri pensieri, spesso pessimistici e critici, simili a una pentola che bolle e ribolle sbuffando di continuo, implodendo su se stessi come un cane che si morde la coda.

Quante volte abbiamo vissuto questa situazione di stallo mentale di fronte a situazioni intricate, piรน o meno fastidiose, dolorose o spinose!

La mormorazione dei Giudei consiste nel fatto di non riuscire a vedere Gesรน al di fuori della sua famiglia di provenienza limitandosi allo scenario. Per poterlo accogliere รจ necessario uscire dai propri vicoli ciechi mentali โ€“ la propria mormorazione โ€“ che sono le povere risorse umane, totalmente insufficienti per accogliere la vita eterna e accettare Gesรน come pane disceso dal cielo. Perchรฉ ciรฒ avvenga รจ necessario che il Padre ci muova da dentro, attirandoci.

Per mezzo di questa frase, viene svelata la strategia Dio, che non costringe, non mentalizza, non impone: attira. Quante volte abbiamo pensato di crescere โ€“ o di far crescere โ€“ con la forza di volontร , con la convinzione mentale o con il dovere, constatando poi naufragi e fallimenti. Il Padre agisce in un altro modo: cerca il nostro cuore e si sintonizza con il nostro desiderio; il Padre รจ bello, Cristo รจ bello, lo Spirito Santo รจ dolcissimo. La conversione รจ un processo che parte dal corteggiamento del Padre, il quale attira e suscita un moto di attrazione nellโ€™anima che aderisce a questa avance divina.

Se il mormorare รจ lo stallo nel piccolo recinto delle nostre risorse mentali, ascoltare la Parola, accoglierla e seguire Cristo sarร  possibile solo superando i paletti delle aspettative e soluzioni limitate della logica umana.

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Come potrร  mai salvarci Dio se con noi deve fare solo le cose che possiamo capire? รˆ come se il medico dovesse curare un paziente solamente sulla base delle conoscenze di questo. รˆ logico che ci deve salvare per una strada che noi non possiamo capire immediatamente. La risurrezione, infatti โ€“ lieto fine del percorso proposto dal Padre โ€“ non รจ contemplata in nessuna delle possibilitร  logiche e razionali delle vicende umane.

Ma quante volte la gente fa scelte distruttive! demolisce il proprio matrimonio perchรฉ pensa che tanto non ci sia altra soluzione; uccide la vita nascente nel proprio grembo o in quello della compagna perchรฉ pensa di non potercela fare. Certamente รจ vero: noi da soli non ce la possiamo fare e abbiamo bisogno di aiuto. E cโ€™รจ chi aiuta avendo un cuore toccato da Dio. Per ogni problema il Padre ha sempre preparato qualcosa o qualcuno che รจ lรฌ, ci aspetta, disposto a darci una mano. Tante persone giunte alla disperazione, si sono aperte al dialogo parlando con qualcuno, chiedendo aiuto e scoprendo che, per situazioni apparentemente irrisolvibili, esiste invece una soluzione.

ยซTutti saranno istruiti da Dioยป (Gv 6,45): lasciamoci istruire da Dio, vediamo la sua mano in ogni evento della vita, soprattutto in quelli che abbattono i nostri progetti idolatrici di felicitร .


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli